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SPAGHETTI CON POMODORI SECCHI E OLIVE NERE di Dolcipensieri

Da Dolcipensieri

SPAGHETTI CON POMODORI SECCHI E OLIVE NERE di Dolcipensieri

Un “Dolcepensiero” solare: oggi è tornato il sole dopo giorni di pioggia, per me lavorativamente parlando una giornata tranquilla, quindi da brava massaia sono andata a fare la spesa nella mattinata e a pranzo un piattino veloce ma caldo degno del rientro per la pausa di Marco. Mi è bastata qualche occhiata di sole per mischiare in cucina qualche ingrediente mediterraneo sempre disponibili nella mia dispensa che hanno reso dei semplici spaghettti, un primo saporito e dal gusto intenso.

SPAGHETTI CON POMODORI SECCHI E OLIVE NERE di Dolcipensieri

INGREDIENTI PER QUATTRO PERSONE

320 grammi di spaghetti

olio extravergine d’oliva

1 peperoncino rosso piccante

qualche pomodoro secco (io ho preso i miei postati qui)

un paio di cucchiai di capperi di Pantelleria sotto sale

un paio di cucchiai di olive nere

qualche crostino di pane.

PREPARAZIONE

SPAGHETTI CON POMODORI SECCHI E OLIVE NERE di Dolcipensieri

Sbollentare in acqua salata gli spaghetti: in una padella antiaderente scaldare dell’olio evo dove farete rosolare il peperoncino tagliato a metà. Unire i pomodori secchi tagliati a striscioline, unire le olive e i capperi e far saltare bene il tutto. Privare il vosto condimento dal peperoncino, abbassare la fiamma per tenerlo solo al caldo, scolare gli spaghetti che tufferete nel condimento in cui unirete anche i crostini di pane; saltare bene il tutto, servire.

Trovo molto carino e un po’ rustico servire questi spaghetti in piccole pentole di ferro… come ho fatto io per una cena informale fra amici cari: erano tutti diversi sia nelle forme che nelle dimensioni, alcune addirittura senza il manico, reduci da una mia visitina dalla nonna e dalla zia. Penso che fra di loro ci fossere pentolini di ben 50 anni.

SPAGHETTI CON POMODORI SECCHI E OLIVE NERE di Dolcipensieri

Dall’archivio di Dolcipensieri:

SPAGHETTI CON PESTO DI RUCOLA E CRESCENZA

POLPETTINE DI POLENTA CON POMODORI SECCHI E OLIVE

FOCACCIA PUGLIESE

Con questo bel piatto mediterraneo, finisco il post con la mia personale recenzione del film del momento di Checco Zalone dove da – bravo mediterraneo - non fa mancare la buona cucina nemmeno nei suoi film con qualche piatto anche internazionale come la sua protagonista femminile…

SPAGHETTI CON POMODORI SECCHI E OLIVE NERE di Dolcipensieri

Immagine presa dal web

Dopo i tanti complimenti al film di Checco Zalone, non potevo esimermi nell’andare a vederlo… Se i commenti che ho sentito alla tv mi avevano incuriosito e solo quelli perchè non ho avuto modo di sentir commenti da amici e parenti, alla fine del film sono uscita ridendo ancora ma soprattutto sopraffatta dalla leggerezza – e si fa per dire – del tema che ha trattato con comicità ironica ma molto garbata… il tema del film era improntato sulle diversità di vita e religione fra noi e gli islamici e mai si è caduti nella volgarità ne tanto meno ci sono stati nudi di donne che ognitanto spiccano in altri film (tipo i cinepanettoni, che pur avendoli sempre visti perchè adoro DeSica, temo ora si stia esagerando parecchio seguendo le varie carriere più o meno corte delle starlette del momento). Comunque torniamo a Una bella giornata: Checco è un ragazzo di un paesino della Brianza che di professione fa l’adetto alla sicurezza ma il suo vero sogno è quello di fare il carabiniere ma anche al terzo colloquio viene respinto. Ma grazie alla classica raccomandazione del parente di turno – un classico per noi italiani – riesce a intraprendere il servizio di sicurezza presso il vescovo di Milano, ma incapace di fare tale mansione, lo spediscono a curare la Madonnina che cura la città di Milano in alto al Duomo. E qui conosce Farah, ragazza araba, che si finge studentessa di architettura e grazie alla sua avvenenza e bellezza, riesce ad arrivare al cuore di Checco, ma purtroppo il motivo di tale strategia è di depositare una bomba presso la Madonnina appunto, per vendicare l’uccisione della sua famiglia sterminata con una bomba. Sarà questo binomio che regalerà allo spettatore anche la canzone di Checco che dice “lui pugliese di madre tarantina e lei francese di madre bina”. Ma alla fine la vera bomba che può creare scompiglio in giro sarà proprio Checco, un connubio di ignoranza e razzista ingenuità. Fantastica la scena davanti al quadro della Madonna in estasi, nonchè il furto della tela per poterlo far fotografare alla ragazza riconsegnato con la massima tranquillità di Checco al museo davanti al suo superiore che ormai, travolto da Checco, si vedrà alle prese con continui attacchi di cuore e panico. Memorabile lo scorcio dell’Italia che fa Zalone: in Puglia scesi per un battesimo, si vedrà la tradizione nello stare con la propria famiglia e che farà capire a Farah quanto di buono ci può essere nei sentimenti tanto che Farah non metterà mai più la bomba alla Madonnina e partirà con il fratello in Francia lasciando Checco confuso ed infelice. E qui mi sembra di vedere un piccolo collegamento con un film di Celentano: Checco trova nel suo paese il nuovo parroco che lui conosce già essendo stato il segretario del Vescovo di Milano e si mette a passeggiare per le vie del paese confessandogli i suoi dubbi sulla partenza della ragazza e il prete che lo rincuora, bici alla mano… (credo che il film di Celentano fosse Segni particolari bellissimo, dove l’attore aveva come amico e confessore il parroco del suo paese). Con Zalone si ritorna alla commedia comica fatta di battute secche e azzeccate, riesce a riportare il ritratto dell’italiano medio quello più rustico in chiave geniale. Non ho visto il primo, purtroppo, so’ che non è per niente uguale a questo tanto che dalla critica ci sono stati ottimi consensi rivelando che Zalone non aveva e non ha solo un colpo… Apro una parentesi sulla scena in cui lui da il cous cous cucinato da Farah agli uccellini: il lago in questione è quello del Segrino a due passi da me, qui in Brianza!!! Inoltre ho trovato simpaticissimo Rocco Papaleo nelle vesti del suo papà guarda caso militare, anzi cuoco, in missione nei paesi islamici. Annarita del Piano nei panni di Anna, mamma di Checco, affezionatissima al figlio che lo vorebbe fidanzato, è la perpetua del parroco e in un piccolo ruolo anche Tullio Solenghi, che porta le vesti del Vescovo di Milano. Un film sicuramente che rivedrò appena uscira in pay-tv o dvd, non perdetevelo!!! e io cercherò di vedermi la sua prima opera!!!



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