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So long, 2015: i miei 15 film dell'anno e altre storie

Creato il 31 dicembre 2015 da Alesya @Alesya
So long, 2015: i miei 15 film dell'anno e altre storie
Caro 2015,vorrei tanto scriverti la recensione entusiasta e piena di frasi felicerrime che tu ti aspetteresti da me, ma non mi pare che tu ti sia comportato particolarmente bene nei miei confronti, anzi a dirla tutta direi che sei stato uno degli anni più penosi della mia intera esistenza (tutti i miei 29 anni, che son comunque tanti): avevi promesso di fare grandi cose e invece hai portato con te un sacco di lutti, dolore, dispiaceri e sofferenza, crisi personale e professionale, solitudine, rabbia e litigi, il tutto condito con una bella dose abbondante di lacrimoni. Non posso quindi dire di non essere contenta che tu te ne vada via per sempre, lontano chilometri e chilometri, ritirandoti dietro questo brutto bagaglio di robaccia che mi hai scaricato addosso. Nonostante il tuo impegno per essere nominato ufficialmente l'anno di merde più di merde di sempre, devo dire che qualcosa di buono l'hai anche fatto: in mezzo a tanta amarezza mi hai circondata di persone che mi vogliono bene davvero, mi hai regalato nuovi amici e reso quelli che già avevo ancora più importanti, mi hai dato la forza di ritrovarmi quando mi sono sentita totalmente persa. Questo vale qualcosa, anzi, direi che vale davvero tutto (ma resto superfelice che tu te ne vada via, non ti illudere). Adesso devo salutarti, caro 2015: a mai più rivederci e che tu sia maledetto, ma grazie per le cose belle che mi hai dato, sul serio. 
Ora, col permesso dei lettori di questo blog che probabilmente si sono già stancati di questo lungo sproloquio personale, passiamo alle cose serie serissime...LA CLASSIFICA DEI FILM DELL'ANNO! Non è che a questo giro non abbia visto parecchia roba, ma fra i motivi di cui sopra (responsabili comunque di avermi tenuta lontana dal cinema in più di un'occasione), tutta una serie di titoli che mi sono piaciuti ma senza farmi impazzire e gridare al miracolo e il desiderio di recuperare un po' di storia del cinema seria e professionale (tanto bianco e nero e tanto Truffaut, che bellezza ) ho avuto grosse difficoltà a stilare una top adeguata di almeno 15 titoli. Sia come sia, alla fine abbiamo tirato fuori l'elenco dei film usciti in Italia quest'anno e siamo riuscite nell'impresa, pronte ad ogni evenienza in caso di complimenti o insulti a mitraglia. Il rammarico più grande? Non essere riuscita a scrivere di tutti i film in classifica, soprattutto nel meraviglioserrimo film al primo posto. Chissà, magari troverò un momento per ritirare fuori quella vecchia bozza, prima o poi....READY? LET'S GO!
1-Whiplash, Damien Chazelle
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2-Inside Out, Pete Docter 
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3-Ex Machina, Alex Garland
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4-When Marnie was there, Hiromasa Yonebayashi


So long, 2015: i miei 15 film dell'anno e altre storie


















5-Bridge of Spies, Steven Spielberg
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6-The Imitation Game, Morten Tyldum


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7-The Martian, Ridley Scott


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8-In The Heart of the Sea, Ron Howard


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9-The Theory of Everything, James Marsh

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10-Far from the Madding Crowd, Thomas Vinterberg


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11-Il Racconto dei Racconti, Matteo Garrone 


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12- Suite Française, Saul Dibb
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13-Kingman, Matthew Vaughn


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14-Mr Turner, Mike Leigh


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15-Hunger Games - Mockinjay part 2, Francis Lawrence


So long, 2015: i miei 15 film dell'anno e altre storie

*Sarebbero stati in classifica e in pure in posizione alta se solo fossero usciti in sala:
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-Testament of Youth, James Kent
-Suffragette, Sarah Gavron
*Sarebbe stato in classifica e pure in posizione alta se non mi avesse fatto un'antipatia allucinante al limite dell'orticaria:
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-Birdman, Alejandro González Iñárritu 
*Non sono in classifica perchè non ho avuto modo (o in alcuni casi non c'avevo voglia, succede :P)di vederli:
-Mad Max Fury Road
-The Lobster
-Clouds of Sils Maria
-Inherent Vice
-Peanuts - The Movie
-Youth
-Sicario
-Still Alice
*TV Series Time:
Ancora una volta, puntuale come ogni anno, mi ritrovo a fare ammenda per non aver visto quasi nessuna delle serie americane decretate come le fiammanti e imperdibili novità della stagione: in compenso però ho scoperto robe a cui se me l'avessero chiesto non avrei dato nemmeno una lira, recuperato serie e miniserie degli anni passati (Hello Marco Polo, Death comes to Pemberley e Dancing on The Edge) e guardato come sempre tante cosette made in UK. Nessuna classifica, solo un'occhiata a ciò che ho visto durante questo 2015: 
-1992: si, avete letto bene e no, non sono ubriaca prima della mezzanotte. Una serie italiana degna di essere definita tale? Ebbene si, con i soldini di Sky è possibile realizzare cose che Don Matteo e Violante Placido non possono neanche immaginare. Da un'idea di Stefano Accorsi (e sottolineiamolo che lui ci tiene particolarmente) sono riusciti a tirare fuori una serie tagliente, audace e cattiva e a tenere testa con classe a un periodo spinoso per l'Italia come i primi anni 90', bilanciando al meglio l'effetto nostalgia con la repulsione che il comportamento sporco e umanissimo di tutti i personaggi porta con sè: ah si, ci sacrifichiamo per la patria e ci teniamo pure Tea Falco, tanto tutti gli altri compensano a sufficienza. -Wolf Hall: dal romanzone di Hilary Mantel, la BBC rispolvera i cari vecchi Tudor (sempre graditi dalle nostre parti) per raccontare la storia dal punto di vista di Thomas Cromwell, self made man figlio di un maniscalco dotato di fine intelligenza e astuzia. Personalmente, trovo Mark Rylance un attore tanto bravo da potermi vendere qualunque cosa (guardatelo in Intimacy, REALLY), ma come tutti i prodotti BBC la serie ha una confezione che è un vero gioiello per costumi, scenografie e prove attoriali (la mia unica perplessità resta Claire Foy, secondo me priva del Phisique Du Role necessario a essere una perfetta Anna Bolena). I tempi della trama sono pacati e parecchio, ma la pazienza è la virtù degli spettatori forti.
-Poldark: diciottesimo secolo+ Galles+ storia d'amore tormentata+Cornovaglia+Aidan Turner. Non aggiungiamo altro, vostro onore.-Downton Abbey: purtroppo o per fortuna(perchè si può uccidere chiunque,ma non MAGGIE SMITH)l'ora dell'addio è arrivata anche per i miei adorati parenti aristocratici e per tutti i loro servitori: un saluto segnato da una stagione in forma smagliante anche se priva di picchi narrativi particolarmente sconvolgenti, che è riuscita a dare compiutezza a tutti i personaggi in modo più o meno riuscito e a scrivere un addio dove quasi tutto finisce bene, perchè potessimo portarlo con noi nei momenti bui in cui tutto sembra andare di male in peggio e non ci sono più zollette di zucchero da mettere nel nostro tè. Quanto mi mancheranno i miei bambini e la loro grande magione, quanto.
-Mr Selfridge: una delle serie più frizzanti e carismatiche del panorama televisivo britannico e non solo, pronta a sfoggiare una stagione splendida come sempre ma un tantino più amara e malinconica del solito, destinata a malincuore a iniziare a preparare il terreno per la caduta del caro Henry Selfridge(no spoiler guys, solo storia). Non sono pronta per un altro addio, NO.-Vikings: Re Ragnar! Re Ragnar l'Ulisse, Re Ragnar il curioso, Re Ragnar l'amico devoto, Re Ragnar il conquistatore. Che personaggio, che serie, che tutto! uno dei prodotti più interessanti degli ultimi anni e destinato a crescere ancora e ancora, dopo averci regalato un assedio a Parigi tanto figherrimo da far venire voglia di mollare tutto e diventare vichinghi a tempo pieno. Bravo Michael Hirst, io lo sapevo che dopo The Tudors avevi ancora tante cose belle da donare al mondo.Doctor Who: una delle migliori stagioni della nuova era, con un Peter Capaldi superlativo e l'addio definitivo a una companion amata da molti e odiata da altrettanti, con un finale per me non all'altezza dello straordinario penultimo episodio ma comunque avercene. -Outlander: se le premesse elemento fantasy+Scozia+storia scozzese+ protagonista manzoso potevano essere non abbastanza convincenti per alcuni, la seconda parte della prima stagione si è presentata come molto più avvincente e intrigante della prima, portando la psicologia dei personaggi a livelli eccellenti grazie a un episodio finale che in quanto a violenza e brutalità era degno del miglior Game of Thrones. Harmony per donnicciole? MA PER FAVORE.-London Spy: fare soffrire quel cucciolo di Ben Whishaw dovrebbe essere reato in tutti i paesi civilizzati, eppure la BBC ha deciso di realizzare una serie dove il nostro è costretto non solo ad avere il cuore spezzato, ma pure ad affrontare un intricato mistero spionistico. Serie partita benissimo per la sua capacità di raccontare sul piccolo schermo una storia d'amore omosessuale con tutta la naturalezza che dovrebbe esserle dovuta (i soliti 4 che si sono scandalizzati non sono mancati, ma CHISSENE)e per aver plasmato un protagonista fragile e dolce che desiderava solo vivere l'amore che il destino sembrava avergli finalmente riservato, solo per scoprire che la beffa in serbo per lui sarebbe stata crudele oltre ogni limite. Peccato per il finale buttato lì che ti lascia con un "MA CHE SUL SERIO? NO MA SCHERZATE TIRATE FUORI IL VERO FINALE DAI". perchè era tutto così bello che non ci si credeva.-Manhattan: Ok, qui ho deciso di barare con consapevolezza: non ho ancora finito la seconda stagione di Manhattan, ma fino a dove sono arrivata le ottime premesse della prima annata sono state più che mantenute. Ti finirò Manhattan, sulla fiducia so che sei bellissima.-Game of Thrones: al caro trono non si dice mai di no, anche se la moria di quest'anno ci lascia giusto un paio di legittimi dubbi su chi debba effettivamente sedersi su sta benedetta sedia metallica tutta spade e spadini. Che dite, #TeamWhitewalkers?-And then there were none: Oh Agatha, cara la mia Agatha, come si fa a non amarti quando mi regali gialli così meravigliosamente orchestrati. Se ve lo state chiedendo, si l'Agatha in questione è la carissima Agatha Christie e la miniserie di 3 puntate in questione è tratta da uno dei suoi romanzi più famosi. Il fatto di non avere mai letto il libro (lo so, è grave, mi flagello da sola)ha reso la visione ancora più eccitante, ma al di là dell'Whodunnit abbiamo a che fare con un prodotto tesissimo e inquientante popolato di un esercito di attoroni inglesi tutti maiuscoli. Bonus, Aidan Turner in asciugamano come valore aggiunto.-Dickensian: già da me soprannominato la fantasia perversa di ogni fangirl e fanboy di Charles Dickens, Dickensian riunisce diversi fra i personaggi più belli nati dalla mente dello scrittore (manca forse giusto David Copperfield, ma rispolverare i meno noti è stata una mossa saggia) in un unico universo intrecciando le fila delle loro storyline e arricchendole di nuovi retroscena. All'inizio è tutto molto strano, l'effetto fanfiction d'autore non se ne va via e si gioca soprattutto a riconoscere chi è chi e a che punto della sua storia si trova, ma l'idea è comunque interessante: basta stare al gioco lasciando a casa i fondamentalismi.
Ok, anche per quest'anno That's All Folks...
Happy New Year!(allego gif spoilerosa di Downton Abbey per festeggiare uno degli eventi telefilmici più importanti di questo 2015... :P ) 
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