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storia di una vendetta...

Creato il 07 novembre 2014 da Omar
storia di una vendetta...Diventerà una pellicola hollywoodiana questo notevolissimo Revenant, romanzo dal respiro epico che narra una delle avventure più famose del West, quella di Hugh Glass: figura leggendaria, Glass era un trapper - un esploratore e cacciatore di pellicce - di notoria abilità. Assalito da un grizzly, venne abbandonato dai suoi compagni privo di armi e cavallo; ma Glass non era morto e, anche se gravemente ferito, nell’estate del 1823 si rimette in viaggio attraverso i territori selvaggi di Dakota, Montana, Wyoming e Nebraska - tremila miglia di pura wilderness - con solo uno scopo: vendicarsi!
storia di una vendetta...Nella sua matematica linearità, si tratta di una storia carica di un odio tanto estremo quanto cruda è la bellezza dei luoghi in cui essa è ambientata. L’autore, Michael Punke, è stato un funzionario dell’amministrazione Clinton prima di reinventarsi scrittore, e lo ha fatto andando a ripescare una di quelle vicende che nel loro stratificarsi, generazione dopo generazione, assurgono ad architravi di quel Mito su cui l’America ha saputo costruito il proprio immaginario collettivo: un racconto di una nazione costellata di eroi solitari in lotta contro il nemico e le forze della natura.
Scritto nel 2003 e finalmente in traduzione italiana, Revenant mescola episodi documentati a momenti di pura invenzione, perché, come dice l'autore, «l’era del commercio di pellicce è inestricabilmente intrecciata alla leggenda». La forza epica di un personaggio come Glass - che avrà il volto di Leonardo di Caprio nel film su cui sta lavorando un peso massimo come Alejandro González Iñárritu - come nella tradizione di una cultura "panica" come quella che ha forgiato la Frontiera, ha a che fare con la religiosità della natura selvaggia: «E se Glass credeva in un dio, per lui abitava in quell’immensa distesa occidentale. Non una presenza fisica, ma un’idea, qualcosa che andava oltre la comprensione umana, qualcosa di più grande».storia di una vendetta...Il romanzo di Punke è senza pietà. Scritto con stile misurato e mai sovrabbondante (siamo lontani da McCarthy, ma stavolta è un bene!) offre importanti spunti di riflessione sulla dura realtà degli Stati Uniti agli albori della loro costituzione nonché un tentativo di raccontare un mondo per quello che era attraverso le annotazioni diaristiche dei primi pionieri. C’è tutto: la natura indomita, gli indiani, i fuochi dei bivacchi e la puzza di carogna che attira gli avvoltoi; ma è come è raccontato, tutto trasfigurato nella visione di Hugh Glass, il vero punto di forza di un libro che ci mette qualche pagina a ingranare, ma poi diventa un viaggio fantastico.
RevenantMichael Punke (Ed. Einaudi)

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