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Storie di Vita Vera: Scusa, che ce l'hai un'amica figa?

Creato il 03 novembre 2011 da Lazitellaacida

Uno dei pochi pregi dell'aver lasciato il paesello e di tornarci occasionalmente, è quello di rivedere facce che si temeva fossero andate perdute nell'oblio degli anni.

Facce che quindici anni fa si potevano vedere solamente "ai campetti" o a fare la spola tra la piazza e il bar, il bar e la piazza. Gente che sono certa non abbia nemmeno mai saputo della mia esistenza nel decennio 1997-2007 perché ero troppo brutta, troppo grassa, troppo 'capelli crespi', troppo 'occhiali', troppe 'tettine'.

Gente che magari dopo quindici anni azzarda l'amicizia su Facebook, non immaginando nemmeno tutte le cose che possono essere successe nel frattempo: università, erasmus, tesi, viaggi, ritorni, traslochi, lavori, contratti.

E' gente che ti approccia, alla veneranda età di 32 anni, ancora come se non fosse passato un giorno da quando ci servivano 700 Lire per comprare due pacchetti di Doriano dai distributori durante la ricreazione.

Storie di Vita Vera: Scusa, che ce l'hai un'amica figa?

Storie di Vita Vera: Scusa, che ce l'hai un'amica figa?

Gente che a 30 anni inoltrati ancora non ha capito cosa ci deve fare con quella parola lì, UOMO, che la società continua arbitrariamente ad attribuirgli invano.

Sì, sei un uomo. Fattene una ragione. Non sei più un ragazzino e nemmeno un ragazzo, sei un UOMO.

Non puoi, dico NON PUOI, spuntare dal nulla di Facebook per avere conferme del tuo ( eh?) fascino di 15 anni fa.

Senza una premessa, senza una degna introduzione. Io posso anche capire la vanagloria del volerlo sapere anche a distanza di anni, in un momento di particolare noia.

Ma gesù, c'hai 32 anni! TRENTADUE ANNI! Ma come stai messo per provarci in sta maniera a treeentaduuueee anni?

Piccolo uomo, ci sono un paio di cose che devi ancora capire.

Sei un uomo se quando ti serve un paio di mutande non ci mandi tua madre, vai da solo al NEGOZIO DELLE MUTANDE.

Sei un uomo se dopo che hai mangiato, anziché lasciare il piatto nel lavello e pensare che autonomamente si generi un processo di autolavaggio (valido anche per i vestiti), lo avvicini alla lavastoviglie, magari facendola anche partire.

Sei un uomo se non ti vesti con le camicie di Camicissima o con quelle che hanno il colletto consumato.

Sei uomo se hai almeno una camicia fatta su misura, o una camicia con la vestibilità impeccabile. Almeno una.

Sei un uomo se per uscire con Lei non ti metti le scarpe da ginnastica, ma delle scarpe di pelle, con i lacci. A caso, vanno bene.

Sei un uomo se per uscire con Lei ti lavi i denti. Piccola regola aurea: non si devono vedere pezzi di quello che hai mangiato a pranzo tra i denti ( true story).

Sei un uomo se curi la tua peluria. Sì, piccolo Uomo, i peli superflui non esistono solo per noi. Controllatevi i peli del naso, delle orecchie, DELLE MANI.

Tagliatevi le unghie. Le unghie, per dio. Non vi si chiede di amputarvi una gamba.

Sei un uomo se quando la vai a prendere a casa no, NON LE FAI UNO SQUILLO, ma parcheggi l'auto, scendi quel culone santo e suoni il campanello. Cam - pa - nel - lo.

Sei un uomo se la porti in un ristorante con le tovaglie di TESSUTO e dove il menu non è elencato a voce dal cameriere.

Sei un uomo se al ristorante scegli il vino. Non ne sai un cazzo? E' IMPOSSIBILE. Con tutte le rubriche di Gusto, Eat Parade, Cotto e Mangiato, Menù di Benedetta, Prova del Cuoco, Cuochi e Fiamme, Cucina con Ale e Master Chef della straminchia NON E' OGGETTIVAMENTE POSSIBILE non sapere ordinare il vino a tavola. Perfino io che non bevo vino so che ilbiancopesceilrossocarne. Dinne uno a caso, il primo che ti viene in mente, qualcosa come "Lacrima di Morro d'Alba". Non ce l'avranno, ma avrai fatto un figurone.

Sei un uomo se per strada non le porti la borsa, ma le porgi il braccio.

Sei un uomo se non le prendi la mano per appoggiartela sul pacco quando state limonando in macchina. Non ci si deve nemmeno limonare in macchina a 30 anni. Oddio, forse un pochino sì.

Fateci ridere. Ma non di voi.

* Si ringrazia per il contributo chat la mia amica D. P. e il povero S. R. che quando avevo 14 anni, forse, mi piaceva.


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