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Da Slela
SpazioOrmai lo conoscete il mio ufficio, l'ho postata tante volte questa foto.
Ecco, riassumendo, ho avuto la gran botta di chiulo di avere un marito che s'ingegna. Così tanti anni fa, dopo la nascita di BimbaBella, e dopo il mio esaurimento nervoso, quel poveretto ha usato il suo tempo libero e i nostri risparmi per farmi lavorare in un open space, che più open di così se mòre, tutte vetrate...
C'è però una piccola nota stonata.
La solitudine.
Io sono davvero tanto, ma tanto felice di non lavorare in una stanzina chiusa da 4 mura.
Ma ogni tanto mi prende comunque la malinconia di non poter parlare con qualcuno, che magari non siano i soliti clienti incazzati o il mio socio con cui mi sfogo quotidianamente.
Ed ecco che qui vicino hanno aperto questo bellissimo capannone per il co-working.
Fare qualche ora qua e là da "nomade" costerebbe pure poco.
E quindi adesso c'ho pure il marito offeso, che non si capacita di come possa desiderare pagare per lavorare in un capannone, quando qui è gratis e pure più arioso.
Non capisce. Noi che siamo gli "asociali" per antonomasia, e mio marito è il re degli asociali.
E' anche vero che non potrei lavorare normalmente, il mio vecchio portatile non reggerebbe il carico dei software che mi servono. Non risponderei al telefono fisso.
Non potrei parlare con skype a voce alta. Insomma, i problemi ci sarebbero.
Potrei lavorare solo con un carico lavorativo particolare, tipo quando faccio posizionamento, pochi software leggeri.
Sarebbe bello confrontarmi con altri professionisti, con altre persone. E' quello che mi manca in questo bellissimo e fantastico ufficio, la socializzazione.
Certo, mi manca anche non dover dare il 70% circa di tutto quello che fatturo allo stato, ma questa è un'altra storia.

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