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Storie di calcio e cooperazione: SupportersDirect

Creato il 18 gennaio 2012 da Thepeoplesgame

(traduzione da stories.coop, il sito che raccoglie storie da tutto il mondo per celebrare il 2012 come Anno Internazionale delle Cooperative)

La cooperazione è l’essenza stessa del calcio, ed è anche alle radici dei club calcistici in Inghilterra: un gruppo di persone che si univano per fare o raggiungere qualcosa senza alcun movente di profitto, ma come forma di bene sociale. Avanzando velocemente a dopo un secolo e più, la nozione di cooperazione nel calcio è rinata con la fondazione di Supporters Direct nel 2000.
L’idea venne da un pioniere, Brian Lomax, quando il suo club, il Northampton Town, perennmente in basse categorie, sprofondò ancora una volta sotto debiti e cattiva gestione. La sua reazione fu semplice, ma diversa da quella che era diventata una tradizione: volete il nostro denaro per salvare il club, allora noi otteniamo qualcosa in cambio; una partecipazione azionaria ed una rappresentanza reale nel direttivo del club; non soltanto il tradizonale grazie dal presidente. E così nacque il primo supporter trust. Un modo collettivo, cooperativo, non profit di garantire ciò per i tifosi e per la comunità della città che sosteneva quel club.
SD prese questa semplice idea di qualcosa per qualcosa, e la trasformò in un fenomeno che ha cambiato il modo in cui tifosi lavorano con i loro club – in tempi buoni e cattivi. Il rapporto non deve più essere uno in cui il club e i tifosi sono separati da una gelosa guardia di controllo, spesso dietro una artificiosa divisione costruita per tenere fuori i tifosi “rumorosi”, ma una di condivisione di resposabilità e processi decisionali per il bene di una istituzione sportiva, sociale, della comunità.
Persone come Brian Lomax non potevano immaginare dove SD sarebbe arrivato come promotore non solo del coinvolgimento dei supporters trust nella proprietà dei club, ma di tifosi che hanno davvero preso il conrollo totale della loro squadra e la gestiscono in modo cooperativo. Nel tempo l’organizzazione ha arato il suo proprio solco, abbiamo superato crisi nel calcio, crisi di finaziamenti, e continuato a costruire il nostro lavoro, vedendo qualche volta il tragico, spesso lo straziante, quasi sempre lo straordinario: imprese di determinazione che hanno visto club sull’orlo della morte, o morenti, rinascere con la proprietà in mano ai tifosi e risollevarsi ancora una volta. Abbiamo visto SD – essa stessa una azienda cooperativa di proprietà dei trust che ne sono membri – passare da essere un pronto soccorso per le società di calcio a essere un organismo rispettato su temi come finanza, proprietà e governance del calcio, ascoltato dal governo, e in modo crescente anche da chi gestisce il calcio nel Regno Unito.
Cè un modo di dire che a volte descrive una storia dicendo che ha più curve e tornanti delle montagne russe. Anche se ci sono stati dei picchi negativi, e momenti in cui l’organizzazione si è sentita minacciata, o non ha avuto successo in un caso individuale – qualcosa che tutti percepiamo quando capita – la nostra traiettoria è stata di gran lunga più verso l’alto che verso il basso. Ciò che tiene viva l’organizzazione è un bruciante desiderio di vedere che a tutti i tifosi sia data la stessa possibilità che portò Brian Lomax a proporre l’idea 19 anni fa, che ha portato tifosi di club di tutta la nazione a rispondere alla chiamata per la mutualità, e vedere miriadi di club realmente migliorati seguendo lo stesso percorso.



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