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Storie di fantasmi #4

Creato il 10 settembre 2012 da Sambruno
Storie di fantasmi #4Adoro le storie di fantasmi (se no, non starei qui a scrivere questi post ogni lunedì ^^). Adoro le storie di mare. E adoro le storie di fantasmi ambientate in mare!
Oggi è la volta di I pirati fantasma, di William H. Hodgson: un autore che non conoscevo, prima di leggere per puro caso, poco tempo fa, La casa sull'abisso - ritenuto un capolavoro, ma che non mi è piaciuto affatto. Poi, girando sul solito sito alla ricerca di eBook a prezzi abbordabili, ovvero il sito della Newton Compton, ho trovato questo romanzo di 127 pagine.
Nonostante il titolo dica praticamente già tutto, non ho resistito e l'ho preso. Ed è stata una gran bella lettura! Perciò oggi non darò voce alla maestrina dalla penna rossa che è in me (le ho nascosto il calamaio pieno di sangue di scrittore).
Notizie su Hodgson le trovate QUI. Carnacki, cacciatore di spettri e La terra dell'eterna notte sono già in pole position nella mia lista dei desideri, ma mi procurerò anche le altre storie ambientate in mare.
Quanto a I pirati fantasma, l'ho letto tutto d'un fiato - talmente presa dalla storia che, a un certo punto, ho smesso di combattere le zanzare e ho lasciato che facessero quel che volevano, purché non mi ronzassero vicino alle orecchie. E, infatti, una volta chiuso il file ero ridotta come la Pimpa.
La premessa è classica: il marinaio Jessop si imbarca su una nave che ha la fama di essere infestata e iellata. Nonostante la testimonianza di Williams - che gli rivela come capitano, ufficiali e membri del precedente equipaggio se la siano svignata appena approdati - Jessop etichetta le voci come dicerie. Ma l'avvertimento di Williams - "Ci sono troppe ombre, su questa nave" - si rivela fondato e le ombre fin troppo reali.
Dal primo avvistamento di una di queste ombre da parte di Jessop e, subito dopo, da parte di uno dei mozzi, il ritmo si sviluppa in crescendo. I ragionamenti di Jessop e le sue teorie, in cui in effetti si sente chiara e forte la voce dell'autore (Ops! Sì, mi ricordo: avevo detto "niente maestrina dalla penna rossa". Ora la lego), non lo rallentano e non tolgono nemmeno suspance e, anzi, rendono la storia ancora più surreale, inquietante e angosciante in modo sottile - perlomeno, io non ne sono stata angosciata nel vero senso della parola, ma certe situazioni mi hanno suscitato un senso di disagio mica male e la fantasia, nel mettermi nei panni dei marinai sulla Mortzestus, ha fatto il resto.
La suspance che regge la storia è stata una delle cose che mi ha colpita di più. Di solito ne sono immune, avendo il viziaccio di anticipare gli eventi appena capisco dove intendano andare a parare.
È successo anche con I pirati fantasma, ma in questo caso mi sono goduta ogni sparizione, ogni lotta tra gli alberi - in mezzo alla velatura (no, non ho familiarizzato con il linguaggio navale, e sì, so che la cosa si nota, ma per quello non c'è speranza), ogni apparizione e, alla fine, anche la rivelazione del nemico che assalta la Mortzestus, nonostante il titolo sia uno spoilerone grosso quanto una casa.
Alla fine ero entusiasta. E lo sono ancora adesso, a distanza di giorni.
Perciò, insomma, se non avete mai letto William H. Hodgson, per la cifrona di € 0,49 potete portarvi a casa I pirati fantasma. E non importa se non avete un eReader. Scaricate Calibre sul vostro pc: io il romanzo l'ho letto così. Il programma è gratis ;)
EDIT: a proposito di William H. Hodgson e delle sue opere, segnalo questi interessantissimi articoli di Mariano D’Anza, su Weirdletter (blog spettacolare, tra l'altro): 1, 2 e 3.

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