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Storia ed evoluzione del Reggiseno

Creato il 22 ottobre 2009 da Marcodesalvo

wonderbra_pubA cosa serve il reggiseno? Probabilmente la risposta più ovvia sarebbe: a sorreggere il seno, per compensare la forza di gravità e ridurre il disagio dovuto al movimento. In effetti le atlete e in genere le donne con un seno abbondante, ricorrono a questo accessorio di sostegno, fin dall’antichità.

In Grecia era usato l’apodesmo, un bendaggio di stoffa che conteneva i seni durante le prove sportive. Nel periodo dell’antica Roma si usava il mamillare, una fascia di cuoio che comprimeva i seni oppure lo strophium, più seducente e realizzato con fasce di stoffa. Per i seni più abbondanti veniva usato il cestus, un corpetto di cuoio chmamillaree conteneva le grazie delle matrone romane.

Accanto alla utilità pratica, la compressione dei seni, il nascondere la nudità, era uno strumento irresistibile di seduzione. Un veicolo di attrazione degli uomini, che non resistevano al gioco di forme celato sotto gli indumenti. ll poeta Marziale definiva questi primordiali accessori una “trappola cui nessun uomo puo’ sfuggire, esca che riaccende di continuo l’amorosa fiamma“.

In epoca medievale si diffuse il pelicon,  un corpetto spesso impreziosito da una pelliccia che stupiva e al tempo stesso indignava i benpensanti dell’epoca. Lo stesso Dante esprimeva il suo disppunto per le donne fiorentine “…che van mostrando con le poppe il petto”.

La storia del reggiseno passa per un lungo periodo in cui corpetti rigidi e busti con stecche, costringevano seni e fianchi in una gabbia insopportabile. A seconda del gusto e della morale, negli anni il corpo femminile veniva inguainato e modellato forzatamente, per rispondere a geometrie che mettessero in risalto parti specifiche del corpo.brapatent

Il declino del busto e il progressivo abbandono di questo insopportabile accessorio, ebbe origine sul finire del 1800, quando la  Francese Herminie Cadolle propose il suo “corsetto-seno”. Si trattava di un sistema che sospendeva i seni con due bretelle e consentiva finalmente di eliminare la compressione dei corpetti. Il primo prototipo di reggiseno moderno era stato inventato.

In realtà il numero di brevetti e di soluzioni porposte per sorreggere e modellare il seno è enorme, risulta veramente difficile dare un nome al primo inventore. Di sicuro la newyorkese Mary Phelps Jacob ha creato il nome “brassiere” (derivato dal termine francese che indica un sostegno per il braccio) per descrivere indumenti che sorreggono in modo confortevole il seno e ne esaltano l’estetica. Era il 1913.

Con le fibre sintetiche, economiche e dotate di elasticità e lucentezza particolari, il reggiseno – un tempo costoso e difficile da confezionare – si diffuse in tutte le fasce sociali, offrendo finalmente le caratteristiche di un indumento glamour.

La nascita del sistema push-up ha rappresentato un altro passo avanti nell’universo della seduzione femminile. Un nome tra tutti Wonderbra (il reggiseno delle meraviglie) entrato nell’immaginario collettivo con la sua pubblicità più famosa: quella di Eva Herzigova, la modella che faceva sbandare gli automobilisti mentre la guardavano sui cartelloni.

Oggi il reggiseno ha raggiunto un notevole grado di raffinatezza, anche nei dettagli costruttivi. Le cuciture sono sempre meno visibili, a tutto vantaggio del comfort e della vestibilità. Uno dei più recenti brevetti in materia è il sistema Ipex, di Victoria Secret’s, leggerissimo e senza cuciture.

evaherzigova2Ma cosa attrae l’attenzione di uomini e donne verso le rotondità del seno? Come mai una pubblicità in cui è presente una scollatura prorompente cattura l’attenzione in modo così naturale?

Secondo numerosi studi di “psicologia della comunicazione” il seno femminile è legato al vincolo materno, infatti tutti i neonati cercano istintivamente il seno (anche se sono in braccio a un uomo) e la suzione (l’atto del succhiare il latte) come un riflesso incondizionato e connaturato nella specie.

Questo richiamo rimane anche in età adulta e a ben vedere, non riguarda solo gli uomini, ma anche in varia misura le donne. Per motivi analoghi un seno di apparenza soda e generosa attrae maggiormente.

Il successo di numerose attrici e personaggi dello spettacolo è legato ai loro reggiseni. Dal futuribile reggiseno conico di Madonna, disegnato da Jean Paul Gaultier, all’inaspettato push-up di Julia Roberts nel film Erin Brockovich, le icone del successo internazionale hanno avuto come alleati i loro reggiseni.

liscaLa tecnologia entra anche nel mondo del reggiseno, con soluzioni davvero sorprendenti. Lo Smart Memory Bra è realizzato con una schiuma a effetto memoria, brevettata dalla NASA, che reagisce alla temperatura corporea. Quando è indossato si modella al seno come una seconda pelle e cambia dimensione in base alla conformazione del corpo di chi lo indossa.

La storia del reggiseno passa anche per la sua distruzione, sotto forma  di roghi, quando nel 1968 le femministe lo bruciavano in segno di protesta contro la società maschilista. Eppure, durante il Crollo di Wall Street, la vendita di brassiere ha rappresentato un antidoto contro la depressione, con vendite crescute a dismisura.

Un indumento che suscita opinioni contrastanti, che omologa le donne verso un modello di bellezza non autentico o che esalta la femminilità fino a rendere gli uomini asserviti al suo potere. Nonostante tutto, la sua innegabile carica di sensualità conquista sempre maggiori consensi e stimola la creatività di stilisti e artisiti di tutto il mondo.


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