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Some Ghosts

Creato il 09 aprile 2014 da Salone Del Lutto @salonedellutto

Piove, piove, piove. Finalmente sono riuscita a terminare le foto fatte alla “Villetta”, il cimitero di Parma, nel tardo 2013. Nelle giornate in cui andavo lì mi avevano colpito le persone che erano in visita. C’era un ambiente quasi di famiglia. Non c’era mai un senso di “vita terminata”, ma di continuità, di una modifica dello stato vitale di una persona. Era di gran simpatia il signor custode che salutava ogni qualvolta mi vedeva arrivare e mi consegnava il tesserino con il permesso per girare e fotografare. Non mi era scappata la sensibilità, e l’orgoglio con cui il cimitero viene vissuto da chi ci lavora, chi ci passa e chi lo visita. Nelle foto ho cercato di mantenere al più possibile l’anonimità e l’intimità delle persone che ora sono lì a riposo e che, nelle mattinate che ho passato lì, mi hanno tenuto una compagnia quasi meditativa. Mi sono sempre piaciuti i cimiteri. Trasmettono tranquillità ma mi mettono anche davanti “all’ignoto” quindi anche davanti alle mie paure. Un cimitero è un luogo che può dare tante cose, basta ascoltare il silenzio.

Tangere un petalo sbiadito. Sentire la polvere tra le dita. Lo sgretolarsi di un pezzo di tessuto tinto di rosa. I fili che lentamente si sciolgono e il fiore che sfilo dal bouquet della morte mi offre istanze d'una nervosa fragilità. Sento l'odore del vuoto e mi rassicura, purgandomi del peso della mia anima di piombo e di oro.

Tangere un petalo sbiadito. Sentire la polvere tra le dita. Lo sgretolarsi di un pezzo di tessuto tinto di rosa. I fili che lentamente si sciolgono e il fiore che sfilo dal bouquet della morte mi offre istanze d’una nervosa fragilità. Sento l’odore del vuoto e mi rassicura, purgandomi del peso della mia anima di piombo e di oro.

Cammino con voi, Some Ghosts, siete voi che camminate con me? Le mie guide in questo spazio perfettamente inspiegabile. Qua, nella vostra residenza eccellente, dove io sono ospite ora.

Cammino con voi, Some Ghosts, siete voi che camminate con me? Le mie guide in questo spazio perfettamente inspiegabile. Qua, nella vostra residenza eccellente, dove io sono ospite ora.

Dietro porte chiuse si conservano segreti e riservatezze. Essere però sull'orlo di percepire, udire e varcare la soglia delle esistenze altrui, disturba. È meglio non avvicinarsi... troppo. Non gradisco cannibalizzare le vostre emozioni, ma solo attingere alla vostra esistenza per riconsegnarmi a una stabilità.

Dietro porte chiuse si conservano segreti e riservatezze. Essere però sull’orlo di percepire, udire e varcare la soglia delle esistenze altrui, disturba. È meglio non avvicinarsi… troppo. Non gradisco cannibalizzare le vostre emozioni, ma solo attingere alla vostra esistenza per riconsegnarmi a una stabilità.

Il silenzio nella luce è lenitivo. L'aria è leggera, ma se guardo attentamente è densa di sussurri ed echi che prendono forma, danzando attorno passandomi attraverso il corpo. Una linfa diversa, futura e antica, che elettrizza il mio confinamento solitario nel paradosso della quotidianità.

Il silenzio nella luce è lenitivo. L’aria è leggera, ma se guardo attentamente è densa di sussurri ed echi che prendono forma, danzando attorno passandomi attraverso il corpo. Una linfa diversa, futura e antica, che elettrizza il mio confinamento solitario nel paradosso della quotidianità.

Respirare ed esplorare la percezione di un confine. Percorrere una via. Proseguire. Immergersi in quesiti che non hanno domande per risposte. Le une cancellano le altre.

Respirare ed esplorare la percezione di un confine. Percorrere una via. Proseguire. Immergersi in quesiti che non hanno domande per risposte. Le une cancellano le altre.

Ma cara mia, ricordati di respirare. Some Ghosts non respirano più l'aria. Sono l'aria. E io respiro loro. E lì, nella residenza eccellente perdo qualsiasi significato della materia tangibile e rinuncio alla realtà proposta che c'è oltre le mura, quella composta da dogmi, regole e sistemi.

Ma cara mia, ricordati di respirare. Some Ghosts non respirano più l’aria. Sono l’aria. E io respiro loro. E lì, nella residenza eccellente perdo qualsiasi significato della materia tangibile e rinuncio alla realtà proposta che c’è oltre le mura, quella composta da dogmi, regole e sistemi.

Il non luogo è dentro di me? Totalmente.

Il non luogo è dentro di me? Totalmente.

Spazio e forma si proiettano attraverso livelli di apparente comprensione e una luce autunnale scalda.

Spazio e forma si proiettano attraverso livelli di apparente comprensione e una luce autunnale scalda.

Esplode un desiderio d'ascoltare l'assordante rumore del nulla e visivamente consumare linee. Devo imbottire la mia testa di semplicità e foderarla di fragranze. L'odore del fiore di tessuto che ho tra le mani sa di niente. Ma anche niente è... qualcosa...

Esplode un desiderio d’ascoltare l’assordante rumore del nulla e visivamente consumare linee. Devo imbottire la mia testa di semplicità e foderarla di fragranze. L’odore del fiore di tessuto che ho tra le mani sa di niente. Ma anche niente è… qualcosa…

MariaBellini
Testo e foto di Maria Elisabetta Bellini

Nelle sue vene scorre sangue misto: norvegese, finlandese, russo, italiano e tedesco. Nasce a Londra e va a scuola dalle suore, e 15 anni passa un lungo inverno scrivendo il suo primo libro illustrato con una biro blu, libro che distruggerà dopo qualche anno quando si accorgerà di non capire più la propria calligrafia. Le estati le passa in Italia nell’Appennino piacentino e impara cosa vuol dire poi vedere i propri familiari trasferirsi dalla casa dei vivi a quella dei non vivi: uno spostamento di un paio di chilometri… Passa qualche anno senza direzione, poi, negli anni Novanta torna in Italia dove frequenta il triennio di Illustrazione alla Scuola del Fumetto di Milano, dopo la quale inizia un periodo di arrabatto fra diversi lavori. Ultramaratoneta, ora vive e lavora a Parma come grafico e creatore di contenuti multimediali per Uisp Parma. Ascolta ancora la musica. Frequenta i cimiteri. Fotografa quando ricorda di caricare la batteria. E pensa che la vita sia una cosa meravigliosa.
Se volete scoprire i lavori di Maria, cliccando qui troverete il suo sito, mentre cliccando qui potrete leggere il suo blog.

Info
Per consultare il sito internet (in italiano, inglese, tedesco e spagnolo) del Cimitero della Villetta, http://www.cimiterodellavilletta.parma.it
Ingresso principale per i visitatori
Viale Villetta, 29
Indicazioni
Dalla stazione ferroviaria di Parma: Bus: linea 1 nel piazzale della stazione, fermata ‘Villetta’, biglietti a terra, Percorrenza: 15’.
City bike: noleggio biciclette nel piazzale della stazione. Percorrenza: 15’.
Orario di ingresso
Gli orari sono consultabili sul sito di Adespa, cliccando qui
Visite di gruppo
Per visite di gruppo: A cura di Giancarlo Gonizzi, in collaborazione con lo IAT – Informazione ed Accoglienza Turistica e con le Guide turistiche di Parma. La partecipazione è gratuita. Prenotazioni, fino ad esaurimento posti, presso IAT Piazza Garibaldi 1 – Parma – tel. 0521 218889. Si consiglia di essere sul posto 10 minuti prima dell’inizio della visita. Cliccando qui si possono ottenere informazioni sugli eventi organizzati nel 2013.


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