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Steve Jobs: un imprenditore illuminato, ma non di più

Creato il 09 ottobre 2011 da Gaetano61
Si è scritto e si è ascoltato molto in questi giorni su ciò che ha rappresentato Steve Jobs per i tempi che viviamo, per le modifiche profonde nel vivere e nelle abitudini quotidiane che il genio di questa persona ha prodotto in tante persone, anche in chi non ha mai acquistato un prodotto marchiato dalla celebre mela morsicata. Pochi (tra questi Vittorio Zucconi su la Repubblica del 7 ottobre), però, hanno ricordato che Steve Jobs nella sua vita ha operato principalmente, come è legittimo ed è in comune con coloro che di mestiere dirigono un'impresa, per realizzare un prodotto commerciale che potesse incontrare il favore di fette di consumatori sempre più ampie e così vedere aumentato il proprio margine di profitto. E' vero che Jobs ha accompagnato la sua attività imprenditoriale con un'operazione culturale il cui messaggio fondamentale può riassumersi nella estensione della possibilità di comunicare (bisogno basilare dell'uomo e sempre deficitario); è però anche vero che queste "possibilità" avevano ed hanno un prezzo (tra l'altro non proprio alla portata di tutti). Tutto ciò, ripeto, è perfettamente legittimo. Quello che stona è il far passare colui che ha sicuramente segnato e continuerà a segnare i nostri tempi, come un disinteressato intellettuale il cui obiettivo di vita è stato quello di fare del bene all'umanità. 

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