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Sleeping Dogs: Definitive Edition – Ritorno ad Honk Kong

Da Videogiochi @ZGiochi
Recensione del 13/10/2014

Cover Sleeping Dogs: Definitive Edition

PC - PS4 - Xbox One Pegi 18 TESTATO SU
XONE

Genere: ,

Sviluppatore: Square Enix London Studios, United Front Games

Produttore: Square Enix

Distributore: Koch Media

Lingua: Inglese (sub ITA)

Giocatori: 1

Data di uscita: 10/10/2014

Sleeping Dogs: Definitive Edition – Ritorno ad Honk Kong PS4XONEPC

EUR 56,73EUR 56,73EUR 28,98

VISITA LA SCHEDA DI Sleeping Dogs: Definitive Edition

Pro-1Bella trama Contro-1Prezzo un po' troppo alto

Pro-2Battle system semplice, ma divertente Contro-2I DLC aggiungono poco

Pro-3Ambientazione molto bella Contro-3Rimangono alcuni problemi di framerate

Se guardiamo alle nostre spalle ricorderemo come fosse il lontano 2012 quando Square Enix tentò di dare nuova vita alla poco conosciuta serie True Crime. Durante un E3, che come sempre, si portava dietro più aspettative che contenuti, venne presentato un filmato di Sleeping Dogs. Il titolo allora praticamente sconosciuto si guadagnò l’attenzione del pubblico giocando abilmente su alcune lacune del mercato. Lanciato in un anno in cui di GTA V non si sapeva ancora nulla e colpendo al cuore gli eternamente orfani di Shenmue, ambientando il gioco sull’isola di Honk kong, il gioco Square Enix riuscì a conquistarsi le attenzioni del pubblico e successivamente a dimostrare tutto il suo valore.

Due anni nel mercato videoludico equivalgono a un paio di millenni nel mondo reale, al giorno d’oggi il mercato è profondamente cambiato, ma alcune condizioni sembrano essersi ripetute. Lontani dall’uscita del titolo Rockstar e avuto sufficiente tempo per esplorare Chicago con l’hacker di Watch_Dogs, gli amanti dei free roaming vivono un nuovo momento di vuoto. Vuoto che Sleeping Dogs vorrebbe occupare. Vediamo se la Definitive Edition è un buon acquisto o se di Sleeping Dogs è meglio rimanga solamente un piacevole ricordo.

sleepingdogsdeedition

 RITORNO SULLA STRADA.

Se non sapete di cosa stiamo parlando allora sarà necessario ricapitolare. Sleeping Dogs si presenta come un misto di generi, un po’ action alla John Woo e un po’ GTA con una spruzzatina di altri titoli conosciuti. Prendendo a piene mani dal free roaming targato Rockstar ci troviamo di fronte ad un’esperienza curata, con una trama interessante, un personaggio agile come Jet Lee e cosa più importante di tutte, finalmente tanto divertimento. Honk Kong può essere una città estremamente difficile per crescere, soprattutto se sei Wei Shen, un ragazzino la cui unica famiglia è formata da una sorella con problemi di tossicodipendenza. Wei segue quello che sembra un copione già scritto e che realmente accade a migliaia di ragazzini in tutto il mondo. Lasciato allo sbando e in balia di se stesso, cresce in mezzo a mille problemi e diventa un piccolo delinquente di periferia. Senza rivelarvi particolari interessanti, Wei alla prima occasione fugge in America e lì cercherà di dare una svolta alla sua vita entrando nella polizia. Chiunque abbia mai visto un film di azione sa già cosa accadrà a questo punto, Wei tornerà a casa per infiltrarsi nella mafia locale e distruggerla. Soldi e potere però possono corrompere anche il paladino più motivato e il nostro protagonista potrebbe lasciarsi tentare un po’ troppo dal lato oscuro del suo lavoro. La trama di Sleeping Dogs ha un ruolo di primo piano, facendo tesoro da quanto visto con il film Infernal Affair e nel suo remake The Departed di Martin Scorsese, vivremo una gangster story ricca di colpi di scena, in grado di coinvolgere dal primo minuto e che non molleremo fino ai titoli di coda.

Iniziamo con le cose importanti: le missioni che andremo ad affrontare, a differenza della media del genere, sono studiate con grande cura e creano un gameplay ricco di sfaccettature, che non annoia. Il protagonista si troverà a doversi infiltrare tra le file della criminalità, a cercare indizi nei cadaveri o a scappare come un re del parkour. Simile a un Donnie Brasco dagli occhi a mandorla, insieme a Wei partiremo con compiti di basso livello e un po’ alla volta potremo guadagnarci la reputazione, scalare le gerarchie della mafia e svolgere lavori sempre più pericolosi e remunerativi. Come ogni titolo dalla struttura free roaming è presente una buona mole di missioni secondarie che ci permetteranno di ricoprire entrambi i ruoli del nostro personaggio. Aiutando la polizia finiremo a fare indagini su serial killer o a distruggere mercati dello spaccio, mentre nel caso volessimo dare una mano alla Triade allora finiremo col mostrare la nostra esperienza di picchiatori a persone non troppo inclini a pagare il pizzo o a sabotare le bande rivali. Naturalmente la nostra vita ad Honk Kong non è fatta di solo lavoro, potremo portare Wei nei Bar Karaoke, incrociare storie d’amore oppure ottenere potenziamenti tramite massaggi profumati e tè alle erbe.

Un altro titolo da cui Sleeping Dogs trae più che una semplice ispirazione è Batman: Arkham City. Wei Shen sovente si troverà a fare a botte sfruttando un battle system non dissimile da quanto proposto dall’uomo pipistrello, per quanto estremamente semplificato. Tutto il fulcro dell’azione ruota intorno a tre tasti, il quadrato che useremo per distribuire la nostra razione di pugni, il triangolo adibito alle contromosse difensive e il cerchio con cui eseguiremo le prese. Wei è un grande esperto di arti marziali, e questo unito alla demenza dei nostri avversari e alle poco complicate combo, fanno sì che potremo affrontare e avere la meglio anche contro gruppi molto superiori numericamente. Nel caso che a menar le mani vi venga noia non c’è da preoccuparsi perché sono presenti numerose armi contundenti e da taglio con cui affettare i nemici, oppure vari elementi dello scenario da usare per far colare per terra un po’ di sangue digitale. Nel caso abbiate voglia di espandere il vostro repertorio di combo letali, durante il vostro girovagare troverete un Sifu che, dopo esser entrati nelle sue grazie, vi insegnerà delle tecniche che farebbero invidia a Bruce Lee. Sleeping Dogs propone un livello di sfida tarato verso il basso e le nuove mosse non sono necessarie al gameplay. Si tratta di aggiunte interessanti, ma a causa del sistema di combattimento poco tecnico, le utilizzerete ben poco o giusto per vedere che effetto fanno sugli avversari, battibili tranquillamente anche con le combo base.

LA STRADA PER L’INFERNO È LASTRICATA DI BUONE INTENZIONI

Non sarebbe una vera storia di mafia senza una buona dose di pallottole, Wei nelle rare occasioni in cui potrà usare bocche da fuoco non si tirerà indietro di fronte a una sparatoria. Nel caso la situazione si rivelasse un po’ troppo complicata potrete far sfoggio di un bullet time simile a quello visto in Max Payne. Queste sezioni non riescono ad essere all’altezza della qualità complessiva del gioco, dimostrandosi una copia appannata di quanto proposto in altri titoli, fortunatamente l’uso delle pistole è molto limitato e per periodi abbastanza brevi. Il nostro eroe dovrà sempre tener conto del suo comportamento, la struttura narrativa darà la possibilità di livellare due barre differenti: una sbloccherà potenziamenti più “politically correct” come diminuire il rinculo delle armi o aumentare il bullet time, l’altra barra ci permetterà di aumentare la nostra resistenza ai danni o colpire più duramente. La differenza che passa tra spia e criminale andrà ad assottigliarsi sia con il procedere della trama e sia nel gameplay, calcando troppo la mano sbloccheremo più facilmente i bonus relativi al lato oscuro, ma allo stesso tempo sarà più difficile livellare quelli del buon poliziotto.

Un altro elemento preso in prestito dall’uomo pipistrello è l’utilizzo dello smartphone, se Bruce Wayne lo usava per interrompere gli allarmi e intercettare le chiamate, Wei lo utilizzerà per hackerare PC con un mini-goco simile a Master Mind, piazzando microspie e facendo altre cose da spia. Gli inseguimenti sia a piedi che tramite vetture ricoprono un punto fondamentale del gioco e Wei è estremamente agile; grazie alla sue doti fisiche ingaggeremo spericolati inseguimenti attraverso alcune delle zone più coreografiche della città. Lo studio del level design e l’inserimento di alcuni quick time permettono di vivere fughe rocambolesche ed estremamente piacevoli da giocare. Gli inseguimenti tramite macchina invece presentano qualche problema in più, sono un po’ noiosi e lo stile di guida più che arcade ricorda il calcio saponato. Le vetture slittano e sono molto simili tra loro, sarà necessario fare pratica per riuscire a portarle indenni fino all’obiettivo. I momenti in cui dovremo dare la caccia a qualcuno non ci creeranno mai troppe difficoltà, per fortuna possiamo sempre saltare dal nostro abitacolo a quello della nostra preda interrompendo il prima possibile la letargica sezione. Di natura diversa invece sono le gare automobilistiche che tengono svegli gli abitanti di Honk Kong durante le afose notti. Grazie a un track design di alto livello e la possibilità di mandare i nostri risultati alla classifica online, le corse clandestine sono estremamente piacevoli. La citata classifica online comprende praticamente tutto, dal tempo impiegato per le missioni alle nostre acrobazie, tutti i punteggi possono esser inviati per sfidare gli amici.

COME GIRA SULLA NEXT GEN

Sleeping Dogs: Definitive Edition propone tutti e ventiquattro i DLC usciti fino ad oggi. Questi non sono molto sostanziosi e nella maggior parte dei casi risulta evidente come si sia preferito puntare sul numero piuttosto che sulla qualità. United Front Games è comunque riuscita a proporre alcune idee interessanti per le avventure di Wei. In “Zodiac Tournament Pack”, la migliore tra gli extra, ci troveremo dentro un film di Bruce Lee con tanto di effetto pellicola sgranata a evidenziare il contesto. Il nostro Wei/Bruce avrà a disposizione nuovi costumi e alcune nuove mosse, peccato che il tutto finisca in un paio di ore, ovvero prima di riuscire a prenderci realmente gusto. In “Nightmare in North Point” ci troveremo immersi in un’apocalisse di zombie, lo stile però non sarà quello dei morti viventi di George Romero, ma avrà un taglio decisamente più orientale. E in “Year of the Snake” invece ci troveremo a fronteggiare un gruppo di terroristi disposti a tutto. Sfortunatamente, anche questa storia è completabile in poco più di due ore.

Ottimo il comparto tecnico, che con il passaggio da PS3 e Xbox 360 alla nuova generazione è sicuramente visibile. I 1080p e l’ottimizzazione del motore rendono tutta l’esperienza più piacevole da guardare e da giocare. Gli elementi in primo piano sono molto più dettagliati e in generale i dettagli sono molto più definiti. Il pregio maggiore di Sleeping Dogs è stato quello di creare una città viva, che interagisse con noi e non che fosse in attesa dei nostri ordini. In questa nuova edizione l’ambientazione ne ha sicuramente tratto giovamento, presentandosi più brillante e ancora più credibile. Naturalmente siamo di fronte a un lifting e non un remake, non bisogna aspettarsi miracoli o la grafica dei giochi sviluppati fin dalla nascita per le nuove console. La vecchia edizione presentava alcuni problemi di frame rate mentre in questa, in generale, ne soffre meno, anche se non è stabile come ci si potrebbe aspettare.

Sleeping Dogs: Definitive Edition – Ritorno ad Honk Kong IN CONCLUSIONE
Sleeping Dogs era un gioco divertente e ben realizzato all’uscita e tale giudizio vale ancora oggi. I DLC proposti non offrono un contenuto sufficientemente vario per giustificarne nuovamente l’acquisto per un giocatore che già possiede l'edizione originale e che potrebbe comunque recuperarli nella versione old gen. Questa Definitive Edition, si rivolge fondamentalmente a tutti i giocatori che non hanno mai vissuto le avventure di Wei Shen. Gli altri avranno ben pochi motivi per fare un secondo giro nella scintillante Honk Kong. ZVOTO 7.5

HONK KONG PIÙ BELLA CHE MAI COSA SIGNIFICA PER NOI QUESTO VOTO? SCOPRILO LEGGENDO I NOSTRI CRITERI DI VALUTAZIONE!!!

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