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Stasera alle 21,30 su Rai 1 La mafia uccide solo d’estate di Pierfrancesco Diliberto

Creato il 23 maggio 2015 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma
  • Anno: 2013
  • Durata: 90'
  • Distribuzione: 01 Distribution
  • Genere: Commedia
  • Nazionalita: Italia
  • Regia: Pif
  • Data di uscita: 28-November-2013

La mafia uccide solo d’estate è un film del 2013 diretto e interpretato da Pierfrancesco Diliberto, più noto come Pif, e scritto da lui con Michele Astori e Marco Martani.

È una commedia drammatica che attraverso i ricordi d’infanzia del protagonista ricostruisce, in toni spesso paradossali e ironici, una sanguinosa stagione dell’attività criminale di Cosa nostra a Palermo dagli anni ottanta fino ai primi anni novanta.

Il film narra l’educazione sentimentale e civile di un bambino, Arturo, che nasce a Palermo lo stesso giorno in cui Vito Ciancimino, mafioso di rango, è stato eletto sindaco. E’ una storia d’amore che racconta i tentativi di Arturo di conquistare il cuore della sua amata Flora, una compagna di banco di cui si è invaghito alle elementari che vede come una principessa. Attraverso questa tenera ma divertente storia d’amore, il pubblico verrà coinvolto emotivamente negli eventi più tragici della nostra storia recente. Arturo infatti è un ragazzo come tanti altri dell’Italia degli anni ’70 ma, a differenza dei suoi coetanei del nord, è costretto a fare i conti con le infiltrazioni e le azioni criminose della mafia nella sua città. La consapevolezza di Arturo cresce anno dopo anno, ma nessuno lo ascolta. Palermo ha altro a cui pensare.

La storia prende spunto dall’esperienza personale e civile di Pif e di molti altri palermitani che, come lui, hanno vissuto per anni in una città divisa tra la normalità degli eventi quotidiani e la violenza dei fatti di mafia. Il piccolo Arturo, protagonista del film, è un bambino particolarmente sensibile alle “malavitose stranezze” che vede accadere ogni giorno nella sua città, e rappresenta la vicenda di tutti quei giovani giornalisti e attivisti siciliani che hanno affrontato la verità senza nascondersi e diventando troppo spesso vittime di mafia.

I protagonisti del film vivono, col passare degli anni, una sorta di doppia vita fatta, da una parte, di feste di compleanno, innamoramenti e scelte professionali, dall’altra di attentati, minacce, morti ammazzati e una multiforme omertà. Sia da bambino che da adulto, la sfida di Arturo sarà quella di confrontarsi con questo sdoppiamento del mondo palermitano, trovando le risposte giuste nel proprio cuore e nel proprio senso civile.

Il film nasce dalla fortunata intuizione del produttore Mario Gianani che, dopo aver visto una puntata de Il Testimone, decide di contattare l’autore per sapere se ha idee per il cinema. Pif, che ha iniziato la sua carriera nell’audiovisivo come aiuto-regista di Franco Zeffirelli nel 1998 e poi di Marco Tullio Giordana ne I cento passi nel 2000, coglie al volo l’occasione, propone un’idea che stava sviluppando da circa 4 anni e che darà vita proprio al film con Cristiana Capotondi.

Lo stile del film utilizza, per molti aspetti, il linguaggio tipico della trasmissione televisiva Il Testimone di MTV di cui Pif è autore e conduttore. Gli argomenti, anche quelli più scabrosi e delicati, vengono trattati con un doppio registro fatto di ironia e fredda presentazione dei fatti, in una originale alternanza tra momenti comici e pugni allo stomaco.

Il film ha partecipato al Torino film festival, aggiudicandosi il premio del pubblico come miglior film ed è stato distribuito nelle sale italiane il 28 novembre 2013. Il film ha incassato in totale 4.662.000 euro.

Il presidente del Senato ed ex Procuratore Nazionale antimafia Pietro Grasso ha definito questo film la miglior opera cinematografica sul tema mafia che abbia mai visto.

Ecco il trailer:



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