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Stella al buio, ma perché?

Creato il 25 novembre 2015 da Media Inaf

Quale può essere stata la causa che ha provocato l’oscuramento della stella KIC 8462852? Un gruppo di esperti guidati da Massimo Marengo, ricercatore italiano della Iowa State University, ha cercato di studiare meglio la misteriosa stella trovata dai volontari del sito di citizen science Planet Hunters. La stella è stata osservata dai telescopi della NASA Sptizer Kepler nel 2011 e nel 2013, ma qualcosa di strano è stato notato entrambe le volte: la stella emette bizzarri segnali luminosi, diversi rispetto a una stella normale. Perché? Forse la luminosità della stella viene bloccata temporaneamente dal passaggio di un pianeta? Forse attorno alla stella orbita una cintura di detriti e polvere? O forse i resti di una cometa distrutta dopo un violento impatto?

In un recente studio pubblicato su The Astrophysical Journal Letters, gli esperti credono che sia proprio una cometa andata in frantumi a causare l’abbassamento di luminosità di questa stella, con picchi anche del 22%. Niente di simile era mai stato registrato nel database di Kepler (che contiene i dati di oltre 150 mila stelle). La conferma è arrivata quest’anno grazie a nuove analisi effettuate con l’Infrared Array Camera di Spitzer. «L’oscuramento della curva di luce di KCI 8462852 è stato causato dalla distruzione di una famiglia di comete», hanno spiegato i ricercatori che hanno lavorato allo studio, ipotizzando diversi scenari anche in un altro studio. Quello della cometa in pezzi sembra quello più credibile (tra le altre proposte anche quella di megastrutture aliene costruite per raccogliere l’energia dalla stella). I frammenti della cometa viaggiano velocemente su un’orbita ellittica formando una grande nuvola di detriti che offuscherebbero la stella.

Marengo ha detto che lo studio ha esaminato la stella a due diverse lunghezze d’onda infrarosse: la più corta era coerente con una tipica stella, mentre quella più lunga mostrava alcune emissioni infrarosse, ma non abbastanza per raggiungere una soglia di rilevamento. Gli astronomi sono arrivati alla conclusione per esclusione: dato che non sono state rilevate emissioni infrarosse in eccesso (questa nube di detriti cometari non lascia tracce al suo passaggio), sono state scartate tutte le altre ipotesi, come quella di una collisione nella cintura di asteroidi, o di un impatto gigante su un pianeta o di una nube di polvere rocce e detriti.

Per saperne di più:

Leggi QUI lo studio: “KIC 8462852: the infrared lux”, di Massimo Marengo et al.

Fonte: Media INAF | Scritto da Eleonora Ferroni


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