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Social Media Marketing, il problema non è solo generazionale

Creato il 08 gennaio 2013 da Mauronick @mauronick

Inutile negarlo, molti di noi sono impegnatissimi a ricercare le soluzioni migliori possibili, a cercare di perfezionare le strategie più innovative rispetto a quelle prodotte durante il giorno precedente, è uno sport ormai. Non è così?
La questione che invece dovrebbe preoccupare maggiormente, chi si occupa di Social Media Marketing e tutte le attività correlate, è, a mio avviso, l’accrescimento della capacità di valutazione dei potenziali clienti.


Non giurerei sulla possibilità che gli interlocutori, ai quali ci rivolgiamo, possano completamente comprendere quanto cerchiamo di trasmettere e comunicare.
Anche perchè facciamo ben poco per rendere comprensibile la nostra “lingua”  e, molto spesso, andiamo a complicarla con spettacolari, quanto illegibili, presenzazioni !

Sono più che convinto che, se non semplifichiamo il modo di comunicare, molto presto non riusciremo più a capirci nemmeno fra addetti ai lavori.
Più o meno lo stesso problema che ha la politica…… il linguaggio non viene compreso dai fruitori primari, quelli cioè per cui il messaggio o l’informazione è stata espressamente confezionata.

Più semplicemente, abbiamo la pretesa di spiegare come è possibile sfruttare i nuovi media, al fine di ottenere maggiori opportunità di business. Il problema è che per fare ciò, prendiamo praticamente a parolacce i nostri interlocutori.

IL SOCIAL MEDIA NON E’ NULLA DI NUOVO
Questo termine, sebbene suoni nuovo alle orecchie di molti, in realtà non lo è affatto!  Provate a pensare al BAR dello SPORT di un tempo, con tanto di stampa sportiva sui tavoli a disposizione degli avventori, la sala TV ed, ovviamente, lo scambio di opinioni sui temi del caso. Questo è decisamente SOCIAL !
Va da se che chi si occupava di marketing in passato, aveva questi canali a disposizione, e lì doveva far arrivare i messaggi mirati a seconda del prodotto/servizio da promuovere.
Potremmo trasferire lo stesso concetto in una biblioteca, magari tematica, e la metodologia per far arrivare messaggi agli utenti risulterebbe la medesima.

Cio che il moderno Social Media consente, e non è poco, è la classificazione degli interessi di ognuno di noi, dei desideri e delle aspettative.
Se in passato si riusciva a classificare l’utenza per macro gruppi di interesse, con il rischio quindi di mandare a vuoto il messaggio,  oggi, un’azienda vendititrice di selle per biciclette da corsa può  riuscire a far arrivare il messaggio con la massima precisione, cioè a chi possiede una bicicletta da corsa o ne vorrebbe acquistare una.

Possiamo dire che uno dei vantaggi, dei moderni social media, è la capillarità di consegna delle informazioni e dei messaggi. Questo fa andare a segno la maggior parte dei colpi !

 

CHI AFFIDA DAVVERO IL PROPRIO BUSINESS “ANCHE” SUI SOCIAL MEDIA ?

Se è vero che il linguaggio, di chi propone servizi sui social media, non mostra affatto volontà di essere compreso appieno, è altrettanto sacrosanto affermare che il “management moderno” e comunque i decisori in seno alle aziende, sono ancora assolutamente impreparati ad effettuare una valutazione corretta del veicolo internetmedia come opportunità di business.
Fatta eccezione per le grandi  aziende e le multinazionali, dove i ruoli sono definiti in modo netto e quindi le decisioni vengono prese in modo puntuale da figure con competenze specifiche, al ridursi delle dimensioni delle Companies (PMI), in genere, si riduce anche la considerazione dei nuovi media come strumento a disposizione dei reparti di marketing.
Va da se che le piccolissime realtà, con tanto ingegno e pochi capitali, cercano di massimizzare l’uso dei social e più in generale della rete, per evitare di essere schiacciati dai lenti dinosauri privi di idee innovative e ancor più lenti nel prendere decisioni.

EDUCARE E RIUSCIRE A FARSI CAPIRE, I PRIMI PASSI

Prima di celebrare la nostra sapienza in tema di Social Media Marketing, è senz’altro opportuno spiegare, con buon anticipo, di cosa parliamo.
Non possiamo certamente pensare che un amministratore delegato di una PMI, magari avanti con l’età, possa improvvisamente comprendere una lingua che non ha mai sentito.
E’ senz’altro opportuno, quindi, durante la preparazione di un progetto e della sua presentazione in modo particolare, utilizzare il linguaggio più semplice possibile.
Soffermarsi sul tema della classificazione dell’utenza e quindi dei vantaggi in termini di precisione nella consegna delle informazioni sui prodotti o dei servizi offerti.
Menzionare termini come SEO etc. solo se strettamente necessario o se richiesto. Altrimenti spiegare le stesse funzioni, ma con un frasario comprensibile ai più.
Importante, ad esempio, è far capire ai decisori, che i servizi su internet, i social, il web e tutti gli accessori relativi, non sono altro che un’estensione del sistema informativo aziendale (ERP). E quindi con la stessa cura e attenzione, il progetto, merita di essere seguito e sponsorizzato.
Schematizzare il sistema informativo aziendale, evidenziando i punti di contatto fra ERP, CRM e SOCIAL MEDIA MARKETING, può essere d’aiuto nel dare la giusta enfasi al lato 2.0 del sistema.

In sintesi, è necessario accorciare le distanze fra chi propone soluzioni e i fruitori delle stesse. Solo comunicando si ottengono risultati.


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