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Stasera alle 23,10 su Rai Movie Nella casa di François Ozon

Creato il 14 gennaio 2016 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma
Nella casaplay video
  • Anno: 2012
  • Durata: 105'
  • Distribuzione: Bim
  • Genere: Drammatico
  • Nazionalita: Francia
  • Regia: François Ozon
  • Data di uscita: 18-April-2013

Nella casa (Dans la maison) è un film del 2012 scritto e diretto da François Ozon e interpretato da Fabrice Luchini, Ernst Umhauer, Kristin Scott Thomas, Emmanuelle Seigner, Denis Menochet, liberamente adattato dalla pièce teatrale El chico de la ultima fila di Juan Mayorga.

La recensione di Taxi Drivers (Maria Cristina Locuratolo)

Un ragazzo di sedici anni, Claude, si insinua nella casa di un suo compagno di classe, Rapha, con il pretesto di impartirgli ripetizioni di matematica, per trovare l’ispirazione per i suoi componimenti scolastici. Colpito dal talento e dall’inventiva dello studente, il suo professore di letteratura francese, Germain, ritrova. la passione per l’insegnamento, ma l’intrusione nella vita familiare di Rapha darà il via ad una serie di eventi incontrollabili.

Tratto dalla commedia teatrale spagnola El chico de la ultima fila di Juan Mayorga, Nella casa è una commedia brillante, intrisa di umorismo sottile e suspence. La scelta di François Ozon ricade nuovamente su un soggetto insolito, emotivamente ed intellettualmente stimolante per lo spettatore. Qui la narrazione verte sul rapporto tra processo creativo e metodi narrativi, immaginazione e realtà, autore e fruitore dell’opera. Ozon prende una situazione assolutamente ordinaria e vi inserisce un elemento intrusivo, estraneo alle dinamiche del nucleo familiare che analizza, Claude, trasformandolo gradualmente da spettatore dalla curiosità voyeristica ad attore.

Un’evoluzione che rimanda al rapporto che intercorre tra lo spettatore e l’opera cinematografica, che ponendo le proprie basi sulla sospensione dell’incredulità, rende il primo attore grazie all’immedesimazione con i personaggi e autore grazie all’interpretazione che egli darà all’opera.

Il processo creativo si sviluppa attraverso l’interazione tra studente e professore che diventano di fatto co-autori del racconto. Se all’inizio del film, il regista sceglie una separazione netta tra realtà e finzione letteraria, mettendo in scena il primo componimento di Claude attraverso la lettura del professore, man mano i due piani, immaginario e reale, si alternano in modo che fluiscano l’uno nell’altro. Questa intenzione di mescolare l’immaginazione con i fatti viene espressa già dalla scelta di presentare il secondo componimento dello studente con la voce fuori campo del narratore, Claude, e le immagini all’interno della casa. Così facendo Ozon stabilisce da subito un patto tacito con lo spettatore che comprende il principio di narrazione fino a ritrovarsi completamente all’interno del racconto stesso. La costruzione della narrazione coinvolge completamente lo spettatore, sollecitando anche la sua immaginazione.

Al centro delle fantasie letterarie di Claude una famiglia borghese normale, con una vita piuttosto noiosa, che assume progressivamente aspetti inquietanti in un crescendo di eventi che “rompono” l’ordinarietà delle loro vite. Nella casa aleggia un alone di suspense, sempre come se qualcosa di straordinario stesse per accadere, come se l’intrusione dello sguardo di Claude destabilizzasse gli equilibri familiari e alterasse quell’intimità sacra di cui ogni casa si fa custode. Dall’altro lato il professore e la moglie, leggendo i componimenti di Claude, si aggrappano a questa finzione, che diventa una sorta di surrogato della loro vita reale, ormai priva di emozioni e sorprese, fino a farsi risucchiare dalla narrazione, invertendo il rapporto realtà/finzione, rendendo quest’ultima prioritaria e necessaria. L’immaginazione è la dimensione in cui due solitudini, professore/alunno si incontrano, in un gioco di specchi. La famiglia borghese divenendo oggetto di un’opera letteraria si fa espressione dei loro desideri e delle loro mancanze, rende possibile l’idea che qualcosa di straordinario possa accadere. La casa, personaggio principale del racconto, da asettica dimora borghese si fa teatro di misteri, rivelazioni, passioni e dinamiche relazionali insolite, i quali danno vita a una rappresentazione più reale del reale stesso. La solida sceneggiatura, i dialoghi brillanti che ricordano alcune commedie di Woody Allen, e una regia perfettamente in grado di gestire l’alternanza tra immaginario e reale fino a fonderli, sono sostenuti da un cast di altissimo livello. Dal professore Fabrice Luchini all’attore rivelazione Ernst Umhauer, fino alle splendide protagoniste femminili Emmanuelle Seigner e Kristin Scott Thomas. Nella casa è un film imperdibile e oltre ad essere sicuramente il migliore di questa settimana, è in assoluto uno dei film che meglio esplora il potere dell’immaginazione e della parola e il rapporto tra l’autore e le sue storie, portando il discorso anche oltre la letteratura, a una riflessione più squisitamente cinematografica, come suggerisce lo stesso Ozon.

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