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STANISLAW J. LEC - "Pensieri spettinati".

Creato il 19 agosto 2013 da Zioscriba

Stanislaw J. Lec
Pensieri spettinati
Tascabili Bompiani
Traduzione di Riccardo Landau
e Pietro Marchesani
Voto: 8
Una preziosa raccolta di aforismi: non tutti geniali, d'accordo, ma le perle, vi assicuro, sono tantissime. Per dirla con Umberto Eco: "Un libro di cui qualsiasi persona civile e pensosa dovrebbe leggere almeno tre o quattro righe ogni sera prima di prendere sonno". Meditate, gente, meditate. E, nel caso in cui non vi fidaste del tutto, nel caso in cui qualcuno di voi mi sospettasse attendibile quanto certi recensori cagnolini al guinzaglio del padrone (cioè attendibilità ZERO) eccovi qualche piccolo assaggio:
La minaccia del futuro: i monumenti parlanti.
Ci saranno sempre degli esquimesi pronti a dettare le norme su come devono comportarsi gli abitanti del Congo durante la calura.
La gente che non ha niente a che fare con l'arte, non dovrebbe avere niente a che fare con l'arte. Mi sono spiegato?
Le dita dei servi dovrebbero lasciare le impronte dei padroni.
Un consiglio agli scrittori: giunge il momento in cui bisogna smettere di scrivere. Anche prima di incominciare.
C'è stato chi per la smania di brillare è finito appeso ad un lampione.
Tutti gli dèi erano immortali.
Ho sognato questa pubblicità dei mezzi anticoncezionali: "I non nati vi benediranno".
Più d'uno zero è convinto d'essere l'ellisse lungo la quale ruota il mondo.
Ho visto gabbie che volavano, c'erano dentro aquile.
Il potere passa più spesso di mano in mano che di testa in testa.
Gli uomini hanno i riflessi lenti; in genere capiscono solo nelle generazioni successive.
Anche i cannibali salvano gli uomini dalle fauci dello squalo.
Aveva la coscienza pulita. Mai usata.
Molti nei loro curricula tacciono la propria inesistenza.
Non sono d'accordo con la matematica. Ritengo che una somma di zeri dia una cifra minacciosa. 
Disse lo sterco: "Vigliacco! Ha paura di toccarmi."
Frequentare i nani deforma la spina dorsale.
Di quello si potrebbe dire: "Persona non gratis."
Più d'un timoniere si circonda di zeri - assomigliano ai salvagente.
Chi porta il paraocchi, si ricordi che del completo fanno parte il morso e la sferza.
Temo sempre per i santi che li facciano a pezzi per ricavarne reliquie.
Neppure i dizionari vanno presi alla lettera.
Ogni parola è un pensiero; non si può dire lo stesso di ogni frase.
Tantissima gente fa sogni usati.
L'aureola talvolta non lascia arrivare nulla alla testa.
La banalità raccoglie migliaia di applausi. Da tutti i coautori.
I pensieri saltano da un uomo all'altro come pulci. Ma non li mordono tutti.
Speriamo che la letteratura di infimo livello diventi prima o poi elitaria. Per una ristretta cerchia degli ultimi semideficienti.
I grandi Don Chisciotte attaccano coscientemente i mulini a vento, percé non macinino gli orizzonti.
Esistono grandi parole così vuote che ci si possono imprigionare i popoli.

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