Magazine Diario personale

Sofocle, antigone

Da Silvy56
SOFOCLE,   ANTIGONE
Molte sono le meraviglie ma nessuna lo è più dell'UOMO che solca il mare spumeggiante passando sotto le onde sollevate dalle tempeste del vento del sud, e affligge la terra, Dea sopra tutti gli Dei, rivoltandola anno dopo anno con gli aratri spinti dai muli. E grazie all'ingegno con le reti sorprende il volo degli uccelli ignari e le fiere selvagge e, giù nell'oceano, le progenie marine. E cattura, con l'astuzia, gli animali vaganti nei boschi e doma con il giogo ricurvo il cavallo dalla folta criniera e il forte toro dei monti. E fecondo di ogni risorsa ha appreso da se le parole e il pensiero, più veloce del vento, e le leggi tra gli uomini, e a sfuggire gli strali del gelo inospitale e delle pioggie violente. Non privo di mezzi, rimedi, medicine che ha inventato contro mali che prima sembravano ivincibili affronta così ogni evento futuro inchinandosi solo davanti alla morte E pur possedendo oltre ogni misura l'inventiva dell'arte della tecnica e della saggezza talvolta costui volge al bene e talvolta può volgere al male: grande sarà acclamato tra la sua gente quando l'armonia farà regnare tra le leggi terrestri e la giustizia voluta dagli Dei, ma, ambizioso e sprezzante con loro, sarà bandito dai suoi stessi cari quando correrà verso ciò che non è buono. E non sia mai ospite mio colui che agisce così.-------- Libera traduzione dal I° Stasimo dell' Antigone di Sofocle

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