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Stepchild Festival: l'ARCOBALENO è d'obbligo.

Creato il 10 febbraio 2016 da Freeskipper
Stepchild Festival: l'ARCOBALENO è d'obbligo.Oggi se non sei gay o simpatizzante gay e se non ti schieri a favore delle coppie omosex che vogliono adottare i figli, costi quel che costi, sei out. E il Festival della canzone italiana non poteva restare fuori dalla disputa “Cirinnà sì - Cirinnà no”. Così i cantanti salgono sul palco raccogliendo non solo fiori e applausi ma soprattutto gli appelli delle tante associazioni per i diritti dei gay che hanno chiesto ai cantanti di schierarsi sul palco con un gesto a favore delle unioni civili.
Così il drappo "arcobaleno" è diventato un accessorio d’ordinanza più dello smoking di Carlo Conti. Insomma, una serata di musica, all'insegna dell'arcobaleno, che parecchi cantanti hanno portato sul palco dell'Ariston con i nastri colorati a sostegno dei diritti dei gay e delle unioni civili. Poi la presenza di Elton John che all’ultimo momento ha deciso di lasciare a casa il “marito”: uno spottone pro unioni gay, costato 300.000 euro, che pagheremo sulla prossima bolletta della luce. Il cantante britannico ha suonato, ha cantato e ha raccontato anche un lato della sua vita privata chiamando in scena il tema caldo delle adozioni per le coppie omosessuali: "Non pensavo che il mio viaggio sarebbe durato così tanto, non avrei mai pensato di diventare papà…". Figurati noi!? Ma noi siamo ancora quelli che pensano che avere un figlio non sia un diritto ma un dono della natura, un frutto dell’amore tra un maschio e una femmina. Ma noi siamo noi. Siamo quelli che non salgono sul palco di Sanremo. Noi siamo convintamente out!

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