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Stoker (2013)

Creato il 07 luglio 2013 da Babol81
Qualche settimana fa è uscito (ovunque tranne a Savona) Stoker, il primo film americano del regista coreano Chan-wook Park e, tra l'altro, l'unica sua pellicola che sono riuscita a vedere. Accolto da pareri discordanti ma soprattutto negativi, mi ha incuriosita moltissimo, ça va sans dire...
Stoker (2013)
Trama: l'adolescente India si ritrova orfana di padre e costretta a vivere con una madre che, palesemente, non la sopporta. Durante il funerale arriva lo zio Charles, fratello del padre, da anni in giro per il mondo... e strani eventi cominciano a rendere la vita della famiglia Stoker assai inquietante.
Stoker (2013)
Adesso passerò per essere spocchiosa, ma sono contenta a volte di essere come San Tommaso e di voler guardare i film che mi intrigano a prescindere dai giudizi di colleghi ben più esimi di quanto potrò mai essere io. Stoker è un thriller bellissimo, con l'unico difetto di avere un paio di colpi di scena facilmente prevedibili e non troppo entusiasmanti... ma alla fine quello che più conta non è tanto l'effetto sorpresa, perché la pellicola deve venire letta come un film sull'adolescenza e sul difficile passaggio dall'infanzia all'età adulta. Tutto ruota, fin dall'inizio, sulla figura di India, una strana ragazza che vediamo ferma su bordo strada ad osservare un campo apparentemente sterminato, indossando la gonna della madre e la cintura del padre; India è un'adolescente schiva, dotata del potere di "sentire" quello che altri non possono (e non c'è nulla di sovrannaturale in questo) e di un'anima oscura che, a poco a poco, si rivela allo spettatore e anche a lei stessa, sia attraverso le parole del padre defunto ("A volte le persone devono fare qualcosa di brutto per evitare di fare qualcosa di peggio") sia attraverso il rapporto che arriva a legarla allo strano zio, un rapporto costantemente sul filo dell'incesto che riesce a risvegliare la ragazza anche sessualmente. L'elegantissima tensione di Stoker verte tutta sui legami di sangue, sui conflitti tra genitori e figli, sui piccoli, orribili segreti che possono nascondere le famiglie e sulla naturale reticenza di chi vorrebbe proteggere i propri cari dalla verità, anche a costo di peggiorare la situazione.
Stoker (2013)
Il modo in cui Chan-wook Park riesce a mettere in scena tutte queste dinamiche rasenta il capolavoro. Fin dall'inizio, ci rendiamo conto che è proprio la sua regia, oltre all'indubbia bravura degli interpreti, a strappare Stoker dall'anonimato, basti solo pensare a come allucinazioni, realtà, passato e presente si mescolino in un modo così fluido da riuscire tranquillamente a trarre in inganno lo spettatore, ma non solo: alcune sequenze sono dei gioielli, fatte di immagini di incredibile bellezza che, da sole, dicono più di quanto farebbero dei dialoghi, come per esempio l'intelligentissima scena che mostra un ragno arrampicarsi lungo la gamba di India per poi scomparire sotto la sua gonna lunga e antidiluviana. A tal proposito, da donna mi sono innamorata dei costumi, vintage e dimessi ma contemporaneamente elegantissimi, perfetti per rappresentare la personalità schiva ed inquieta di India e quella raffinata ma indolente della madre Evelyn, interpretata da una Nicole Kidman perfettamente a suo agio nei panni di algida stronza.
Stoker (2013)
Il modo in cui Evelyn civetta con Charles, il costante bisogno di ottenere l'amore della figlia senza desiderarlo davvero ma solo per poter "competere" col defunto marito, l'orgoglio per la propria educazione unito alla pigrizia conseguente al proprio status sociale, la sfuriata finale in cui, finalmente, l'odio per la figlia, per la propria condizione di vedova e madre e la conseguente invidia vengono sviscerati in modo crudele, concorrono a rendere il personaggio della Kidman quello forse meglio costruito, quasi più della protagonista. Da par suo, la Wasikowska dimostra di aver mandato (giustamente) a quel paese Burton, Deppe la loro deliranza e si conferma un'attrice matura, in grado di sostenere un ruolo scomodo ed ambiguo come quello di India, mentre Matthew Goode è sufficientemente affascinante per rendere credibile il suo Charles, sebbene nel ruolo avrei visto meglio un Fassbender (vedi note finali). De gustibus, lo so. Così come so che Stoker è un film che mi ha soddisfatta parecchio, grazie anche alla bella colonna sonora e alla splendida fotografia, quindi mi sento di consigliarlo senza remora alcuna.
Stoker (2013)
Di Nicole Kidman (Evelyn Stoker), Matthew Goode (Charles Stoker) e Dermot Mulroney (Richard Stoker) ho già parlato ai rispettivi link.
Chan-wook Park è il regista della pellicola. Coreano, ha diretto film come Mr. Vendetta, Old Boy, Three… Extremes e Lady Vendetta. Anche sceneggiatore e produttore, ha 50 anni.
Stoker (2013)
Mia Wasikowska interpreta India Stoker. Australiana, la ricordo per film come Alice in wonderland, Jane Eyre e Albert Nobbs. Anche regista, ha 24 anni e sei film in uscita, tra cui il vampiresco Only Lovers Left Alive
Stoker (2013)
Tra le candidate al ruolo di India c’erano Kristen Stewart (see vabbééé, ahhahahaah!! XDXD), Rooney Mara, Emily Browning e Carey Mulligan. Alla fine quest’ultima aveva ottenuto la parte assieme a Jodie Foster, scritturata per interpretare Evelyn, ma entrambe hanno dovuto rinunciare per motivi pregressi. Allo stesso modo, Colin Firth l’aveva spuntata su Michael Fassbender e James Franco per il ruolo di Charlie ma anche lui ha dovuto rinunciare. Se Stoker vi fosse piaciuto direi che potreste buttarvi sull’Hitchcockiano L’ombra del dubbio. Non l’ho mai visto ma la trama è molto simile, quindi… ENJOY!!

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