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Spirit of Zeller

Da Inazumaluke
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Officine Sbrannetti #007 R-Nine-T "Spirit of Zeller"
Spirit of Zeller
At Officine Sbrannetti, they wanted their R-Nine-T to be inspired by an important and historical BMW model. That’s why they chose the legendary 500RS (a.k.a. Type 255) with which Walter Zeller was second in the 1956 world championship and that’s why the name of the bike, the seventh build by Officine Sbrannetti.
As usual, their bike has been built out of steel and aluminium without any plastic component. They maintained the stock tank and decided to paint it matt and gloss black, leaving a stripe of raw aluminium on the edges, similar to the white stripe that the tanks of the black vintage Beemers used to have. A custom aluminium flange has been built to adapt a Monza gas cap, which is a vintage heritage as well. The new number plates were entirely custom aluminium made and even the numbers were cut from a sheet of aluminium and joined to the plate with handbeaten rivets. The minimal new gauge was installed on a custom bracket. Particular care was spent on the new seat, built on a custom subframe and plate adapted to the stock frame and eventually upholstered by a local artist with genuine vintage leather. Same leather was used for the tipical Sbrannetti tank belt, where the name and number of the bike are engraved. The exhaust system is street legal and was jointly designed by Sbrannetti and Mass Exhausts from Sicily who built it expressely for this bike developing an existing model. Several details were produced by Style & Performance from la Spezia upon Sbrannetti's specs such as the billet aluminium footpegs and triple tree, the gas tank flange, the clip on’s and the black anodization of the stock rims and fork covers. The shaft drive and some other hi-tech grey details have been repainted vintage silver. The new custom fenders were supplied by Officine 08. At Officine Sbrannetti they are all very excited about the result, and I believe they are entitled to be.
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Ecco come Jody Basso di Officine Sbrannetti racconta questa moto. "Avevamo un idea fissa in testa cercare di realizzare la nostra versione della Nine-T scegliendo come ispirazione una motocicletta che per BMW fosse stata importante, storica, di conseguenza abbiamo scelto la mitica 500RS (precisamente quella del 1956) seconda classificata nel mondiale classe 500 pilotata dal tedesco Walter Zeller. Partendo con questa idea in testa abbiamo stabilito che la moto sarebbe stata costruita, come da nostra tradizione , senza resine, quindi solo alluminio per tabelle portanumero e parafanghi e acciaio per i supporti a loro dedicati. Il serbatoio, rimasto quello di serie, è stato caratterizzato con una vernice bicolore, lucida e opaca, contornata da una sottile striscia di alluminio a vista che richiama il bianco disegnato sulle BMW dell'epoca, è stata poi ricavata una flangia artigianale per alloggiare il tappo monza con apertura a scatto che richiama subito le moto di quel periodo. Le nuove tabelle portanumero hanno la particolarità di essere totalmente in alluminio, padelle e numeri sono uniti fra loro con dei chiodi ribattuti a mano con una tecnica totalmente artigianale, rifinite a pennello e sono opera dell'amico Emanuele alias Della Signs. Abbiamo poi provveduto al loro posizionamento, a forarle e creare i nuovi supporti per l'alloggiamento, lateralmente e frontalmente. Il supporto frontale funge anche da supporto per la nuova e semplificata strumentazione MMB, molto piccola e a fondo bianco. Molta cura è stata posta nella realizzazione della nuova seduta, volevamo una cosa unica, quindi ci siamo costruiti da soli uno scafo in metallo posizionato sulla moto sfruttando gli attacchi già esistenti sul telaio di serie, da li ci ha pensato il nostro amico Andrea alias La 1972 , maestro pellaio Savonese che interpretando al meglio la nostra visione della seduta ha poi provveduto alla scelta dell'imbottitura e utilizzato per il rivestimento una pelle invecchiata in maniera naturale che si sposa perfettamente con il look retrò del progetto. Il suo lavoro è stato completato dall'impuntura e dalla cinghia realizzata nello stesso materiale che ospita anche il parasterno che richiama le vecchie moto da competizione e sul quale è stato inciso, come da tradizione Sbrannetti, il numero e il nome della motocicletta. Per l'impianto di scarico volevamo che l'effetto fosse quello dei vecchi scarichi aperti delle competizioni anni 50 ma che il rumore fosse accettabile, per questo abbiamo fatto sviluppare da zero un nuovo prototipo da Mass, azienda produttrice di scarichi siciliana che si è dimostrata molto collaborativa e partendo da un suo progetto ben noto (Hot Rod) ne ha sviluppato uno dedicato alla nostra Nine-T completamente omologato per l'utilizzo stradale. In questo modo gli scarichi corrono aderentissimi al corpo motore (nella vista posteriore la moto ne sembra addirittura sprovvista) e abbiamo ottenuto gli scarichi simmetrici laterali proprio come sulla RS 500 originale dell'epoca oltre l'effetto insolito di avere lo scarico anche sul lato del cardano. I pezzi pregiati e ricavati dal pieno in alluminio sono opera della ditta spezzina Style&Performance che ha realizzato in tempi brevissimi e con molta professionalità le pedane arretrate, il kit piastre di sterzo con alleggerimento di quella inferiore, la flangia per l'alloggiamento del tappo serbatoio, i semi manubri e l'anodizzazione dei cerchi (effetto alluminio satinato) e steli forcella (nero). Il reparto verniciatura è opera di TP Design di Massa, nella persona di Pierluigi Tagliagambe che ci ha seguito passo passo nella realizzazione delle grafiche, compito non facile perché la moto doveva assomigliare alla RS500 che però era davvero troppo semplice nelle grafiche, quindi abbiamo optato per un omaggio in chiave moderna mischiando il nero lucido originale con l'alluminio vivo ed il nero opaco, cercando in questo modo di enfatizzarne le forme e gli spigoli del serbatoio che sono stati poi "rovinati" ad arte nelle zone di contatto delle cosce e degli avambracci del pilota dando un senso di usura davvero molto credibile. Infine, il grigio/azzurrino del cardano e dei coperchi valvole è stato rimpiazzato da un più vintage grigio silver che a nostro parere si intonava molto meglio con il tipo di motocicletta che volevamo realizzare. Gli amici di Officine 08 hanno creato ad hoc per il nostro progetto un parafango posteriore in alluminio "Monstre" da 190 che insieme al canonico anteriore da 120 abbiamo provveduto a tagliare, sagomare e forare secondo lo stile della nostra motocicletta. Creando dei nuovi supporti in tubi con il posteriore montato a sbalzo, abbiamo l'effetto della vecchia moto con l'artigianalità e unicità che fin dalla nostra prima motocicletta caratterizza i nostri lavori. Le gomme Slick sono puramente una provocazione e vogliono enfatizzare l'utilizzo sportivo che questa motocicletta potrebbe offrire... Qualcuno ricorda la Boxer Cup? Abbiamo realizzato il nostro progetto assolutamente in versione racing , questo avevamo in testa e questo abbiamo realizzato, senza nessun compromesso. Tuttavia abbiamo sviluppato elementi quali lo scarico che è già completamente omologato, una versione del cupolino anteriore con faro, il portatarga sulla ruota posteriore e sella con stop integrato che rendono la motocicletta assolutamente fruibile per un eventuale utilizzo stradale. E' stato emozionante realizzare una moto finalmente senza nessuna indicazione e poter scegliere di omaggiare un grande pilota del passato, forse meno conosciuto di altri, ma che ci ha emozionato fin dalla prima ricerca che abbiamo fatto. Il nome della moto si è praticamente formato da solo #007 Spirit Of Zeller..."
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