Slam Dunk | Animemanga per Crescer Sani e Belli

Quand'ero ancora giovane e bello, ed MTV e il biscione possedevano ancora un meraviglioso palinsesto animato, seguivo appassionatamente taluni cartoni giapponesi che si sono rivelati fondamentali nel periodo della crescita (roba che altro che il latte oro)
Mi pareva quindi carino inaugurare una piccola serie di post dedicata a questi fantastici fratelli maggiori di carta: Animemanga per Crescer Sani e Belli
e direi che Slam Dunk è un ottimo titolo con cui partire!

"Io odio il Basket"

Ora tu dici "Si ma a me fottesega del basket, io in camera c'ho il poster di Balotelli, sta roba non la leggo" e vabbè, così come chiunque sulla carta può sollevare la classica e legittimissima obiezione "non mi piacciono gli anime sportivi"...
E in un paese in cui ti hanno sfranto i maroni con Holly e Benji e le loro spedizioni esplorative mascherate da partite di calcio, la cosa è comprensibilissima
Ma Slam Dunk è molto più che basket, così com'è anche molto più della classica storia studentesca giapponese.

Humor & Drama

Anzitutto, Slam Dunk fa morire dalle risate.
Penso sia uno degli Anime/Manga che più mi ha fatto scompisciare in assoluto, nonostante non sia propriamente incentrato sul suo (comunque pressante) lato comico.
In secondo luogo, in Slam Dunk si soffre. 
E questo è figo e molto giapponese, molto kenshiroso, molto bushido anche se si parla di un'ambientazione liceale e di campi da basket:
Il successo, l'impegno e la volontà d'animo vengono trattati in modo meraviglioso, quello che riesce tanto bene forse ai soli nipponici...eppure la cosa è allo stesso tempo soggetta ad una becerissima autoironia, lontano da quei manga che finiscono inevitabilmente per prendersi troppo sul serio.

Essere motivati

Per esempio, Hanamichi Sakuragi (il protagonista) non è che è innamorato del basket perché un pallone arancione è il suo migliore amico, o si è improvvisamente ritrovato a credere nel cuore del canestro.
No no.
Hanamichi attacca a giocare a basket perché vuole pigliare figa.
Poi certo, c'è tutto un bellissimo percorso sulla nascita e lo sviluppo della passione per questo splendido sport, la fratellanza con i compagni di squadra, l'ambizione e la rivalità con Rukawa...
Ma Hanamichi inizia a giocare perché vuole fare colpo sulla bella Haruko.


E sarà anche un motivo forse disonorevole e anti-kenshiroso, ma è uno in cui il lettore/spettatore medio può relazionarsi fin da subito, e questo è un elemento fondamentale per tutta la composizione del manga:
I personaggi di Slam Dunk non sono mai dei supereroi, e anche nelle loro esagerazioni si portano sempre di pari passo un sacco di problemi e difetti con cui convivono gli adolescenti, elementi che in genere nel medium di riferimento vengono ignorati o visti nella sola accezione negativa.
Se Tsubasa-Holly ci "giudicava" dall'alto della sua mentalità "alla goku" e la sua perfezione umano-calcistica, Hanamichi e compagni ci vengono incontro senza fronzoli e senza indorarci inutilmente la pillola, senza apparire (o farci sentire) per questo inutili e meschini

Due parole su Takehiko Inoue 

Il Takehiko Inoue di Slam Dunk è già bravissimo anche se ancora acerbo (le meraviglie di Vagabond arriveranno solo una decina di anni più tardi), abile in particolare nel ricreare la sensazione del movimento, della fatica e della frenesia di una partita di pallacanestro (seriamente, non so se qualcuno ha mai disegnato più sudore di lui)
Detto questo, specifico per amor di cronaca che parliamo di uno dei mangaka di cui più amo il tratto, in particolare nello stile usato per rappresentare gli sguardi (probabilmente secondo solo a mastro Kentaro Miura nella mia personale graduatoria di disegnatori del sol levante)