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Smantellamento Costa Concordia. Clini: “Non esistono rischi”. – Rassegna Stampa D.B.Cruise Magazine

Creato il 18 marzo 2013 da Dreamblog @Dreamblog

Smantellamento Costa Concordia. Clini: “Non esistono rischi”. – Rassegna Stampa D.B.Cruise Magazine«Non sono richieste lauree specialistiche per comprendere che lo smantellamento della Concordia è un’operazione che richiede nello stesso tempo adeguate infrastrutture portuali e industriali»: così il ministro dell’Ambiente Corrado Clini replica alle perplessità di alcuni parlamentari Pd tra cui Michele Anzaldi e Lorenza Bonaccorsi sulla destinazione del relitto della Costa Concordia. «La Regione Toscana – spiega Clini – non solo ha indicato il sito più vicino, il porto di Piombino, ma ha anche presentato un progetto puntuale per lo smantellamento ed il recupero dei materiali della nave valorizzando allo scopo le infrastrutture industriali e le competenze dell’area siderurgica».

Per il ministro «l’indicazione della Regione Toscana è peraltro coerente con l’attuazione degli interventi già previsti dal piano regolatore portuale per l’adeguamento di fondali e banchine». «Al progetto presentato dalla Regione Toscana la Costa ha replicato indirettamente avanzando l’idea di portare il relitto in un porto extraeuropeo, per venderlo a soggetti che operano al di fuori delle regole e dei controlli stabiliti dalle direttive europee. Il ministro dell’Ambiente – prosegue Clini – ha subito chiarito di non poter accettare, neppure come ipotesi, la proposta di Costa. Il ministro dell’Ambiente condivide invece l’indicazione della Regione Toscana, non solo perché si tratta della scelta più razionale e coerente con le regole europee, ma anche perché negli ultimi lunghi 14 mesi il presidente Enrico Rossi e tutta la struttura tecnica ed amministrativa della Regione hanno assicurato una costante e competente capacità di gestione delle molte ed insidiose problematiche ambientali legate all’incidente della Concordia: a chi ha la memoria corta voglio ricordare che per settimane l’immagine internazionale dell’Italia è stata “filtrata” attraverso la cartolina della Concordia appoggiata sul molo esterno del Giglio, e se avessimo sbagliato avremmo pagato un prezzo altissimo in termini di credibilità in un momento assai critico per l’Italia. Oggi la Regione Toscana è la migliore garanzia per evitare che l’esito della Concordia sia guidato da interessi speculativi o, peggio ancora, disgustosi “sciacallaggi” a danno dell’ambiente e della reputazione dell’Italia».

 


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