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Stasera alle 21,15 su Rai Movie La 25ª ora di Spike Lee

Creato il 30 giugno 2015 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma
  • Anno: 2002
  • Durata: 134'
  • Genere: Drammatico
  • Nazionalita: USA
  • Regia: Spike Lee

La 25ª ora è un film del 2002, diretto da Spike Lee, tratto dal romanzo omonimo scritto da David Benioff. È uno dei primi film ambientati a New York dopo la tragedia dell’11 settembre 2001, ed il primo a mostrare Ground Zero. Considerato uno dei migliori film di Spike Lee, è stato presentato in concorso al Festival di Berlino.

Accettata la regia, Spike Lee iniziò a selezionare il cast. Norton aveva già aderito, quindi Lee scelse Brian Cox per il ruolo del padre di Monty e Rosario Dawson per quello della fidanzata Naturelle. Per la parte dei due migliori amici di Monty, Lee scelse Barry Pepper, allora poco conosciuto, e Philip Seymour Hoffman, attore feticcio di Paul Thomas Anderson.

Per quanto riguarda il ruolo di Mary D’Annunzio, la studentessa che Jacob ama segretamente, fu scelta Brittany Murphy, che però fu subito licenziata perché non mostrava l’impegno necessario. Per sostituirla fu scelta quindi Anna Paquin.

Due settimane prima dell’inizio delle riprese, Lee e il cast al completo si riunirono per studiare il copione. Terminata la riunione, il regista fece vedere agli attori alcuni film, come Un uomo da marciapiede, per come mostra New York, e Fronte del porto, per il protagonista che affronta una crisi morale.

Il film ebbe un budget di 5 milioni di dollari.

La lavorazione del film non presentò molti problemi. Per il montaggio del film, Lee ritornò a lavorare con Barry Alexander Brown, montatore di film quali Fa’ la cosa giusta e Malcolm X. A Brown, Lee chiese di lasciare alle scene più respiro rispetto ai suoi film precedenti. Lee chiamò per tagliare un paio di sequenze anche Sam Pollard, montatore del precedente Bamboozled. Pollard montò la scena in cui Monty e Naturelle dialogano seduti sui gradini della loro casa e quella della loro lite.

La sequenza finale, quella del sogno, della “25ª ora”, durava nel copione quattro minuti. Spike Lee, che stava registrando la voce fuori campo di Brian Cox che accompagna la sequenza, chiamò Benioff per dirgli che aveva una ripresa del deserto che durava cinque minuti. «Gli dissi: “D’accordo, te la faccio avere tra una settimana” E lui: “No, forse non hai capito. Sono con Cox nello studio di registrazione in questo momento. Mi serve tra un’ora”. Fortunatamente sentivo di conoscere il personaggio abbastanza bene per descrivere quello che gli passava per la testa senza starci troppo a pensare. O forse non mi sono fatto prendere dal panico solo perché non ne avevo tempo».

La colonna sonora del film fu affidata a Terence Blanchard, uno dei collaboratori storici di Spike Lee. Blanchard inserì in orchestra delle cornamuse e accostò alla musica irlandese quella mediorientale, oltre a conferire alla melodia, in alcuni punti, delle tonalità Jazz. «Attraverso le musiche, credo che Spike stesse cercando di comunicare un messaggio agli Stati Uniti. Troppo spesso la musica mediorientale e la musica irlandese sono state associate solo a determinati segmenti della vita statunitense, mentre quello che Spike stava cercando di dire è: “Tutto questo è Stati Uniti”», disse Blanchard.



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