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Sorprendente Dubai

Creato il 09 ottobre 2014 da Giorgiagarino
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Nel silenzio del deserto Arabico

Nel marzo 2009, parto per gli Emirati Arabi Uniti, incuriosita dalla crescente pubblicità che vedevo in tv su Dubai. Il periodo migliore per recarsi in queste zone, è durante il nostro inverno, da novembre fino a inizio aprile, negli altri mesi la temperatura aumenta fino a raggiungere livelli improponibili: raggiunge anche i 47/48 gradi nei mesi di luglio ed agosto e l’ umidità è molto elevata. Si trovano offerte convenienti ma si deve stare attenti alla propria salute perchè il caldo è micidiale e si corre il rischio di restare chiusi in hotel. Anche l’ acqua del mare raggiunge i 35 gradi durante la nostra estate! A marzo troviamo un clima perfetto: caldo di giorno, calda l’ acqua del mare, piacevole la sera quando cala il sole.

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Nelle calde acque cristalline di Dubai

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Da qui non uscirei più!

Trovo spettacolare l ‘opera dell’ essere umano sulla natura e a Dubai la si può osservare in ogni luogo si vada. Costruire grattacieli tra i più alti del mondo, stracolmi di centri commerciali modernissimi, con ristoranti curati da chef internazionali di fama mondiale, una pista da sci, grandi hotel visitabili alla pari di un museo, costruzioni originali ad opera di architetti ed ingegneri in un gioco di luci e colori, addirittura la metropolitana, il tutto praticamente nel mezzo del deserto Arabico, tra le dune sabbiose, con oasi e cammelli a pochi metri di distanza e un mare tropicale da sognare tutto l’ anno… non mi restava altro da fare se non due cose: prenotare e partire!

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Tatuaggio all’ hennè

Nel viaggio includiamo anche una visita alla capitale Abu Dhabi, appartenente ai sette Emirati e dedichiamo una settimana intera di vacanza in questi luoghi. Spesso Dubai viene inclusa come stop over in viaggi che proseguono per Mauritius, Maldive o India. Secondo me merita invece conoscerla e girare anche gli altri emirati e non dedicarle solo due o tre giorni veloci. Ovviamente deve piacere il genere, non è come andare per musei a Parigi o a visitare le rovine dei Maya in Messico, ma penso sempre che non si debba paragonare nessuna meta e nessun posto è più “viaggio vero” di un altro. Va solo a gusti, attitudini, curiosità.

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Mare di Dubai

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Il mare è bellissimo…

Sicuramente Dubai può piacere o non piacere, ma è unica nel suo genere, divertente, a tratti irriverente, allo stesso tempo tradizionale; adattissima a chi vuole fare anche solo vita di mare, perchè l’acqua è bella, con i pesciolini che nuotano intorno a noi a riva e molto calda, è un posto rilassante di giorno ma con ogni tipo di divertimento la sera. Può essere quindi meta alternativa per la classica vacanza di mare che si potrebbe fare in Grecia o a Sharm, ma vedendo tutt’altro tipo di realtà. Per una volta nella vita, ci si immerge in un mondo completamente diverso dal nostro!

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Panorama sul Creek

L’ edificio più antico di Dubai è il Forte di Al Fahidi, oggi sede del Museo di Dubai, che vado a visitare. Gli emiri di Dubai incoraggiarono i commerci di perle e anche grazie alla posizione e al suo porto, venne presto meta di uomini d’ affari, soprattutto indiani. Dopo la scoperta del prezioso petrolio, il suo potere crebbe a dismisura e ci fu un vero boom economico dal 2004 in avanti. In questo museo si può osservare la storia delle tribù beduine e di questa crescita. Sorge a Bastakia, il quartiere antico, che sorge sulle sponde del Creek, il fiume che divide la città da Deira, il quartiere commerciale. Qui assaggiamo la carne di cammello in un locale tipico, Local House Restaurant: sul sito spiegano anche i vari modi per gustare questa carne, che è tra i loro alimenti principali.

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Il Forte al Fahidi

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Pranzo a base di riso e carne di cammello

Facciamo un giro anche per il Gold souq, il mercato dell’ oro: qui ritroviamo le atmosfere viste in altri paesi musulmani, dove i suq sono caratteristici e parte vitale delle città, ma tra le merci troviamo anche esposti parecchi falsi di marchi famosi con la differenza sorprendente che solo qui trovate la borsa falsificata di Louis Vuitton (per fare un esempio fra tanti) con materiali pregiati nonostante non siano originali!

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All’ interno del souk del complesso del Madinat, dove ho acquistato le classiche pantofoline arabe

La Moschea di Jumeirah ci ricorda che nonostante il turismo, la moda, la tecnologia e il lusso, siamo pur sempre in una nazione araba: gli uomini sono affascinanti nelle loro tuniche bianche ( dishdasha) e le donne completamente velate, solo le turiste girano in costume da bagno e minigonna. A Dubai le donne indossano veli bellissimi, firmati da grandi stilisti, sui quali spiccano i marchi di Louis Vuitton o Gucci, lasciano scoperto il viso truccatissimo nei minimi particolati, con il kajal sugli occhi e qualche abito nero si apre, lasciando intravvedere un jeans e scarpe col tacco a spillo. Siamo nel regno dell’ Islam, ma anche nel regno del lusso e della cura della persona.

Nei ristoranti e nei locali troviamo molti uomini che chiacchierano tra loro mangiando e fumando il narghilè e anche qualche coppia: le donne alzano leggermente il velo per poter avvicinare il cibo alla bocca.

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Questa è bella: una catena di ristoranti con il nome della mia città! Biella!

Questi contrasti ne fanno un luogo incantevole da visitare, e anche se non vorrei far parte di questa prigione dorata, deduco che le donne abbiano tutto quello che materialmente possano desiderare. La macchina più scassata che ho visto era una Porche! Sembra un parco giochi, un mondo parallelo al nostro, ma siamo nella terra degli sceicchi, tra gli uomini più ricchi del pianeta. Costruiscono e disfano a loro piacimento.

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Moschea di Jumeirah

Nonostante sembri di stare in una città americana o europea, non è visto di buon occhio baciarsi in pubblico, neanche tra marito e moglie, se poi non si è sposati attenzione a qualsiasi atto considerato osceno: si può finire in galera! Anche stare in un auto con un uomo che non sia il proprio marito, fratello o padre è vietato per le donne mussulmane, si tollerano i turisti ma è sempre meglio rispondere di essere sposati.

The World è un arcipelago artificiale composto da 300 isole, che visto dall’ alto di un aereo ricrea il mondo, con i 5 continenti. Palm Islands erano ancora in fase di costruzione all’ epoca. Il Burj Khalifa, il grattacielo più alto del mondo al momento della sua inaugurazione nel 2010, è alto 828 metri, la più alta costruzione ad opera dell’ uomo, con all’ interno gli ascensori più veloci al mondo, appartamenti, l’ hotel Armani, ristoranti e la fontana con getti d’ acqua altissimi, accompagnati da musiche arabe. Il grattacielo è al centro della Dubai Marina, la più grande marina artificiale del mondo ed il Dubai Mall, il più grande centro commerciale del mondo. Durante la mia vacanza lo vedo ormai nella fase finale di costruzione.

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Il Burj al Kalifha in costruzione

Un altro centro commerciale particolare è il Mall of Emirates con la famosa stazione sciistica al coperto, Ski Dubai, costruita nel deserto! Tutto è ricreato nei minimi dettagli, anche la temperatura: -1 e -6 quando viene prodotta la neve! Troviamo la seggiovia, la neve sparata dai cannoni, un rifugio in stile alpino, sci e snowboard. Ci fermiamo qui per la cena ed è particolare mangiare con la neve accanto e il fuoco di un caminetto che arde, come fossimo in una baita d montagna… e uscire poco dopo ritrovandosi in un luogo dal clima  tropicale!

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Siamo a Dubai… o a Cortina?

La zona turistica dove sorgono quasi tutti gli hotel, si trova davanti al mare e si chiama Jumeirah Beach: una lunga passeggiata di fronte al mare e alla spiaggia, con negozi, divertimenti di ogni genere, locali e ristoranti. Noi soggiorniamo allo Sheraton Jumeirah Beach; tra i ristoranti presenti in hotel, proviamo il ristorante cinese The Peacock, dove assaggiamo la zuppa di pinne di squalo ed il Palm Garden. I ristoranti degli hotel a Dubai sono ristoranti molto conosciuti, infatti anche noi andremo in diversi altri hotel per mangiare. Tra i posti che consiglio nella zona di Jumeirah Beach, The Butcher Shop and Grill.

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Il pupazzo che ho appena acquistato!

Le serate le passiamo nei grandi centri commerciali di Dubai, dove mangiamo sempre in un ristorante diverso con specialità di ogni parte del mondo oppure a cena negli hotel più famosi, come l’ Atlantis The Palm Hotel che riprende il famoso Atlantis delle Bahamas. A Dubai infatti, tutto gira intorno alla visita dei diversi hotel, che sono vere e proprie opere d’ arte, costruzioni moderne e particolari che passeranno alla storia e diventeranno famose come i monumenti di molte altre città. Il divertimento è assicurato perchè ci sono ristoranti, locali, acquari, cinema… è una vacanza nella vacanza! Le distanze sono enormi ed è un obbligo girare in taxi.

Uno degli hotel che ho amato di più è stato il complesso del Madinat Jumeirah e il Mina A’ Salam Hotel, ricostruzione gigantesca di un antico souk di lusso, con la tipica architettura araba, formato da diversi complessi di hotel, una miriade di ristoranti da mille e una notte, negozi tipici arabi, una laguna artificiale con canali dove ci si può spostare da un bar all’ altro a bordo della tipica abra, la barca locale.

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Lo spettacolare compleso del Madinat, alle sue spalle la ” Vela” il Burj al Arab

Soggiornare in questo hotel deve essere veramente un sogno. Mi sono accontentata di passare una bella serata e mangiare sushi in uno dei ristorantini alla moda con vista sul canale e sullo spettacolare hotel Burj al Arab situato poco distante, il famoso hotel a sette stelle a forma di vela, con pista di elicottero sul tetto e luci che cambiano nel corso di tutta la notte disegnandone il maestoso profilo.

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Cena giapponese al Madinat

Il Burj al Arab è considerato uno dei più begli hotel al mondo e una volta in vacanza qui, non si può perdere l’ occasione per andare a visitarlo, è unico al mondo ed una delle attrazioni più importanti di Dubai: una torre araba collegata alla terra da un ponte, che sorge su un isolotto artificiale sorvegliato dalla polizia. Per accedere si deve avere una prenotazione per cena in uno dei ristoranti oppure un aperitivo o un tè in uno dei bar. Non pensate di scamparla ripiegando su questo: un tè con pasticcini è certamente più economico di una cena, ma quello che si paga veramente è il permesso per visitare questo splendore di hotel!

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Burj al Arab, l’ hotel 7 stelle

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Finalmente siamo arrivati al Burj al Arab!

Scelgo di cenare nel ristorante all’ ultimo piano, Al Muntaha, panoramico con superba vista su Dubai, ed è una stupenda esperienza gastronomica. Altrimenti, c’è l’ altro magnifico ristorante famoso, Al Mahara,  posizionato in un acquario, dove si cena circondati dai pesci. Questi sono i due più famosi, ma la scelta di ristoranti e bar è ampia all’ interno del Burj al Arab.

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L’ opulento atrio

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Nella hall con gli acquari

Questo resterà uno dei più bei ricordi della mia vita con mio marito ed un ‘esperienza unica a Dubai. L’ hotel è maestoso, bellissima la hall con l’ atrio più alto del mondo, grandiosi i ristoranti ed i negozi. Le camere non si possono visitare ma sono dei veri appartamenti, alcune su due piani e con cinema e piscina privati. La brochure che porto a casa di ricordo è un libro rilegato!

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Cena Al Muntaha

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All’ interno del Burj al Arab

Immancabile un’ escursione nel deserto Arabico, esperienza particolarissima saltando in fuoristrada sulle dune ( letteralmente!), aspettando uno dei tramonti più belli mai visti: le stelle come nella savana africana, qui sembrano ancora più brillanti e vicine!

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L’ accampamento dove ceneremo

Abbiamo anche la possibilità di provare il tipico abbigliamento degli abitanti del posto, non me lo lascio sfuggire per vedere cosa si prova. Dopodichè, non vedo l’ ora di togliermelo! Con il caldo del paese, vestiti solo con questa tunica si respira, anche mio marito la trova molto comoda; ma è il velo sulla testa e soprattutto sul viso che trovo soffocante e qualcuna indossa anche un paio di guanti.

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Le vesti tradizionali degli Emirati Arabi Uniti ( siamo mio marito ed io)

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Noi a Dubai

Terminiamo la giornata con una bella cena in un accampamento beduino, con cibi tradizionali, danza del ventre, possibilità di passeggiate a dorso di cammelli o di provare il narghilè.

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Danza del ventre nel deserto

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Il narghilè

Un ‘altra opzione della serata è quella di farsi tatuare i tradizionali tatuaggi con l’ hennè, tintura vegetale utilizzata da secoli in Arabia. Sono solitamente dei motivi floreali e vengono effettuati su mani, piedi o capelli, l’ uso più comune è per i matrimoni oppure per le turiste. Mi piacciono molto e durante questa vacanza ne faccio due, uno in questa occasione e uno poco prima di tornare a casa.

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Mentre mi tatuano con l hennè

Durano circa una settimana, appena composti la pasta rimane spessa e si deve aspettare un po’ di tempo prima di levarla, dopodichè il colore rimane tendente al rosso.

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Esempio di tatuaggi all’ hennè: quello scuro è appena fatto, quello rosso ce l’ho già da qualche giorno.

A Dubai mi sono divertita moltissimo, quindi rimane nel mio cuore come una delle vacanze più belle. Amo le grandi città e le innovazioni, i grattacieli, il divertimento, mangiare bene e provare diverse cucine del mondo, a Dubai si trova tutto questo. Non manca la possibilità di visitare i luoghi storici del paese, recarsi nel deserto, scoprire le antiche tradizioni, visitare la capitale Abu Dhabi, andare negli hotel famosi visti in tv come il Burj al Arab… per cui credo ce ne sia per tutti i gusti. Da non dimenticare, per chi è amante del relax e del riposo, il mare spettacolare!

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Acqua limpida, palme, grattacieli: questa è Dubai!

 



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