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Steve Jobs e tre retroscena

Creato il 27 aprile 2012 da Andy04 @stilegamesnews

Steve Jobs e tre retroscena

In Insanely Simple, l’ultimo libro di Ken Segall, vengono a galla alcuni retroscena che riguardano la vita di Steve Jobs e della società di Cupertino, la Apple. Continuando a leggere scoprirete alcuni segreti che si nascondono dietro NeXT, la società che ha fondato Mr Jobs dopo che è stato allontanato da Apple e alcuni particolari che ci sono dietro allo slogan scelto per l’azienda californiana “Think different” e altri vari aneddoti.

All’interno del libro si possono leggere alcuni aspetti della vita dell’ormai ex amministratore delegato di Apple, per esempio il fatto che lui si vestì da Willy Wonka, il protagonista del film ” La fabbrica del cioccolato“. All’interno di questo libro ci sono tre aneddoti molto interessanti, partiamo dal primo :

Think Different

Quando lo studio della campagna promozionale della Apple era in corso, Steve Jobs stava conoscendo nuove persone e studiava nuove funzionalità per i suoi prodotti, un giorno incontro Nelson Mandela, e per lui fu una rivelazione. Nel libro si può leggere :

 

“Steve affermò che fu un grande onore vedere Mandela apparire in una campagna di promozione, non era assolutamente un complotto per far parlare di Apple, e così Steve ha voluto rendere omaggio ad una persona che lui ammirava tantissimo, ma il problema era che al tempo Mandela era presidente del Sud Africa.”

Steve chiese alla sua agenzia pubblicitaria di chiamare Nelson Mandela per proporre una pubblicità con il suo volto, lui rifiutò e così Mr Jobs decise di non arrendersi e di continuare ad insistere, chiamò Bill Clinton per far convincere Mandela, ma ancora un rifiuto da parte del presidente sudafricano, ma disse anche che forse dopo la scadenza della carica politica.

NeXT

Un altro aneddoto è quello che riguarda NeXT e la sua fondazione, la società doveva inizialmente chiamarsi con un altro nome, ‘Two’, perché era la seconda azienda creata da Jobs, ma Tom Suiter gli disse che non era un nome adatto alla compagnia. Tom, si legge nel libro, partecipò ad una conferenza di Bill Gates e quando quest’ultimo usò la parola ‘Next’, gli venne l’idea. Quella parola diventò poi il nome della società di Steve Jobs.

Dunque emerge che un discorso di Bill Gates sia stato illuminante per Steve Jobs e per la sua ‘seconda’ azienda.

MAC OS 9 e la pubblicità per evitare pagamenti

Il terzo aneddoto riguarda l’introduzione della pubblicità all’interno del MAC OS 9, Jobs e colleghi cercavano un metodo per far  effettuare gratuitamente gli aggiornamenti dei sistemi operativi sui computer della Apple invece di far pagare 99 dollari agli utenti. Lo studio portò a proporre una pubblicità di circa 60 secondi all’avvio del computer, ma tuttavia questo metodo non fu mai adottato ( fortunatamente).

Questo annuncio doveva essere modificato tramite un semplice aggiornamento dei server della Apple, dunque non si toccavano i computer degli utenti, Jobs ricevette parecchi pareri negativi e così tutto rimase invariato, non c’è mai stata la pubblicità all’avvio di un Mac e mai ci sarà.

Questi sono i tre aneddoti che sono presenti nel libro Insanely Simple di Ken Segall, possiamo dire che sono molto interessanti e che svelano alcuni retroscena molto particolari.


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