La situazione in Siria, già poco trattata dai media italiani rispetto ai media esteri, insieme a quella irachena è stata oscurata dall’attuale azione militare di Israele contro la Striscia di Gaza.
Ma si continua a morire e a combattere. In sole 48ore, tra giovedì e venerdì scorso, sono morte più di settecento persone.
Lo stato Islamico, il gruppo jihadista guidato da Abu Bakr al-Baghdadi, ormai sta combattendo su tre fronti in Siria: contro l’Fsa e i suoi gruppi alleati, compreso centinaia di palestinesi, nei sobborghi di Damasco, nella regione del Qalamoun e ad Aleppo; contro i curdi, soprattutto nell’enclave di Kobani; al confine con l’Iraq e in alcune zone, come quella di Homs, contro le truppe governative.
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