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Speciale "L'amore delle donne" #1 - Connie Furnari

Creato il 02 febbraio 2012 da Lafenice

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la cover dell'antologia edita Montag

   Qualche tempo fa l'autore Massimo Cortese mi inviò un'antologia, un insieme di racconti di vari autori con un unico leitmotiv di fondo, l'amore delle donne. L'autore in questione compare in questa antologia con un racconto, “le ragazze dei blog letterari”, dove riserva anche una menzione al Diario della Fenice (grazie per l'onore, Massimo!). Ho così deciso di leggere questa antologia e raccontarvi la mia opinione su alcuni dei racconti qui presenti. Ho deciso di iniziare con l'opera di Connie Furnari, il racconto intitolato “la scelta di Hellen”. Vorrei precisare che non si tratta di una vera e propria recensione, bensì di una breve opinione e riflessione su ciò che ho letto.
-----ATTENZIONE SPOILER --------

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l'autrice, Connie Furnari

La storia raccontata dalla Furnari è cruda. Ci parla di una ragazzina, Hellen, dal background famigliare drammatico (madre alcolizzata, padre sconosciuto) e sconvolta da abusi e violenze varie che, nella vana speranza di dare una svolta alla propria vita rompendo quel circolo vizioso che la vorrebbe ripercorrere i passi dei suoi genitori, cede alla corte di Tom, un giovane di cui non le importava granché. Tom si rivelerà crudele proprio come la vita era sempre stata con Hellen. Dopo averla fatta ubriacare, abuserà di lei, mettendola incinta.La ragazzina non riesce ad interrompere la gravidanza: dopo 9 mese partorisce da sola, in un sudicio bagno. Incapace di abbandonare la sua bambina, ed impossibilitata a portarla a casa con sé, vagherà senza meta per la sua città, cercando di difendere la sua piccola dal freddo. Non vuole abbandonarla, non vuole lasciarla a sé stessa. Si toglie il giubbotto e lo avvolge attorno alla bambina. Non fa altro che dare la sua vita togliendosi l'unica protezione contro il freddo pungente, per salvare quella della figlia appena nata.
Razionalmente la storia di Connie è toccante. Credo sia stata in grado di raccontare l'amore che spinge ogni madre a proteggere il proprio bambino dal male che c'è la fuori, nel mondo. Ogni madre degna di portare questo nome arriverebbe a dare la propria vita per salvare quella della creatura che ha vissuto per ben nove mesi dentro al suo corpo. Cosa ancora più incredibile è il fatto che, a provare questo amore incondizionato e totalizzante, sia una ragazzina di quindici anni che non ha mai sperimentato il vero amore, che non ha mai capito cosa significa essere davvero amati. Perché allora razionalmente? Perché questo racconto non mi ha colpito a livello emotivo, non sono riuscita ad entrare nella storia, a provare istintivamente emozioni o a percepire lo stato d'animo della protagonista, di Hellen. Ecco, se c'è qualcosa di negativo che ho riscontrato è proprio questo: poco coinvolgimento, se non in sede di analisi razionale della storia e di quello che vuole dirci.

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