Magazine Religione

Statistiche recenti sulla Chiesa cattolica nel mondo

Creato il 08 ottobre 2013 da Uccronline

Cattolici indiani«La Chiesa non cresce per proselitismo. La Chiesa cresce per attrazione, l’attrazione della testimonianza che ognuno di noi dà al Popolo di Dio», ha detto Papa Francesco durante la recente visita pastorale ad Assisi. Evidentemente ancora esistono tanti testimoni credibili di Gesù, per questo la Chiesa continua a crescere.

Sorprendente notizia quella su “La Stampa” di qualche giorno fa: il presidente cinese Xi Jinping ha chiamato in causa il potere della religione allo scopo di portare maggiore moralità in un Paese che sembra aver perso alcuni parametri fondamentali e sarebbe ormai disposto a lasciare maggior spazio al cattolicesimo e al buddhismo.

D’altra parte la comunità cattolica in Cina è sempre più numerosa superando i 16 milioni di fedeli, la fine delle discriminazione da parte del governo cinese, ufficialmente ateo, comporterebbe certamente un aumento notevole dei numeri.

La crescita della Chiesa cattolica ha subito un significativo aumento dopo l’elezione del nuovo Pontefice, come avevamo già avuto modo di osservare. L’effetto Francesco verso le persone lontane o allontanatesi dalla Chiesa non accenna a diminuire: il quotidiano filo-socialista “El País” ha analizzato alcuni studi sociologici recenti spiegando che in Spagna Francesco appare in cima alla classifica dei leader mondiali. In Francia, l’82% della popolazione considera l’elezione di Papa Francesco “giusta” e il 79% dei cattolici attende grandi riforme da lui e in Italia ispira fiducia all’83% di la popolazione (e il 95% di coloro che si definiscono cattolici). Anche in Russia ha l’appoggio del 71% della popolazione. A proposito di Italia, secondo una ricerca promossa dall’Uelci (Unione Editori e Librai italiani) mentre il mercato del libro è in forte crisi (-14% nel 2012 rispetto al 2011), solo l’editoria cattolica limita le perdite con un: -4%.

Secondo un’indagine del “Pew Research Center”, negli Stati Uniti Papa Francesco è visto favorevolmente da otto cattolici su dieci (79%) e dal 58% della popolazione generale. Solo il 4% dei cattolici e il 12% della popolazione americana ha un’opinione negativa su di lui. Negli USA stanno crescendo anche le vocazioni sacerdotali, come riporta il “Washington Post”: nel 2013 i diplomati nei seminari sono stati 3.694, con un incremento del sedici per cento rispetto al 1995 e del dieci per cento rispetto al 2005 e l’età degli studenti va dai 22 ai 45 anni, generalmente abbassata rispetto al passato.

Anche in Inghilterra e Galles proseguono i cambiamenti, questa volta grazie a Benedetto XVI e alla sua visita apostolica nel 2010: secondo i risultati emersi da un’inchiesta condotta in 22 cattedrali e presentati dal vescovo responsabile per l’evangelizzazione, Kieran Conry, c’è stato un aumento del 65% nelle confessioni ed un aumento delle persone che frequentano la Messa, non solo quella domenicale.

Segnalando il curioso fenomeno delle conversioni di massa in Georgia dall’islam al cristianesimo ortodosso (dal 75% di musulmano nel 1991 al 75% di ortodossi nel 2013), informiamo anche che l’interesse verso la fede cristiana è sensibilmente aumentata anche sul web. Secondo recenti statistiche, infatti, 55 milioni di persone ogni mese cercando la parola “Dio” attraverso il motore di ricerca “Google”, 37 milioni di persone cercano la parola “Chiesa”, 25 milioni la parola “Gesù” e 17 milioni di la parola “amore”.

Come sanno bene i sociologi, il fenomeno sarà sempre più decisivo grazie ad un dato particolare riscontrato nell’ennesimo studio di questo genere, realizzato in questo caso dal Center for Disease Control’s National Survey of Family Growth: le donne che frequentano la chiesa partoriscono più bambini e hanno 1.42 figli in media rispetto ai 1,11 figli delle donne in età simile che raramente o mai frequentano i servizi religiosi. L’indagine ha anche rilevato che le donne più religiose hanno anche detto che intendono avere più figli (2,62 per donna) rispetto alle donne non religiose (2,10 per donna).

La redazione


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :