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Starlight: la nascita dell’Astrofisica in Italia

Creato il 18 marzo 2016 da Media Inaf

21.03.2016

La classificazione spettrale da

La classificazione spettrale da “Le stelle” di Angelo Secchi e il prisma obiettivo usato da Merz, tra le tante opere in mostra in occasione di Starlight. La foto è anche la copertina del catalogo.
Fotografia di Marinella Calisi

Si aprirà il 21 marzo e durerà fino al 21 giugno 2016 la mostra “Starlight – la nascita dell’Astrofisica in Italia”, organizzata dall’Istituto Nazionale di Astrofisica con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali. La mostra è stata pensata per essere diffusa “a rete” sul territorio italiano: ognuna delle cinque sezioni che la compongono sarà infatti ospitata in alcune delle prestigiose sedi che compongono la “costellazione” INAF, in particolare quelle di Arcetri (Firenze), Roma, Capodimonte (Napoli), Palermo, Padova.

«STARLIGHT vuole far conoscere il contributo dato dagli astronomi italiani alla nascita dell’astrofisica, con le prime analisi spettroscopiche della luce stellare» dice Ileana Chinnici, dell’INAF-Osservatorio Astronomico di Palermo, coordinatrice dell’iniziativa. «Pochi sanno infatti che l’Astrofisica è nata in Italia e che diversi astronomi italiani hanno dato un apporto determinante al suo sviluppo nella seconda metà dell’Ottocento, dei veri e propri pionieri in questo campo, come Giovan Battista Donati a Firenze, Angelo Secchi e Lorenzo Respighi a Roma, Pietro Tacchini a Palermo, Giuseppe Lorenzoni a Padova». A questi scienziati si devono risultati importanti, quali le prime analisi spettroscopiche della luce delle stelle (diverse dal Sole), una prima classificazione spettrale delle stelle, la realizzazione di strumenti e metodologie per la spettroscopia astronomica, lo sviluppo della fisica solare, la costituzione della prima società scientifica dedicata all’astrofisica.

Il contributo dell’Italia allo sviluppo dell’astrofisica è “narrato” attraverso il patrimonio storico-scientifico dell’INAF, a cui oggi afferiscono gli Osservatori astronomici italiani: strumenti, libri e documenti di archivio, molti dei quali per la prima volta esposti e resi fruibili al pubblico. STARLIGHT nasce dalla sinergia tra musei, biblioteche ed archivi dell’INAF ed è stata pensata come un’esposizione diffusa: ognuna delle sedi individuate è stata scelta in quanto rappresentativa del tema della mostra, le varie sezioni sono quindi ospitate proprio nelle sedi dove questi astronomi vissero ed operarono.

Ecco come si snodano le varie sezioni della mostra attraverso il Paese, nelle sedi INAF coinvolte: “Le origini dell’Astrofisica”, sarà ospitata presso L’Osservatorio Astronomico di Arcetri, “Roma, capitale dell’astrofisica” sarà visitabile presso l’Osservatorio Astronomico di Roma a Monte Porzio Catone, la sezione dedicata “L’eclisse totale di Sole del 1870” sarà ospitata presso l’Osservatorio Astronomico di Capodimonte, “Lo sviluppo della fisica solare” sarà visitabile presso la Chiesa di S. Maria delle Grazie, al Palazzo Reale di Palermo e “Una società scientifica italiana per l’astrofisica” presso l’Osservatorio Astronomico di Padova.

Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha voluto destinare, quale suo premio di rappresentanza, la Medaglia del Presidente della Repubblica a STARLIGHT, che sarà visitabile anche in modo virtuale, grazie ad un Virtual Tour disponibile sul sito web dedicato e che sarà inaugurato in contemporanea con l’inaugurazione “reale”.

Le varie sedi vedranno anche lo svolgersi di eventi correlati alla mostra, tra tutti uno spettacolo teatrale “Starlight, sette millimetri di universo” scritto  proprio in occasione della mostra stessa e dedicato alla nascita dell’Astrofisica, che farà una sorta di mini tour nelle strutture coinvolte.

Tutte le informazioni riferite agli eventi e alle prenotazioni legate a Starlight sono disponibili sul sito web: http://starlight.inaf.it/.

Fonte: Media INAF | Scritto da Francesca Aloisio


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