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Sons of Anarchy – Parlano Jax e Gemma!

Creato il 01 settembre 2014 da Nicola933
di Silvia Azzaroli Sons of Anarchy – Parlano Jax e Gemma! - 1 settembre 2014

soalogoDi Simona Ingrassia e Silvia Azzaroli. In vista della settima e ultima stagione di “Sons of Anarchy”  ecco alcune anticipazioni tratte dalll’intervista a Charlie Hunnam (Jax) e Katey Sagal (Gemma) pubblicata su The JoBlo Newtwork lo scorso 28 agosto.

ATTENZIONE IN QUESTO ARTICOLO SONO PRESENTI NUMEROSI SPOILER!

Le cose non sembrano migliorare per Jax sempre alle prese con avventure sopra le righe, in particolare lo vedremo alla ricerca di vendetta per la sua amata Tara (Maggie Siff), uccisa nella sesta stagione.

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Come è ben noto Hunnam e la Sagal sono presente in Sons of Anarchy fin dagli albori e li abbiamo visti elevarsi e cadere e dal 9 Settembre assisteremo al loro ultimo viaggio. Per questo ci sono sensazioni contrastanti nei protagonisti come ci conferma lo stesso Hunnam.

“E’ qualcosa di agrodolce dover dire addio. Da una parte è piacevole ritrovare il proprio ritmo di vita dopo sette anni di duro lavoro sul set di Sons of Anarchy. Al contempo è stata una delle più grandi esperienze della mia vita e provo un senso di tristezza a dire addio a tutti questi ragazzi, in particolare al mio personaggio. Ho amato davvero tanto interpretare Jax per tutte queste stagioni, per cui sono sicuro che cadrò un po’ in “depressione” e dovrò indagare sulla mia identità per venirne fuori, ma credo sia ora.”

Cosa ti mancherà di più di Jax?

Credo la particolare

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relazione che lui ha con il club. Il tipo di esperienze che abbiamo avuto sul set ha fatto sì che creassimo una piccola gang. Abbiamo percorso questo viaggio insieme, instaurando dei legami molto stretti, e questo aspetto è stato centrale per le dinamiche dei personaggi.

Qualcosa del genere lo ha affermato Kurt Sutter in una lunga intervista rilasciata a Mike Fleming durante gli ultimi Emmy.

Leggendo le varie anticipazioni sull’ultimo atto di Sons of Anarchy è chiaro che il finale sarà molto controverso e potrebbe non piacere a tutti.

“Io sono completamente all’oscuro di quanto avverrà” prosegue Hunnam “Non mi piace sapere in anticipo gli sviluppi perché, così dal punto di vista creativo, riesco a dare il meglio di me stesso. E comunque Kurt non credo che me lo avrebbe detto anche se glielo avessi chiesto.”

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Cosa pensi che abbia spinto così tante persone a legarsi allo show?

“Poiché  il Grande Fratello è sempre più tra di noi,  Sons of Anarchy è una fuga dalla realtà per le persone che amano guardarlo. Osservano delle persone che vivono al di sopra delle regole e fanno quel cavolo che pare a loro. La mossa giusta di Kurt è stato rendere accessibile questo mondo tanto alle donne quanto agli uomini. Non penso che nel mondo dei gangster ci siano così tante donne ma nella nostra serie è così.”

Come è cambiato il personaggio di Jax e cosa hai imparato lavorando con Kurt?

“Mi sono fatto le ossa per trasformarmi in lui, ma in generale io cerco di fidarmi della sceneggiatura di Kurt e

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del viaggio che lui aveva in mente sin dall’inizio. Quando recito cerco di uscire un po’ dal copione e di dare qualche reazione autentica. A livello conscio non mi sono mai sentito responsabile dell’evoluzione del personaggio perché, a mente lucida, io credo più nel potere della scrittura che della recitazione vera e propria. D’altra parte la recitazione è una manifestazione della scrittura. La cosa che ho imparato da Sutter è stare più lontano possibile da Twitter.”

Alla fine della sesta stagione di Sons of Anarchy Jax era finito in un tunnel oscuro. Hunnam riprende questo concetto nella parte finale dell’intervista.

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“Sfortunatamente nella mia vita ho avuto a che fare con le privazioni come molti di noi. Anche se fa schifo, per lo meno è stato utile per capire lo schema con cui queste funzionano. E una delle cose che ho discusso con Kurt è che volevamo evitare di essere troppo depressogeni, anche se c’è comunque un’interesse a raccontare la parte che spezzerà i cuori. Comunque cercheremo di raccontare il tutto con un certo senso di liberazione. Perché penso che una delle cose fondamentali di Jax è che sta disperatamente tentando di muoversi nella giusta direzione. Da una parte perché pensa di avere ragione, dall’altra perché aveva queste due stelle che guidavano la sua vita dall’alto: Tara e suo padre. E ormai è un uomo disilluso soprattutto per quello che riguarda suo padre. E per la fine della scorsa stagione
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c’era Tara che era una specie di vero nord – anche se c’erano sempre delle lotte. E’ quell’idea astratta, quell’arco narrativo tipo fine del mondo che mi fa fantasticare sul liberarsi dalle minuzie di tutti i giorni. Come se fossi in una sorta di gabbia, sentendo che devo fare qualcosa nella mia vita, che mi devo sposare, e poi c’è l’idea di dire addio a costruire qualcosa con la vita di qualcun altro. Essere una brava persona oppure fregarsene e dire “al diavolo tutto, questo è quello che sono e questo è ciò che farò”. Così per me Jax è tra questi due aspetti: naturalmente, cercare di onorare Tara e la loro relazione per cui sente una grossa perdita ma anche abbracciare la libertà di non dover essere a tutti costi il bravo ragazzo. Vedremo cosa verrà fuori sullo schermo.”

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Passiamo ora all’intervista a Katey Sagal, l’attrice che presta il volto a Gemma, la mamma di Jax, in Sons of Anarchy.

Ci puoi dire della scena che hai appena girato?

“Alla fine della scorsa stagione Gemma e Juice erano stati trovati insieme sulla scena di un crimine e lui aveva coperta la prova della colpevolezza di lei. Se vi ricordate durante la quarta stagione anche Gemma aveva aiutato Juice, adesso lui sta ricambiando il favore. In particolare la sta aiutando a nascondersi in luogo sicuro. Per Juice è un periodo difficile.”

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Il finale della sesta stagione è stato davvero pesante.

“Sì, in effetti. Noi, Charlie, Maggie ed io sapevamo quello che sarebbe successo, ovvero che Tara sarebbe morta alla fine della stagione, ma non come. E’ stata una vera sorpresa. E’ divertente perché nessuno pensava che sarebbe accaduto davvero. Credo che nessuno di noi lo abbia pienamente realizzato.”

Sei rimasta sorpresa per come il tuo personaggio si è evoluto nel corso delle stagioni?

Lei è sempre rimasta concentrata sul suo obiettivo principale, che è tenere la famiglia unita e legata nel profondo. E’ una persona che in un certo senso ha abbandonato la sua famiglia d’origine ed è scappata via portando con se il club delle moto. Quindi lei è sempre stata li sin dall’inizio. Le motivazioni delle sue azioni riguardano sempre la salvaguardia della famiglia, sia che si tratti del legame di sangue o del legame esteso.  Penso che nell’arco dell’intera serie tu abbia potuto vederlo in molteplici scenari. L’abbiamo visto quando ha rapito suo nipote, quando è stato malato, attraverso il ritorno di Tara e come si è liberata della drogata Wendy all’inizio. Tutto questo è motivato dalla famiglia, da suo figlio, e dal suo stile di vita che è il suo compito principale. E’ il più grande difensore dello stile di vita di questi anarchici. Questo è tutto ciò che lei sa. Quindi si, in definitiva, l’

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hai vista proteggerla in molti modi, tutti molto intelligenti, credo. E nella seconda stagione abbiamo visto il suo stupro e come lei abbia taciuto per il bene del club. Questo è il tipo di persona che è. Voglio dire, in un certo senso ha una sua integrità, non credo che altri la pensino allo stesso modo, ma trovo che le sue motivazioni siano buone.

Lei ha attraversato davvero un momento oscuro nella sesta stagione. Senti che abbia bisogno di essere redenta oppure no?

Non sono sicura del fatto che “redenzione” sia la parola giusta. Credo davvero che quello che è successo alla fine della sesta stagione fosse un crimine passionale e che non fosse premeditato. Non era a conoscenza di tutti i fatti. Ha davvero pensato che Tara abbia tradito il club e abbia sminuito il suo stile di vita. Quindi credo che quando l’ha vista… non penso che ci fosse un pensiero razionale, ma semplicemente una reazione. E’ una persona iperreattiva. Quello in cui lei vive è un mondo violento. Quindi lei ha reagito e penso che vedremo che lei avrà un vero e proprio shock e si sentirà in colpa.  Davvero, non sono sicura che la redenzione sia nel suo destino.

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L’interazione tra  Gemma e Tara è una delle maggiori attrazioni dello show perché voi due avete questi personaggi incredibilmente forti. Senti che quello che è successo fosse inaspettato? L’antagonismo e il potere ritratto sono veramente intensi.

Kurt l’ha sempre descritto come una sorta di relazione madre/figlia. Quando la vedi scagliarsi contro Tara all’inizio, lei si rende conto che se non puoi battere i tuoi nemici , devi unirti a loro. Lei capisce: “Oh, sai, mio figlio è così preso da lei, lui è il mio scopo principale, quindi la porterò dalla mia parte e le insegnerò tutto quello che so.” Tara era così forte, così intelligente, ma non del tipo di intelligenza che potesse esserle utile sulla strada tanto che Gemma ha dovuto farle da maestra. Credo che ogni cosa nello show sia stato inaspettato. Quando inizi show di questo tipo non c’è mai una mappa soprattutto per quanto riguarda le relazioni che si intrecciano. Penso che Kurt in qualche modo abbia tentato di tracciare una mappa ad un certo punto ma poi gli attori sono stati liberi di portare le relazioni come meglio credevano. Quindi non sono sicura che tutto quello che avete visto a proposito di Tara e Gemma fosse davvero pianificato.

Theo Rossi ha detto che l’apertura di stagione sarà abbastanza shockante per gli spettatori. Ci ha portato in luoghi oscuri. E’ una cosa tipica di Kurt oppure è la sua abilità nel comprendere cosa rende una serie drammatica davvero buona?

Kurt è un tipo molto introspettivo ma è anche un buon narratore quindi ha creato questo mondo. Gli piace davvero ritrarlo. Però ha scelto una strada davvero

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oscura. Non potrebbe essere diversamente. Questo necessariamente non riflette ciò che lui è ma, è solo la storia che lui sta raccontando. E sta raccontando la storia di un mondo davvero oscuro. Ci sono persone che cercano di farci i conti. E credo che questo sia questo ciò che li rende interessanti al pubblico quando fanno queste cose malvagie, ma stanno anche cercando di vivere le loro vite.

Hai ritratto Gemma per tutti questi anni, c’è qualcosa di lei che hai portato nella tua vita? Il suo personaggio ti ha influenzato in qualche modo? Ti ha cambiato la visione della famiglia?

Sono anche io un tipo leale verso la famiglia. Ho tre bambini. Davvero riesco a capire il tipo di impegno che ci vuole e anche il tipo di atteggiamento “farei qualsiasi cosa per loro” che a volte richiede. E ovviamente comprendo anche l’amore che ci vuole, il fatto di combattere per la famiglia. Credo che lei faccia tutte queste cose.


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