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smorfie

Creato il 27 settembre 2011 da Occhio Sulle Espressioni
smorfieДневник Глумова (Dnevnik Glumova)1923Unione SovieticaRegia: Sergej Michajlovič Ėjzenštejn
Il diario di Glumov, realizzazione nata per essere uno scorcio cinematografico sperimentale in una rappresentazione teatrale messa in scena da Ėjzenštejn e da Sergei Mikhailovich Tretyakov, Mudrets, adattamento di Na vsyakogo mudretsa dovolno prostoty (Anche il più furbo ci può cascare), dell'autore Aleksandr Ostrovsky. Nonostante la particolarità della cosa è, a tutti gli effetti, il primo cortometraggio di Ėjzenštejn, appartenente alle produzioni del Proletkult, movimento nato per creare e diffondere arte proletaria. Al di fuori del contesto è difficile seguire la vicenda, a capire le simbologie, i luoghi ed i tempi, ma paiono presenti anche rimandi politici e religiosi. Embrione del "montaggio delle attrazioni", con grande uso di tecniche quali le sovraimpressioni e la transizione "iride", quest'ultima a caricare ulteriormente primi piani e dettagli.Camera generalmente fissa, e sulla scena compaiono spesso due elementi in dialettica ,purtroppo, ripetiamo, non percepibili a fondo se si è estranei allo spettacolo teatrale.Elementi curiosi e all'avanguardia sono il mostrare una bobina cinematografica e la presenza dello stesso Ėjzenštejn all'inizio, due interessanti assaggi di metacinematografia, un'autoreferenza che, all'interno di un'opera nata per maggiori funzionalità teatrali, ricorda anche le qualità del mezzo cinema.Da ricordare che è stato recuperato da Dziga Vertov ed incluso nel suo Kino-pravda no. 16.Il Prolekult ha avuto vita breve (1917 - 1925), ma ha mostrato arte fuori dalle linee standard, forse prematura, o forse davvero utile alla causa.

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