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Siouxsie Sioux: it’s fashion time

Creato il 03 febbraio 2012 da Scribacchina

Sarà meglio dar subito paternità alle foto qui sotto pubblicate, prima che pensiate siano state fatte dalla di me incapace mano. Essì, soliti lettori, mica io le feci: vedete? son a fuoco (oh, per la cronaca: nella foto in alto potete veder lo stilista Alessandro De Benedetti, a destra, coll’inossidabile Siouxsie Siouxrossetto e vestito che fan pendant, color rosso fuoco; nella foto in basso, due belle modelle protagoniste della passerella).

Fu altra mano femminile a scattar queste foto, altra donzella che di nome fa Sorella: inseparabile accompagnatrice agl’eventi milanesi più ambiti. L’evento di cui vado oggi a narrarvi fa parte proprio di questa categoria.

Torniamo dunque al lontano settembre 1999; a tempo debito, ricevetti invito per partecipar alla sfilata di moda del De Benedetti (sia detto tra parentesi: pare che il giovine sia oggi stilista affermato). Evento di per sé trascurabile; l’occhio però cadde sul nome della special guest della serata: Siouxsie Sioux, artista alla quale il giovine stilista s’era ispirato per la collezione d’abiti.
Poteva Scribacchina perdersi un evento di tale portata?
No, evidentemente.
Sorella venne dunque prontamente reclutata nelle vesti di taxista/fotografa e accompagnò la sottoscritta alla suddetta serata
fashion organizzata al Plastic di Milano – posto del quale, debbo ammetterlo, tutto potete dire tranne ch’è fashion. Lo assimilerei piuttosto ad un locale della bergamasca piuttosto in voga negl’anni 80-90, denominato Motion, di stanza in Madone. Nota discoteca dark che qualcuno di voi, soliti lettori della Bassa, ricorderà sicuramente.

Ricorderà, dico giusto, perché il Motion oggi non esiste più. Al suo posto, un enorme complesso residenzialcommerciale.
Scribacchina, ogni qualvolta capita nei paraggi di Madone, sente Magone formarsi in gola. Lo chiamano «il nuovo che avanza», signori miei; in realtà, si tratta di banalissimo cemento che seppellisce con nonchalance monumenti storici, senza pensar ai ricordi che con essi vengon cancellati per sempre.

Ma torniamo al Plastic, locale milanese che pare sia tuttora in attività.
Che dire? Tra i neri muri della discoteca, tra la fitta cappa fumante di sigarette ed affini (ai tempi non v’eran divieti di sorta), trepidanti in attesa di veder dal vivo la Siouxsie, io e Sorella passammo una serata
alternativa – tanto per parafrasar la Scribacchina degl’articoli, che leggerete più sotto.
Non fu nulla di che, per la verità: ammetto di non aver alcun interesse pel 
prêt-à-porter, così come ammetto candidamente di non saper giudicare della bellezza d’un abito da passerella. Non farò dunque commenti.

Dirò solo che da Siouxsie mi sarei attesa perlomeno una cantatina. Invece, nulla. Solo una comparsata – anzi, un’ospitata, come s’usa dire oggidì.
Eppoi, se debbo dirla tutta, la Siouxsie me la figuravo diversa. Meglio, me la
ricordavo diversa – come dire? meno… signora.
Gl’anni passano per tutti, cari soliti lettori.

***

Siouxie Sioux e Alessandro De Benedetti

Settembre 1999

Per la serie avvenimenti alternativi, il 30 settembre scorso al Plastic di Milano si è svolto un connubio – manco a dirlo, alternativo – tra moda e musica: all’interno di una sfilata di moda (quella della nuova collezione del giovane stilista Alessandro De Benedetti) è stato presentato, in anteprima mondiale, Hybrids, lavoro discografico in uscita tra pochi giorni contenente brani tratti dall’ultimo album di The Creatures, remixati da alcuni dei più creativi dj in circolazione (tra gli altri, anche Howie B, Dr. Psyche e Witchman).

Come saprete (e se non lo sapevate, adesso lo sapete), dietro la sigla The Creatures operano Siouxsie Sioux e Budgie, conosciuti a livello mondiale per il contributo che hanno dato alla musica elettronica fin dallo scorso decennio. Alessandro De Benedetti, affascinato da Siouxsie, si è ispirato per la sua nuova collezione all’immagine inconfondibile della vocalist inglese e all’alternatività dello stile alternativo (perdonate la ridondanza: è doverosa) di The Creatures. L’ottimo Hybrids ha creato l’atmosfera giusta per una serata assolutamente riuscita.

Due modelle alla sfilata di Alessandro De Benedetti


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