Magazine Poesie

Smalto Rosso

Da Villa Telesio

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Ovunque mi perdo senza vergognarmene

Non ci sono libri di Jodorowsky ma solo mio padre che si incammina nel deserto

El topo mi dico, potrebbe essere, in fondo gli somiglia

Il mare puo’ essere visto in una fotografia, e’ stata lei a fotografarmi

Vorrei essere ancora li per cercare di rimanere, non si parte con questi pensieri

E allora nego, mi negavo il dolore del doversi  mancare quando ancora voglio leggerti

“Mi piace leggerti, perche’ non scrivi?”

Esite un cosmo nelle mani, esplosioni di supernove che ingoiano Boston, Roma, il colore del suo smalto

Pasolini non e’ mai stato cosi’ brutto, non era osceno, solo volgare

abbiamo riso della nostra Salo’, il Vaticano ha i suoi misteri fatti di uomini

Non conto i giorni, li ho persi da tempo, quando il tempo si dilata non fai piu’ caso ai particolari

E’ stato li che mi hai fotografato


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