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Slyway People: Roberto Cantù

Creato il 19 ottobre 2011 da Stefano_slyway

Slyway People: Roberto Cantù

Nome: Roberto

Cognome: Cantù

Età: sono del 67

Dove abiti: a Torino

La vita è: un susseguirsi continuo, spesso ciclico, di situazioni, stati d’animo, prospettive…

Il tuo proverbio preferito: chi va piano, va sano e lontano.

Il tuo sport preferito: nessuno

Perché vai in bicicletta?

Per fare un po’ di movimento, per svagarmi e rilassarmi, per vedere posti nuovi e conoscere nuove strade in modo piacevole e divertente, perché la bicicletta è il mezzo ecologico per eccellenza!

Perché hai scelto una bicicletta reclinata?

Per la sua comodità. Per la proprietà di non indolenzire i polsi, la schiena e di non infierire sull’area perineale. Per poter stare sulla bici dal mattino alla sera. L’ho scelta anche per la sua originalità!

Come hai imparato a guidarla?

Lasciandomi andare da una lieve discesa in un piazzale libero dal traffico! Poi con tanta pratica e pazienza.

Da quanto tempo hai una Slyway?

dal 23 Settembre 2008

Quanti chilometri hai già percorso con la tua bici?

circa 4500 km, in tre anni. Vorrei farne di più e la bici lo consentirebbe: ma il tempo libero e le possibilità sono limitate…

Descrivi tre vantaggi della tua bici: rilassante nella postura di guida, comoda nella seduta, avventurosa nell’impiego turistico fuori porta.

Descrivi tre difetti della tua bici: (rispetto ad una bicicletta tradizionale) minor “agilità”, maggior ingombro, qualche difficoltà in più sullo “sconnesso”.

Hai fatto modifiche o personalizzazioni alla tua bici? Si, un poggiatesta provvisorio, e un sistema di sgancio rapido delle borse da viaggio ai lati del sedile, oltre ai piccoli accessori di servizio.

Fatti una domanda e datti una risposta:

Che tipo di uscita prediligi?

Premesso che la sportività “pura”, l’agonismo e la competizione non mi appartengono, le mie uscite ideali sono delle ciclo-gite o dei piccoli tour lungo percorsi piacevoli su strade secondarie, attraverso piccoli borghi, riserve naturali e graziose cittadine. Senza fretta, alla ricerca della tranquillità perduta! Un occasione per fare anche qualche foto. Il mio scopo è svagarmi, tenere lontano lo stress, scoprire paesaggi nuovi, riscoprire quelli noti.

Di solito studio prima il percorso a tavolino e/o in internet nell’ambito di un modesto “turismo locale”: partendo dalle ciclopiste o dai vari percorsi ciclabili segnalati, seguendo il corso dei fiumi, scoprendo le tante opere idrauliche, ricercando interessi naturalistici, attraversando le campagne o le risaie, affrontando i dolci pendii delle colline, giungendo in piccole località dai nomi curiosi, scorgendo edifici storici o religiosi, castelli, cascine, rovine, ecc.

Nella belle giornate uno degli elementi centrali delle mie gite è il picnic o il pranzo al sacco, consumato preferibilmente in un angolo di qualche parco. In alternativa, non disdegno di ristorarmi presso buffet o chioschi all’aperto, da dove sia possibile sorvegliare la bici durante la pausa! Talvolta mi concedo il pernottamento in strutture economiche, oppure presso amici, per proseguire l’avventura il giorno dopo. Utilizzo anche l’opzione del rientro in treno con bici al seguito del viaggiatore.

Il più delle volte preferisco affrontare tali esperienze da solo, perché in questo modo ne traggo i massimi benefici: nel silenzio entro in una dimensione tutta mia, catartica, in sintonia con i miei tempi, le mie pause, la mia perseveranza… Più sporadicamente le propongo ad amici o amiche, oppure accolgo le loro proposte.

Slyway People: Roberto Cantù

 



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