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So Afraid To Be Alone: il rock multiforme dei Braski Lacasse

Creato il 25 gennaio 2016 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma
Braski Lacasse

Nel 2011 quattro ragazzi bolognesi danno vita ai Braski Lacasse, rock band che pesca a piene mani dai fasti del passato e mescola il tutto con originalità, spensieratezza e anche con una sana dose di ironia. Quindi dopo il loro primo ep nel 2013, i Braski Lacasse escono con il primo album So Afraid To Be Alone, che racchiude appunto l’animo vivace e sfrontato della band bolognese.

Il disco parte subito con l’energia martellante di I Loved You So (I Don’t Believe It), brano hard rock che ricorda i System Of A Down in quel caratteristico fermarsi bruscamente del muro strumentale per lasciare spazio alla voce ad ogni inizio di strofa. L’energia continua, anche se con ritmo e atmosfere completamente diverse in A Date With The Devil, brano in cui il musicista incontra nientemeno che il diavolo, un tema tra l’altro ricorrente nella storia del blues-rock. Con Friends, brano un po’ reggae un po’ funk, si tocca forse l’apice del disco. Dietro al ritmo orecchiabile e all’atmosfera scanzonata si nasconde però un’amara riflessione sui rapporti d’amicizia spesso basati sull’opportunismo.

Metamorphosis abbassa inizialmente la velocità ritmica dell’album, il clima inizialmente è più rilassato, poi nella seconda parte del brano i Braski Lacasse virano improvvisamente su un movimentato e selvaggio rock stile anni 80. Si prosegue con intensità verso la fine del disco con due brani tra il metal e il grunge come Away The Sun e Go Into The Shell, e infine con Wild & Lost, che sembra racchiudere tutte le varie influenze musicali dei Braski Lacasse. Il brano e quindi l’album si conclude con un urlo ripetuto e liberatorio di tutto il gruppo che si autocita e riprende il titolo: “Braski is so afraid to be alone!”.

Teatrali, competenti ma nello stesso tempo leggeri, i Braski Lacasse con il loro nuovo album sono una ventata d’aria frizzante nel panorama del rock italiano.

Andrea Bolelli



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