In occasione dell'uscita Home Video del film, il premio Oscar Gabriele Salvatores e gli sceneggiatori de Il ragazzo invisibile raccontano alcuni retroscena e alcune anticipazioni sul secondo capitolo della saga.
Marco Lucio Papaleo inizia a giocherellare sulle tastiere degli home computer nei primissimi anni '80. Da allora, la crossmedialità è la sua passione e sondarne tutti i suoi aspetti è la sua missione. Adora il dialogo costruttivo, vivisezionare le opere derivate e le buone storie. E' molto network e poco social, ma è immancabilmente su Facebook e Google+.
Si è fatto attendere in Home Video più della norma, ma infine è arrivato, nel periodo migliore. Stiamo parlando della versione de Il ragazzo invisibile, ultima fatica di Gabriele Salvatores, che con questo particolare cinecomic "inverso" continua a confermarsi come uno dei più grandi sperimentatori del cinema italiano 'che conta'. La storia di Michele, ragazzino come tanti, che scopre di avere un incredibile retaggio alle spalle e un potere tanto spaventoso quanto utile, non sconvolge certo il mondo dei cinefumetti ma ha rappresentato una relativa novità nell'altrimenti immobile panorama italiano, cercando di esplorare un genere che va per la maggiore ma senza voler combattere sullo stesso piano: l'intento era quello di creare una storia adatta al pubblico di riferimento, divertente ma anche abbastanza profonda ed empatica. Sebbene con alcune pecche, il progetto è andato in porto sviluppando una vera e propria mitologia personale, condivisa tra cinema, fumetto e romanzo. E che molto probabilmente si espanderà in un secondo capitolo, ancor più maturo. In occasione dell'uscita del film in DVD e Blu-Ray (disponibile anche in edizione deluxe) è lo stesso Salvatores a raccontarci qualcosa di più, dicendosi molto lieto di questi incontri col pubblico, dato che il cinema gli ha dato l'impressione, negli ultimi anni, di essersi staccato dal contesto 'sociale' che ancora vivono altre arti e che invece era comune fino agli anni '50 e '60.
Super
Uno dei punti su cui molto si preme parlando de Il ragazzo invisibile è l'utilizzo degli effetti speciali digitali, fondamentali per un film di supereroi ma decisamente poco usuali per il cinema italiano. "Il nostro approccio non è meramente spettacolare. Il nostro film è costato quanto un minuto di The Avengers, ma l'obiettivo non è lo stesso. Non volevamo 'mostrare i muscoli' ma spingere il pubblico a 'guardarsi dentro'. Abbiamo lavorato con grandi professionisti nel campo, che hanno lavorato in modo intelligente. Ma alla base c'è sempre e dev'esserci sempre una storia. Gli FX sono solo 'un colore in più', Kubrick in Odissea nello spazio usava i fili per far muovere gli oggetti, la fantascienza è messaggio, non effetto speciale. E poi l'effetto speciale migliore è sempre l'espressività dell'attore." E in effetti, la scelta dei poteri da rappresentare e il loro utilizzo è segno di lungimiranza e praticità, pur inserendo il tutto in un contesto interessante e usando soluzioni tecniche d'effetto. "Quando Michele scompare, il pubblico 'lo vede' lo stesso."
Sebbene Il ragazzo invisibile non sia stato un grandissimo successo, l'impatto generale è stato più che buono (con un incasso che ha sfiorato i tre milioni di euro) e i lavori sul sequel sono attivissimi, come ci confermano Salvatores e uno degli sceneggiatori, Stefano Sardo: "Nel nuovo film faremo la conoscenza di nuovi personaggi, tra cui una ragazzina arrabbiata con la vita, col mondo... e con la scuola. Con i suoi poteri di pirocinesi, vedremo, attiverà l'allarme antincendio della scuola per far concludere le lezioni prima del previsto! È meraviglioso applicare la fantasia a cose concrete. Certo, il pubblico ha sempre delle aspettative per i secondi capitoli e vorrà ancora più azione e spettacolarità, ma noi cercheremo anche una chiave più 'europea' e intimista, con i protagonisti oramai più grandi, sui 16-17 anni, con i loro problemi, le loro frustrazioni e i drammi della crescita edlla loro età. Ci siamo complicati la vita da soli, però, con le scene finali del primo film, perché la gente si aspetta che riprendi in mano quei fili del discorso." Un lavoro duro, ma sembra che il mercato italiano sia ora più propenso ad accettare il rischio di fantasy italiani, vedi Il racconto dei racconti o Lo chiamavano Jeeg Robot. "Gabriele ha dovuto usare il suo 'superpotere' di detentore dell'Oscar per potersi far produrre un film del genere. Però ora il genere sta uscendo dall'ombra e il pubblico pare ben disposto...".
"Scrivi Il ragazzo invisibile 2", il concorso
Sono stati infine decretati i vincitori del concorso nazionale per le scuole Scrivi Il ragazzo invisibile 2, iniziativa promossa da Indigo Film e Rai Cinema, con il patrocinio di Agiscuola e rivolta a tutti gli studenti delle scuole primarie e secondarie di I e di II grado del territorio nazionale. Il premio, indetto il 24 gennaio scorso, chiude con un ottimo bilancio, viste l'iscrizione di oltre 18.000 studenti di tutta Italia e l'arrivo di oltre 4500 elaborati in totale. Dopo la visione del film al cinema da parte delle classi, gli studenti sono stati invitati a scrivere, sotto forma di racconto, la storia di un sequel al film. Gli elaborati sono stati successivamente selezionati dalla giuria composta dal regista Gabriele Salvatores, il produttore di Indigo Film Nicola Giuliano, dai tre sceneggiatori Alessandro Fabri, Ludovica Rampolli e Stefano Sardo, e da un rappresentante di Agiscuola: sono loro ad aver scelto le tre migliori idee per ciascuna sezione di gara (scuole primarie, scuole secondarie di I grado, scuole secondarie di II grado). In palio importanti premi legati alla didattica del cinema: la partecipazione alla Mostra del Cinema di Venezia come giurati del Leoncino D'Oro, un'esperienza sul set del prossimo film di Indigo Film, un campus di cinema che prevede incontri con registi attori e produttori, un weekend a Roma con la visita a Cinecittà e carnet di ingressi gratuiti al cinema. Le scuole cui appartengono i tre primi classificati per ciascuna sezione di gara si sono aggiudicate un buono di 5000 euro di spesa da investire in prodotti e corsi per incentivare la didattica del cinema nelle classi. Ad aver ottenuto questo importante premio, grazie alla creatività dei propri studenti, sono: l'Istituto Tecnico Industriale di Scampia (Na) grazie a Salvatore Musella (18 anni), l'Istituto comprensivo Diamante Buonvicino (CS) grazie a Daniela Maiolino (13 anni), l'Istituto Rasetti di Castiglione del Lago (PG) grazie a Benedetta Pasqualoni (11 anni).
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