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Signori miei

Da Unaltrosguardo @maurovillone

Signori miei

Signori miei, non è affatto vero che in Italia non c’è lavoro. Guardate Renzusconi per esempio, lui ne ha tre: Sindaco, Segretario di Partito e Presidente del Consiglio. Non lamentiamoci sempre, se c’è riuscito un roditore qualunque possono farcela tutti dai.

…[è] l’insoddisfazione per il corso lento ed ingombrante delle procedure democratiche, che fa desiderare l’azione per l’azione come fine a sé. È allora che esercitano la maggiore attrazione l’uomo o il partito che sembrano forti e risoluti abbastanza per “mettere le cose a posto”. “Forte”, in questo senso, non ha semplicemente il significato di una maggioranza numerica: è proprio contro l’inefficienza delle maggioranze parlamentari che ce l’ha la gente. Quello che cerca la gente è qualcuno con appoggi tanto solidi (massoneria, corrotti) da ispirare fiducia sul fatto che possa realizzare qualsiasi cosa voglia. È qui che entra in gioco un nuovo tipo di partito, organizzato su basi militari. In questo caso non c’è stato nemmeno bisogno dei militari, è bastato un Presidente con i suoi accoliti, visto il livello di anestesia del popolo italiano. I corsivi sono miei, il resto no, guarda un po’: è di Friedrich A. von Hayek, premio Nobel per l’economia nel 1974, dal suo libro del 1944 “La via della schiavitù”, pag. 185, capitolo “Perché emergono i peggiori”, riferendosi naturalmente ai regimi totalitari della prima metà del ‘900.

C’è da meditare a fondo “Signori miei”, e magari riaccendere il cervello, oltre che l’anima, non vi pare?



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