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Spuntami tutto, Steve

Creato il 11 luglio 2011 da Lipesquisquit
Perché, nonostante il mio pessimismo faccia anno dopo anno passi da gigante, non ho ancora abbastanza fiducia nella stupidità della gente.Steve Jobs invece no, Jobs sa perfettamente quanto è stupida la gente, perché lui, a differenza di me, detesta davvero la gente, lui si sente superiore e fa bene, perché è così, i suoi clienti sono creature stupide (ok, non stupide: inconsapevoli), e lui riesce a renderli felici di questa inconsapevolezza guadagnandoci sopra.Ultimamente mi ci sono documentato, sto leggendo “Nella testa di Steve Jobs”, un libro dove ad un certo punto parlano di iTunes e dell’apposito Music Store nato dieci anni fa, sito dove la gente può acquistare canzoni mp3 alla modica cifra di 1 dollaro.Ora, in quel lontano 2001 in cui il nome di Napster faceva ancora tremare le case discografiche e in cui eMule stava per proseguire alla grande nella più grande e gradita (e che Dio la benedica infinite volte) operazione di pirateria di materiale multimediale della storia umana, come si poteva anche solo pensare a un negozio online dove si acquistano canzoni mp3? Costavano solo 1 dollaro, certo, ma uno di solito non scarica una o due canzoni, scarica album, scarica anche intere discografie, insomma, era evidente che alla fine si sarebbe speso comunque, gli utenti non sono stupidi fino a questo punto. ‘Spendere poco’, rispetto a ‘spendere zero’, è pur sempre ‘spendere’; matematicamente parlando, la differenza tra 0 e 1 è mostruosa, perché zero è zero, assenza totale, il nulla. Perché mai la gente dovrebbe pagare per avere qualcosa che, con un minimo, ma proprio un minimo di sforzo – cioè il tempo di imparare ad usare eMule – può avere gratis e in quantità spaventose? Perché mai la gente vorrebbe pagare quel fastidioso dollaro a canzone?Bè, ovviamente per l’esperienza che offriamo al cliente, dice Jobs. Acquistare musica nell’iTunes Music Store è una vera figata, è facile, è rapido, è cool, e tutto questo solo con 1 dollaro a canzone; inoltre, l’esperienza che si fa con la Apple ti fa passare la voglia di pirateria senza minacciarti con multe o altro. “Non credo proprio che si possano convincere le persone a smettere di rubare senza offrire loro anche la carota, oltre al bastone, e la carota è: ti diamo un’esperienza migliore, e ti costerà soltanto 1 dollaro a canzone.”.Steve, che Dio benedica l’America (anzi, no), chi se ne frega dell’esperienza migliore? Non stiamo parlando di una vacanza o di una cena al ristorante o di sesso, devo solo scaricare delle canzoni che poi ascolterò perché mi piacciono; è la musica l’esperienza che mi interessa, voglio sentire della musica, perciò dammela alla svelta e, visto che c’è la possibilità, dammela gratis. Perché mai lo sfondo iperuranico dell’iTunes Music Store o la perfetta proporzione tra la barra di scorrimento e la freccetta del mouse dovrebbero fare la differenza e spingermi a spendere 1 dollaro a canzone? Dai, suvvia, non funzionerà, non può funzionare (ho pensato ingenuamente all’epoca), ormai c’è il peer to peer, questa roba non ha futuro, la gente non è stupida.
L’iTunes Music Store ovviamente ha funzionato alla grande. Nonostante la costante presenza di eMule, che ogni anno sembrava dover sparire e ogni anno restava lì, la gente ci compra musica da dieci anni, e questo perché la gente non riesce a fare la cosa più conveniente nemmeno se ce l’ha davanti al naso, perché la gente non vuole questo, la gente vuole solo avere un motivo decente per spendere, dopotutto lavorano, si fanno il culo, dovranno pur spenderli i soldi per qualcosa che valga la pena possedere, per una qualche esperienza da consumatore di primo livello, solo così gli si riempie la vita.
La stessa cosa  vale per ogni altro prodotto Apple, prodotti che sono 1) tanto tanto belli 2) presentati ad arte da Steve Jobs, che calcola minuziosamente ogni sillaba e ogni gesto del suo marketing per possedere al meglio la tua anima e i tuoi desideri 3) danno l’illusione di essere potenti, stabili, efficienti, quanto di meglio sia mai stato costruito dall’intelligenza umana, ma solo perché offrono una ristretta gamma di possibilità, funzionano solo con roba Apple e con poco altro, perciò funzionano bene, non possono funzionare male o dare i problemi che danno altri prodotti più compatibili e “aperti”, è semplice matematica: da che mondo è mondo, meno cose decidi di fare (e permetti di far fare agli altri), meno problemi hai. E’ come stare in una dittatura ed essere felici: il sistema è ristretto, praticamente chiuso, perciò più semplice, perché dare meno possibilità vuol dire creare meno complicazioni, e tu cittadino che non puoi fare praticamente un cazzo sei comunque felice, perchè il tuo dittatore è molto carismatico, e se ti dice che questo è il massimo per te, anzi, il massimo in assoluto, allora tu gli credi e gli sorridi. La democrazia, d’altro canto, dà un sacco di problemi, si sa, e questo perché i cittadini in democrazia hanno cento volte la libertà d’azione che avrebbero in una dittatura: la libertà genera problemi, complessità, richiede impegno e consapevolezza, esattamente come i sistemi operativi open source (o anche semplicemente Windows), ma i clienti Apple non vogliono niente di tutto questo, appunto, per inconsapevolezza (anzi, no: stupidità), ovvero per il lavaggio del cervello che gli fa Jobs, il quale riesce ogni volta a dare ai suoi clienti un’ottima ragione per spendere, per desiderare ciò che Jobs dice di dover desiderare, e per farsi venerare.Convertimi, persuadimi, Steve, riempimi di quel senso che non ho voglia di cercare e che tu sai benissimo come vendermi. Voglio essere diretto, Steve, voglio sentire dentro di me le tue dita spirituali che premono i miei tasti, che mi digitano righe di codice direttamente nell’ippocampo, che spuntano una dopo l’altra tutte le mie caselle vuote, e finalmente, dopo che avrai salvato le modifiche, mi sentirò salvato.Con uno stipendio in meno, ma salvato.
 Attivare le ghiandole salivari alla vista del logo della mela morsicata Pendere dalle labbra di Steve Jobs per realizzare dentro di sé il vero “think different”, e non vedere in questo niente di strano Odiare a pelle l’IBM, la Microsoft e chi non è cliente Apple Snobbare a prescindere quelli che ti fanno notare che pensare in modo differente è proprio un’altra cosa Correre a comprare il nuovo prodotto Apple anche se non sai cos’è, non sai quanto costa e non sai a cosa potrà servirti Comprare comunque il nuovo prodotto Apple anche dopo aver capito che non ti serve a niente e che il suo costo è pari o superiore al tuo stipendio di questo mese. Sentirsi superiori proprio come Steve Jobs comprando i prodotti che lui stesso vende alla gente rispetto alla quale si sente (ed evidentemente è) superiore, e non vedere in questo niente di strano Dare del ‘puerile retrogrado’ esprimendo vero disprezzo a chi ti fa notare che “se non hai un’iPhone, hai uno stipendio in più” Ridere di gusto mentre filmi il tuo gatto che gioca con l’iPad e dolcemente graffia lo schermo da 600 euro Sorridere di vera felicità all’idea di poterti distinguere dalla massa dei consumatori qualunque spendendo di più per prodotti concepiti appositamente per trasmettere ai clienti la sensazione di potersi distinguere dalla massa dei consumatori qualunque spendendo di più

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