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“Sindaco Pisapia, ecco mille firme dei residenti contro il degrado a san Lorenzo, intervieni”- De Corato protesta per l’abbattimento dell’albero- l’appello di Cacciari

Creato il 28 dicembre 2013 da Claudiober

Due anni fa il comitato La Cittadella consegnò al sindaco di Milano, Pisapia, un appello perchè salvasse dal degrado la zona della Basilica di san Lorenzo e le Colonne. Troppi bar che creano caos, rumore, corsi di uriachi  e attirano spaccio  di droga ..Come hsa risposto  il sindaco? Facendo aprire un ennesimo bar, in lamiera e legno, davanti alla chiesa . Per giunta,  si abbatte un albero secolare per installare- si presume- gabinetti e tavolini…L’incredibile iniziativa è dell’assesore D’Alfonso… Ma è al  corrente il sindaco? è così che ci si prepara all’Expo?

Ecco il video della consegna delle mille firme: segue un reportage sul pericolo droga- degrado nel Parco delle Basiliche, e l’appello di Massimo Cacciari per salvare la zona monumentale  delle Colonne dal luna park dei bar e della movida.

E intanto Riccardo De Corato scende in campo : DOPO IL CHIOSCO, ABBATTUTA PIANTA SECOLARE. PRESENTERO’ ESPOSTO SOPRINTENDENZA 

“Diventa di giorno in giorno più preoccupante la faccenda del chiosco apparso una decina di giorni fa in via Pio IV davanti ad uno degli ingressi della Basilica di San Lorenzo. E’ un’area di particolare pregio monumentale, una delle più antiche di Milano, un luogo che andrebbe salvaguardato e valorizzato. Invece viene deturpato da un chiosco tra l’altro già sfregiato dalle scritte vandaliche dei soliti writer. Ma questo non basta ancora: i residenti denunciano l’abbattimento di una pianta secolare proprio a ridosso del chiosco incriminato. Ce n’erano tre al limitare del Parco delle Basiliche ed è stata abbattuta, secondo i residenti, proprio quella che dava fastidio al chiosco nel caso i gestori volessero posizionarvi davanti dei tavolini. Gli abitanti temono addirittura che l’eliminazione dell’albero possa servire per far posto ai servizi igienici di cui parlava l’assessore d’Alfonso in un recente articolo sul Corriere della Sera. Servono chiarimenti urgenti sia sul chiosco (è stato autorizzato dal Comune?) sia sui motivi dell’abbattimento di una pianta che non sembrava avere alcun problema di salute. Presenterò un esposto alla Soprintendenza e se saranno riscontre irregolarità mi rivolgerò anche alla Procura. Il decoro di un’area storico-monumentale di così elevato valore è una priorità, a maggior ragione in una città che si prepara ad accogliere 20 milioni di visitatori per Expo tra poco più di un anno.”
Così Riccardo De Corato, Vice-presidente del Consiglio comunale di Fratelli d’Italia, sul chiosco e l’albero abbattuto davanti a San Lorenzo.

Ripubblichiamo intanto l’ APPELLO DI CACCIARI PER SALVARE IL TICINESE DALLA MOVIDA

“Risiedo a Venezia ma da anni abito a Milano, nella vostra zona, per motivi di lavoro. Conosco per personale “sofferenza” quanto sia difficile conciliare il diritto dei giovani a incontrarsi (ed è inutile discettare sulle “forme” di tale “incontro”…) fino a tarda ora e quello dei residenti alla tranquillità e al riposo. Ma la oggettiva difficoltà non può diventare alibi per non fare assolutamente nulla, come accade nella zona tra colonne e corso ticinese. Qui la negligenza delle pubbliche amministrazioni  si configura come grave omissione. Assoluta o quasi assenza di controllo per i pubblici esercizi, vendita abusiva di alcoolici….per non dire d’altro, schiamazzi continui ben oltre la stessa ora di chiusura dei locali. A Venezia nelle zone più “colpite” dalla movida si è decisa la chiusura dei locali a mezzanotte e il tassativo divieto di vendita in bottiglia di vetro per l’asporto. Provvedimenti forse anche eccessivi, ma è certo che la chiusura andrebbe anticipata, almeno di un’ora, e  i controlli resi infinitamente più rigorosi. La libertà degli uni, in un regime democratico, non deve assolutamente diventare lesiva della libertà degli altri. E questo è invece ciò che avviene quotidianamente nella nostra zona!

Ho già avuto inoltre modo di dire pubblicamente che ritengo indegno come un’area di eccezionale pregio monumentale, che costituisce il centro spirituale dell’intera città, il sagrato di San Lorenzo, sia trasformata ogni notte in bivacco, peggio di un campazzo di campagna per sagre di quart’ordine! Ma come possono tollerare un tale scempio le Sovraintendenze? E la stessa Curia non ha nulla da dire a proposito? E il Ministro dei Beni culturali che è pure milanese, e anzi rettore della Cattolica? Questa “impotenza” è del tutto inspiegabile. Se di fronte a una chiesa veneziana di analoga importanza accadesse alla sera qualcosa di lontanamente paragonabile a ciò che avviene di fronte a San Lorenzo, l’Amministrazione comunale andrebbe in crisi il giorno dopo!

Non posso pensare che l’attuale Giunta e in particolare il Cardinale Scola, per il quale nutro una stima immensa, non sappiano affrontare risolutivamente il problema  che non è affatto, come ho detto, solo di difesa della quiete (e perciò della salute) pubblica. E’ intollerabile, infine, che in altre zone della città, dove si era “affacciata” una movida simile, si sia subito con decisione intervenuti. Forse erano zone più di pregio? forse ci abitava…Qualcuno ? O forse in Corso Ticinese e a San Lorenzo si è figli di dèi minori?”.

Massimo Cacciari


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