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Spiazziamoli! Carteinregola parte dall’EUR

Creato il 26 febbraio 2015 da Carteinregola @carteinregola

Nell’ambito di “Spiazziamoli! 50 piazze per la democrazia e contro le mafie” che si terrà a Roma il 6 il 7 marzo (in calce il comunicato),  Carteinregola  ha scelto di andare all’EUR, “quartiere martire” della speculazione e della mala amministrazione, organizzando una passeggiata lungo le strade  lastricate di guasti  passati e cattive intenzioni, ma anche di gioielli architettonici pubblici, sperando che il cambiamento promesso dal Sindaco – “Cambiamo tutto!” – a cui Mafia Capitale dovrebbe mettere le ali, non finisca con l’impantanarsi per l’ennesima volta.

spiazziamoli rettangolare
Carteinregola, insieme a Libera, DaSud, ARCI, Cittadinanza Attiva Lazio, Link-Rete della conoscenza e decine di associazioni e comitati*, promuove l’iniziativa “Spiazziamoli! 50 piazze per la democrazia e contro le mafie” che si terrà a Roma il 6 il 7 marzo. “Cinquanta eventi in contemporanea, in tutta la città, per rompere il silenzio sulle mafie e la corruzione, fare di Roma un palcoscenico e una piattaforma di democrazia e impegno antimafia, costruire un laboratorio di idee e buone pratiche per costruire il futuro della Capitale“.

L’evento che ha scelto di organizzare Carteinregola è un’esplorazione urbana all’EUR, in questo momento il vero campo di battaglia su cui si gioca il destino della città. Un  quartiere da sempre vittima dell’accanimento  della speculazione, con  disastri e sconquassi economici su cui da tempo ha cominciato a indagare la magistratura.  All’EUR si trovano persino  “locations” legate alla storia di  Mafia capitale, come  il “”Fungo”, un ristorante  che domina la città, negli anni ’70 crocevia  dei  neofascisti di Carminati e della Banda della Magliana (1). E l’elenco dei luoghi simbolo dello sfascio, dell’incompiuto  e dello spreco qui è lunghissimo:  il Velodromo, le Torri delle Finanze, la Nuvola, il Luneur. Ma è anche  lungo l’elenco dei pezzi pregiati che fanno parte del  patrimonio pubblico,   che anzichè (s)venduti dovrebbero  essere valorizzati (nel vero  senso della parola, e non in quello che ormai va per la maggiore). E proprio pochi giorni fa avevamo segnalato il rischio che per porre rimedio alla mala amministrazione passata si vendessero gioielli di famiglia” come i Musei e il Palazzo della Civiltà del lavoro (Il “colosseo quadrato”). Possibilità  subito minimizzata da tutti, a partire dal ministro Franceschini (2).   Ma noi che sappiamo da tempo come vanno  le cose dai comitati dell’EUR,   pensiamo  che i rischi   ci siano, e le parole dell’Assessore Caudo pubblicate ieri su Repubblica, proprio a proposito dell'”emblematico EUR”,  non sono rassicuranti:  “la Politica prenda coraggio, altrimenti è meglio fermarsi”.

Dobbiamo essere in tanti, sabato 7 marzo. A difendere il territorio e a chiedere il ritorno della vera Politica, unico antidoto, insieme alla partecipazione dei cittadini,  alle deviazioni dall’interesse pubblico, alla corruzione, alle mafie.

(in elaborazione il comunicato con la presentazione dell’evento, il percorso, le schede urbanistiche sui siti e sulle criticità)

IL COMUNICATO DI SPIAZZIAMOLI!

Il 6 e il 7 marzo a Roma #Spiazziamoli 50 piazze per la democrazia e contro le mafie Rompere i silenzi sulle mafie e vincere la corruzione Promuovere i diritti, ricostruire il welfare e riprendersi il maltolto. Dalla periferia al centro, protagonisti delle piazze saranno associazioni, realtàterritoriali e cittadini del coordinamento “Spiazziamoli”.

Sarà la più grande e partecipata risposta di piazza ai fatti di “Mafia Capitale” e all’aggressione dei clan in città. Si apre una stagione di lotta al sistema mafie e corruzione.

Cinquanta eventi in contemporanea, in tutta la città, il 6 e 7 marzo: per rompere il silenzio sulle mafie e la corruzione, fare di Roma un palcoscenico e una piattaforma di democrazia e impegno antimafia, costruire un laboratorio di idee e buone pratiche per costruire il futuro della città. Questo, e molto altro, è “Spiazziamoli – 50 piazze per la democrazia e contro le mafie”, la più grande, decisa e partecipata risposta a Mafia Capitale e all’aggressione dei clan in città.

Associazioni, gruppi, comitati, studenti, artisti, cittadine e cittadini organizzeranno in tutta la città, in centro e in periferia, eventi, spettacoli, giochi di piazza, performance, sit in, flash mob, presentazioni, dibattiti, assemblee, biciclettate, camminate per rispondere con fermezza al quadro criminale e sociale grave e preoccupante evidenziato dalle inchieste su mafie e corruzione e di fronte al quale – a poche settimane dalla scoperta di Mafia Capitale – è calato un inesorabile e irresponsabile silenzio.

“A pagare i danni di questo sistema mafioso sono gli abitanti della Capitale, italiani e stranieri, – spiegano gli organizzatori di Spiazziamoli – che subiscono violenze e prevaricazioni, a cui vengono negati diritti e opportunità e a cui sono stati sottratti miliardi di euro e servizi essenziali”.

Nasce da qui l’idea di un esperimento di partecipazione democratica: il 6 e il 7 marzo: saranno due giorni di protesta e di festa per ribadire, senza allarmismi ma con una nuova consapevolezza, che le mafie uccidono il territorio, accentuano le diseguaglianze, saccheggiano le risorse pubbliche, minano alla basi la democrazia. Un processo aggravato dalla crisi economica che colpisce i cittadini. Dal Trullo a Ostiense, da Torpignattara a Cinecittà, da Corviale a Tor Sapienza, da Ostia a Ponte Milvio, dal centro storico a Cecchignola la città si riempirà di eventi per proporre idee per il futuro della città che passino anche attraverso la lotta alle mafie e alla corruzione, per la trasparenza; la centralità della costruzione di un nuovo welfare territoriale (a partire dal reddito, strumento necessario per contrastare la marginalità sociale in cui le mafie trovano terreno fertile); l’autodeterminazione dei territori e un nuovo decentramento; il contrasto alla speculazione edilizia; un sistema di regole chiare e uguali per tutti; il riutilizzo per finalità sociali di beni confiscati e pubblici inutilizzati.

“C’è una parte importante di questa città – spiega il coordinamento Spiazziamoli – che non vuole più aspettare e ha deciso di mettersi in gioco. Per questo nascono le giornate del 6 e 7 marzo, per questo si apre una nuova stagione di partecipazione in città. La risposta all’appello di Spiazziamoli è straordinaria, segno che c’era un bisogno diffuso di trovare un luogo comune di protesta, discussione e proposta. In queste ore arrivano nuove adesioni e vengono organizzati nuovi incontri, tante ancora ne arriveranno. E vogliamo ribadire che il percorso che abbiamo scelto è aperto al contributo di tutti coloro che condividono le ragioni di Spiazziamoli: invitiamo perciò le cittadine e i cittadini a scendere in piazza, organizzare un evento, prendere la parola. A costruire insieme una tessera di questo mosaico che insieme, tanti e diversi, stiamo costruendo”.

Info 3333528739 3408637407 [email protected]

*Le prime adesioni: Carteinregola, Associazione daSud, Libera, Link – Rete della conoscenza, Uds, Udu, Ricomincio dagli studenti, Uisp Roma, Cesv Lazio, Arci Roma, Act, Terra Onlus, Sos Impresa, Officina Culturale Via Libera, Corviale Domani, Attivamente Cecchignola, Comitato di Quartiere di Torpignattara, Comitato di Quartiere Statuario-Capannelle, Comitato Mura latine, Comitato Porta Asinara, Agisco, Agci Lazio Solidarietà, Usicons, Cittadinanza Attiva Lazio, Cinecittà Bene Comune, Scup, Associazione Culturale Artenova, Comitato Villa Fiorelli, Comitato Porta Asinaria, Associazione I lazzaroni, Uniat, Centro giovanile Meta, Centro giovanile B-Side, Ex Lavanderia, Altrevie, Innovazione sostenibile, Associazione La Città del Sole, Mitreo Arte Contemporanea, La questione morale, Cittadini Re di Roma, RetakeRoma Appio Latino – Tuscolano, Federazione italiana Musicoterapia, Scuola di Musica Jazz Najma, Poetitaly, Il reportage, Associazione Faciviltà, Studenti Liceo Torquato Tasso, Calcio Sociale, Palco Comune, Gruppo Teatro Essere, Rete delle Associazioni di promozione Sociale del Municipio XIV, Cild, Studenti Liceo Classico Giulio Cesare, Associazione Fiofa, Associazione Spazio d’autore, Arvalia Nuoto, Circolo Mario Mieli, Forum del Terzo Settore Lazio, Cooperativa Diversamente.

(SCARICA IL COMUNICATO I PDF spiazziamoli comunicato stampa )

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Le Torri delle Finanze, semidistrutte e mai riedificate, un pezzo di Beirut nel cuore dell’EUR

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(1) Repubblica 2 dicembre 2014 Il ‘guercio’ Massimo Carminati: una vita tra neofascismo e Banda della Magliana (…) La base di Carminati e dei suoi amici era il “Fungo”: una torre alta e moderna nel quartiere Eur sulla cui cima spicca un ristorante che domina la città. All’epoca era noto per essere un ritrovo di neofascisti. Faceva parte di quei tanti luoghi che trasformavano Roma, come molte città, in un territorio a macchia di leopardo: alcune presidiate dai ragazzi di sinistra, altre da quelli di destra. A metà degli anni ’70, il Fungo era anche frequentato dagli elementi di quella che sarebbe diventata una delle bande più potenti a Roma e in Italia: la Banda della Magliana. 

(2) NOTA BENE: dopo la smentita della vendita a privati degli immobili e l’annuncio di un vertice tra il Ministro Franceschini,  il  Sindaco  Ignazio Marino, e il ministro del Tesoro, Pier Carlo Padoan, il giorno setsso, il 18 febbraio, non sabbiamo trovato notizie sull’esito della riunione

F. Q. | 17 febbraio 2015 Eur Spa, Franceschini dice no: “Vendita dei palazzi storici non è praticabile” Il ministro si è detto contrario alla decisione dell’ente di mettere sul mercato quattro pezzi pregiati del patrimonio architettonico (Archivio Centrale dello Stato, Museo Pigorini, Museo delle Arti e Tradizioni popolari, Museo dell’Alto Medioevo) per finire di pagare la Nuvola di Fuksas. Mercoledì vertice tra il sindaco di Roma, Ignazio Marino, e il ministro del Tesoro, Pier Carlo Padoan
La stampa 18 febbraio 2015 Franceschini boccia la vendita dei musei dell’#Eur a #Roma
No del ministro dei Beni Culturali all’idea di Eur Spa di cedere i capolavori del’architettura razionalista per fare cassa. Oggi un incontro al Mef per trovare un modo per evitare la dismissione



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