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Southern melodrama...

Creato il 06 novembre 2010 da Omar
Southern melodrama...Ahhh, ma che belli questi melodrammi d'inizio anni sessanta, col loro statico e serioso inanellare eventi carichi di tensione emotiva, le ridicole pose plastiche adottate dei vecchi insuperabili divi di Hollywood quando vogliono mostrare prostrazione o sofferenza, gli armoniosi uppercut che si rifilano i protagonisti durante le brevi scazzottate e le donnine rigorosamente piangenti in trepidante attesa dell'eroe da portare sull'altare. Tratto da un romanzo di William Humprey, A casa dopo l'uragano (Home from the hill, 1960) è un film diretto con la consueta mano solida da una delle pietre miliari dell'industria cinematografica dei bei tempi che furono: Vincente Minnelli. La pellicola - presentata al 13° Festival di cannes - ha l'andamento e il ritmo del più scontato un romanzo d'appendice ma l'intensità drammatica (pur a tratti resa inverosimile dal doppiaggio nostrano, fatto, come si usava all'epoca, dalle voci calde e impostatissime dei vari Pino Locchi) è assicurata dalla splendida prestazione degli interpreti (in specie Robert Mitchum, qui bello e dannato come e più di sempre). La storia possiede una sua bella consistenza narrativa che s'impernia su una rappresentazione sanguigna di un sud degli Stati Uniti d'impianto faulkneriano (a dirla tutta, trattandosi di dramma d'amore e paternità il nome che per primo viene in mentSouthern melodrama...e è forse quello di Tennessee Williams), magnificamente supportata da una fotografia e da un colore assolutamente magnetici, che ben si sposano con l'accuratezza della messa in scena (bhé, stiamo parlano di Minnelli, signori, mica pizza e fichi!)La trama ha il suo fulcro nella figura del ricchissimo latifondista Wade Hunnicut (Mitchum) sposato con Hannah (Eleanor Parker), ma il loro matrimonio è stato, fin dall'inizio, un fallimento. Il figlio Theron si innamora di Libby, ma il padre di costei si oppone al matrimonio. Rimasta incinta, Libby non dice nulla a Theron il quale allora abbandona il tetto paterno per andare a vivere col fratellastro Rafe; più tardi ritorna nella casa paterna, ma continua a fare vita ritirata, evitando d'incontrare la ragazza. Quest'ultima aspetta un bambino; ma la sua fierezza le impedisce di dirlo a Theron. Accade così che Rafe si offra di sposarla e di dare il suo nome al nascituro. Il padre di Libby, essendo convinto che Wade sia stato il seduttore della sua figliola, lo uccide e viene a sua volta ucciso da Theron, che successivamente s'allontana dalla città. Finale tragico e fatalista in assoluto rispetto degli stilemi southern gotici che imperversavano in quel periodo. Applausi nostalgici...

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