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Stampelle sexy… il modo giusto di farlo

Creato il 15 ottobre 2014 da Nonnaso @NonnaSo

Negli scorsi giorni ho condiviso con voi le mie considerazioni in merito al nuovo spot di Gucci Makeup, che tanto mi stava infastidendo sulla timeline e in generale su tutti i siti/blog di notizie “du jour”.

Oggi vi voglio dare da pensare in merito a quello che secondo me è il modo abbastanza “Giusto” di fare uno spot del genere.

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Il soggetto è Chanel. La protagonista Gisele (che almeno qualche curva in più e al posto giusto ce l’ha, assieme a un bel viso pulito e qualche capacità di espressione in più.. insomma: non la solita stampella). Il regista Baz Luhrman.

E già a questo punto vorrei dirvi: un successo assicurato.

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Se ci aggiungiamo la colonna sonora molto morbid, l’ambientazione (tipica Luhrmaniana) che dondola amenamente fra le atmosfere Gatsby e Moulin Rouge (che io ADORO!)

chanel

e infine il tentativo molto più riuscito di fare un minimo di storytelling (concetto assai caro al mio cuore: lo sforzo va premiato), posso con una certa sicurezza affermare che questo spot mi piace.

Gisele-Bundchen-Chanel-5

Mi piace il mare, con tutte quelle onde di panna, ma non perfettino e immacolato (la giornata dello shooting sembra, per dirla con parole mie, un tantino milanesina ahahah povera Gisele chissà che freddo in quella tutina di neoprene Chanel!). Mi piace il fatto che la modella non mi dispiaccia, cche non mi urti con i suoi spigoli o con la piega troppo curata.

Mi piace la bambina ricciolina bionda ma “sana”, con la sua gonnellina in tulle con le stelline.

Mi piace da morire la casa sulla spiaggia: ecco, QUELLO è uno stereotipo di vita che mi scopro ancora a sognare.

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Mi piace l’uomo, non un belloccio tipico, anche lui un pò rovinato, quel giusto, dalla vita. E mi piacciono le ambientazioni “altre”, e i vestiti… oh quanto mi piacciono i vestiti!

Gisele-Bundchen-chanel

E il trucco, anche quello mi piace. Insomma, come dicevo: qui almeno c’è un piccolo sforzo di esplorare strade un minimo alternativo rispetto ai soliti paradigmi della pubblicità “luxury”, e perciò thumbs up, premiamolo!

Comunque, caro vecchio Baz… ti avrei amato comunque, e tu lo sai.



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