Magazine Diario personale

Stardust

Da Elgraeco @HellGraeco

Stardust

Detesto i bilanci di fine anno, fine stagione, quelli di mezza età, quando e se ci arriverò. Preferisco quelli fatti a muzzo, un mercoledì come un altro, senza pretese. Un mercoledì come questo.
L’articolo avrei voluto pubblicarlo stasera, ma non credo di poterlo fare, per cui vi dovete accontentare di mezzogiorno, mezzogiorno e tre quarti.
Immaginate, però, un bar fumoso, gente vestita elegante, una dama in rosso e boa di piume di struzzo seduta al bancone, che aspetta. Chiacchiere e musica jazz in sottofondo…
Ci siete? Ok…
In queste settimane, peggio che mai, ho dato sfogo al mio caratteraccio su queste pagine. Se siete lettori scafati, questo non vi avrà disturbato più di tanto. Se siete nuovi, be’, ormai l’avrete imparato. Sono fatto così, brusco, irruente e pieno di contraddizioni. D’altronde, se siete ancora qui dopo tutto ciò, vuol dire che quello che scrivo, e anche il modo in cui lo faccio, vi piace.
Non prendiamoci in giro, quindi. Quello lo lasciamo fare alla gente al di fuori, che crede d’ingannarci.
Il blog… questo luogo inesistente, messo in ghingheri grazie al contributo di molti. Ho continuato a scrivere, ad aggiornarlo con molta fatica. Non riesco a smettere, un posto così non può chiudere. Può cambiare, forse, ma non chiudere… non più.

Stardust

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Sto continuando a condividere i link sui social network. Ho perso la battaglia e mi sono arreso alla superpotenza. Non sono ancora convinto che sia un bene, questo assecondare la pigrizia altrui, ma tant’è, mi sono accorto che m’importa non sparire. M’importa il giusto. Infatti il blog in questi giorni ha avuto crolli spaventosi nell’utenza, anche perché non l’ho tenuto sempre aggiornato. Con mia grande sorpresa, la cosa mi ha fatto persino piacere. Mi ha rilassato. Fa bene abituarsi all’idea di non essere eterni, di cessare d’essere importante, per l’80% dei lettori, in sole 24 ore. Le cose, nella rete 2.0, vanno veloci.
Ormai ne sono conscio.
Quello che importa, e importa davvero, è che almeno per una manciata di persone (non utenti, badate, ma persone) io sia importante.
Per cui, mi cospargo il capo di cenere per aver dimostrato debolezza.
E tuttavia, su una cosa non tornerò indietro.
Non so cosa ne pensiate voi altri, ma gli ultimi articoli che ho scritto, che spaziano su argomenti del fantastico in qualche modo collegati anche al cinema, mi piacciono molto. Mi rilassa scriverli. Ragion per cui, credo che continuerò così, magari alternandoli di tanto in tanto con recensioni classiche di film, telefilm o fumetti di pregio, o semplicemente dei quali mi va di parlare.
Cercavo articoli dal taglio più personale e li ho trovati. Col tempo, tenterò anche di migliorarne i contenuti, di impegnarmi di più nella ricerca, cercando di mantenerli snelli, per un’agile lettura.

Stardust

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Secondo aspetto, i miei scritti. Non sono un critico cinematografico, ma uno scribacchino che ama il cinema. Per cui, oltre gli articoli di cui sopra, compariranno di tanto in tanto racconti, forma narrativa per la quale non ho mai avuto un debole, ma che ultimamente riesco a gestire, uno in particolare, di prossima uscita, costituirà un’evasione da temi e stile che mi sono soliti, spero una gradita sorpresa, in rosa shocking. E, infine, qualche eBook più corposo. A quei lettori interessati solo al cinema e alle recensioni dico: provate a leggerli, i miei scritti, di certo non ne morirete.
E, se per caso cercate un blog di cinema più tecnico, che presenti schede e news che ritenete essenziali, guardate altrove, ce ne sono un’infinità. Questo non è mai stato quel tipo di blog.
Quindi Book and Negative è cambiato, pur restando lo stesso. Vediamo di affrontare seriamente il cinema come narrazione, così come ho sempre affermato di voler fare.
Piccolo avviso, poi, a tutti i naviganti. Domani parto per un viaggetto di qualche giorno, il blog, quindi, entra in pausa. Tornerò online martedì prossimo.
Auguro a tutti un buon weekend. Ai miei colleghi blogger raccomando di tener duro e non arrendersi.

Ci vediamo.


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