Magazine Libri

Sognavo di essere Bukowski di Gino Armuzzi

Creato il 22 luglio 2014 da Leggere A Colori @leggereacolori

7 Flares 7 Flares ×

L’editore digitale californiano La Case Books pubblica una nuova edizione dell’introvabile romanzo cult di Gino Armuzzi sugli anni Ottanta, “diretto come un pugno, leggero come una birra chiara alla spina ordinata in pizzeria, godibile dalla prima all’ultima pagina”.

Sognavo_di_essere_Bukowksi
Uscito per la prima volta nel 1994, Sognavo di essere Bukowski di Gino Armuzzi è un vero e proprio fenomeno cult, capace di raccontare in maniera divertentissima la meravigliosa schizofrenia degli anni ’80 italiani, e oggi, a distanza di vent’anni, l’editore californiano La Case Books ne propone una versione digitale, colmando il vuoto di un libro introvabile, con la prima rarissima edizione del ’94 esaurita da tempo così come la seconda edizione di Sperling nel 2004.

Geniale, divertentissimo, ironico, pieno di citazioni pop che lo rendono un testo 2.0, anche se datato 1994, il romanzo è una dichiarazione di amore e odio per la Milano degli anni ’80, quella Milano da bere che continua ancora oggi ad esercitare un fascino che potremmo definire addirittura perverso sul resto d’Italia. Nel corso degli anni, Sognavo di essere Bukowski si è trasformato in un simbolo grazie alla rete e al passaparola, come testimoniano le recensioni e i commenti dei lettori su aNobii, il social network letterario. Proprio per sottolineare questo aspetto cult La Case Books ha deciso di pubblicare l’ebook con una cover-omaggio alla storica copertina originale, rielaborando con una nuova grafica digitale l’opera d’arte dello stesso Armuzzi utilizzata nella prima edizione.

La Milano degli anni ’80 di Armuzzi è vissuta tra feste dove imbucarsi e un’improbabile vita universitaria, Sex Pistols e Duran Duran, punk e yuppies, centri sociali e centri di bellezza, gin e whisky, modelle e travoni, Santa Margherita e San Vittore, il Rocky Horror Picture Show al Mexico e le domeniche in curva a San Siro, stiliste e cubiste, tossici senza futuro e snob intellettuali proto-hipster. Un viaggio dissacrante attraverso un’epoca insieme a Marino Guzzi, giovane bocconiano senza speranze travolto dalla vita e dai suoi miti: Volevo vivere come Mishima e uccidere come Burroughs. E sognavo di essere Bukowski, buttato qua e là tra i bordelli di Los Angeles, con un bicchiere di whisky in mano e una prostituta accanto. Un irresistibile e divertentissimo romanzo di (de)formazione generazionale diventato un fenomeno di culto torna finalmente disponibile in una nuova versione digitale.

Sognavo di essere Bukowski è in vendita al prezzo di 3.99 euro su iBooks, Kindle Store, Kobobooks, Google Play e Barnes & Noble.



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :