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Stessa spiaggia stesso mare..

Creato il 11 agosto 2013 da Tiziana50mq
Eccomi pronta come ogni anno ad affrontare le vacanze estive.
Che poi nella mia lunga vita ne ho fatte di vacanze.. belle e brutte, brevi e lunghe, calde e caldissime, in famiglia e tra amici.. e a intervalli regolari mi piace andare qualche giorno al mare da sola con mia madre.
Ed eccomi qui sull'isola a fare qualche giorno di mare da sola con mia madre.
Che poi quest'anno c'era pure un progettino turco assieme al consorte, ma è saltato, grazie al simpatico regalo che mi hanno fatto dove lavoro: 1 sola settimana di ferie che non coincide con nessuna delle 2 settimane di ferie del mio compagno di avventure.
Ma vabbhè.. che vogliamo fare.. nella vita bisogna fare delle scelte e piuttosto che farsi licenziare per percosse, ci si da un pizzico sulla pancia e si organizza qualche altra cosa, per evitare di passare l'unica settimana di ferie dell'anno stesa sul divano a sudare e guardare la tv.
Organizza di qua, organizza di là e in tempi record riesco ad affittare un piccolissimo monolocale su una piccolissima isola a due passi da casa.
Procida è grande poco più di 4 km, è tutta un po' rotta e vecchia, ci sono poche macchine e puzza.
Procida mi piace un sacco, non lo so perchè, la gente è lenta e rilassata, si vestono come capita e si mangia bene.
A Procida sai sempre che ore sono, perchè i rintocchi degli orologi ti perseguitano ogni quarto d'ora di giorno e di notte, così può capitare che a mezzogiorno e quarantacinque sei un pochino nervoso.. ma poi all'una ti rilassi di nuovo.
La mattina che siamo arrivate ci siamo sedute al tavolino di un bar e ho chiamato la proprietaria del monolocale per farmi dire la strada.
Non ha risposto.
Ho bevuto un thè freddo e poi ho richiamato per cercare di ottenere l'indirizzo del monolocale.
Non ha risposto.
Mi sono incazzata tantissimo e ho richiamato.
E manco ha risposto.. così ci siamo precipitate all'indirizzo che la tipa mi aveva fornito per mandare i soldi, perchè io non sono una persona che aspetta che mi rispondi al telefono, sono una che ti viene a pigliare fino e dentro casa.
E così ho scoperto che il monolocale era effettivamente dentro casa della signora..
praticamente un complesso di casette tutte attorno ad un bel giardino curato, pieno di fiori e alberi da frutto, un bel posto.
Mettiamo i bagagli in casa, ci incostumiamo e corriamo al mare.
Un caldo infernale, l'acqua quasi bolliva, parevo una vongola a sautè.
Poi ho deciso che dovevo bagnarmi i capelli e ho cominciato ad agitarmi tipo gatto impazzito e ho bevuto mezzo mare. Una tragedia.
Così mi sono fermata e ho preso il sole ricoperta di protezione 50.
Finiamo il primo giorno di vacanza con una bella pizza e una bella dormita.
Comincia il secondo giorno e mi sento un pochino strana, ma vado al mare lo stesso perchè l'operazione "tintarella breve ma intensa" è appena cominciata e passo tutta la mattinata con un leggero fastidio allo stomaco. Poi il leggero fastidio si trasforma e passo tutto il pomeriggio con dei fortissimi crampi alla pancia, per poi terminare in bellezza verso mezzanotte.
Ecco, io a mezzanotte del mio secondo giorno di vacanza dell'unica settimana di ferie dell'anno stavo chiusa in bagno a vomitare tutto il mare e parte della mia anima, e pensavo: ma come sono fortunata.
Intanto l'amato consorte mi aveva comunicato di aver ricevuto una telefonata che diceva più o meno così: "Salve, abbiamo trovato la tua pratica, quella per pigliarti la patente per la moto, forse fai l'esame tra due giorni".
Tra lo stupore e i torcimenti di stomaco imploro l'amato consorte di seguire almeno una volta nella vita un mio consiglio e di non rivelare a nessuno della notizia e di giurare gesù che mai avrebbe fatto parola della cosa finchè non avesse stretto tra le mani il tanto agognato permesso di scorrazzamento.
Lui giura gesù e si sta zitto.
Io intanto piano piano guarisco e faccio shopping con mamma, comprando un carinissimo vestitino bianco e rosso.. il quarto presente nel mio armadio.. bianco e rosso is the new black.
Quarto giorno, tanto mare, tanto sole, tanta ansia.
Io a fare la vongola e lui a fare questo benedetto esame, in un posto assurdo, in un orario assurdo e con un caldo assurdo.
Tra un bagno e l'altro (chi nel mare chi nel sudore) l'esame va bene e finalmente il giovane motociclista può dare libero sfogo urlando la notizia sui social network per giorni con gli amici e i parenti tutti.
Io intanto sono finalmente color "essere umano a sangue caldo" e mi riposo sul balconcino del monolocale procidano ascoltando i discorsi dei vicini.
"Domani facciamo una bella insalata.. patate.. pomodori.. così mangiamo presto che quello giovanni deve partire"
"A che ora parte?"
"Te l'ho detto adesso"
"E non ho sentito.. Tu hai detto che mangiamo presto.."
"Io ti ho detto: Domani mangiamo presto che giovanni alle 5 parte!"
"Ma.. io non ti ho capito.. ma.."
"Fai sempre così! IO HO DETTO..."
"Nonna ma la vuoi finire? ma perchè stai urlando?"
"Ma quello tuo nonno non sente!"
"Ma... io.. ma tu.. l'insalata.."
Stessa spiaggia stesso mare..

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