Magazine Attualità

Storytelling – Ci vuole più coraggio

Creato il 17 settembre 2014 da Abattoir

di Pigi Arisco

Sala riunioni.
Jeff Kolmann stava seduto al tavolo riunioni della Tv TeleSnake.
In qualità di direttore della programmazione serale stava motivando il suo staff come ogni buon capo deve fare.
Prospettò ad ognuno di loro una rapida discesa degli ascolti, un riposizionamento aziendale, trasferimenti, riduzione dello stipendio, ecc. Era chiaro, anche se non lo disse mai, che alla fine del tunnel c’era il sussidio statale e l’ufficio di collocamento.
È una tecnica persuasiva utilizzata da tutti i manager del mondo. E c’è solo un motivo per cui tutti i manager la usano. Perché funziona!
Dopo il preambolo in cui prospettava la catastrofe nella vita dei suoi collaboratori ottenne la loro massima attenzione.
“Anche quest’anno il giovedì, in prima serata, dobbiamo realizzare un reality. So già cosa state per dire, che è un cavallo zoppo, ormai troppo sfruttato, che gli ascolti diminuiscono e che alcune società ci chiedono espressamente di non inserire i loro spot in quella finestra. Ma la pressante richiesta che il network ci pone e a cui dobbiamo dare una risposta è: Perché gli ascolti calano? Perché la gente si annoia?”


Prese la parola Corinne De La Croix, esperta in messaggi subliminali: “Per certi versi è incomprensibile Jeff, abbiamo inserito ciò che più di ogni altra cosa attira la gente: il sesso. Da cinque edizioni ormai prendiamo solo soggetti bellissimi, carichi di sex-appeal fino ai capelli. Riempiamo il loro cibo di afrodisiaci per farli scopare come ricci. E loro lo fanno! Abbiamo anche messo un paio di escort maggiorate per mostrare alle telecamere ogni angolo del corpo. Ma la gente, porca miseria, si abitua a tutto. Ormai il sesso non la attira più.”
“È vero, Corinne”  disse Martha Onpipes. “La gente vuole sempre qualcosa in più. Le bestemmie e le crisi di pianto non hanno più presa, persino i bambini cambiano canale. Ci vuole qualcosa di forte, vi ricordate quando abbiamo chiesto a quei quattro decerebrati della scorsa edizione di fingere una rissa? Lì gli ascolti sono cresciuti per un paio di settimane, poi gli imbecilli si sono fatti scoprire mentre si dipingevano i lividi e fine della storia. Di nuovo giù in picchiata con lo share e le pubblicità. Cosa cavolo possiamo fare? Cosa può tenerli attaccati al nostro canale?”
“Dobbiamo ammazzarne uno” disse Boris Livingstone.
Tutti sorrisero alla battuta.
Boris no, e Jeff Kollmann allungò il collo interessato.
“Continua” disse.
“Avete presente dieci piccoli indiani di Agatha Christie?”
Tutti si guardarono imbarazzati, Boris aveva nominato un libro, dentro un network televisivo! Di sicuro voleva farsi licenziare!
Boris continuò: “Vengono prese dieci persone, messe in una casa dove non possono uscire – vi ricorda qualcosa? – e cominciano a morire, uno ad uno. Tutti sospettano di tutti e nessuno sa chi sia il vero padrone di casa”.
“Boris, è una cazzata, mica possiamo fare una strage annunciata! Purtroppo ci sono delle leggi. E poi dove lo trovi uno che si fa mandare in carcere a vita per il programma. Fanno follie per venire da noi, ma non fino a questo punto”.
Jeff, mentre parlava, stava già facendo i calcoli su quanto sarebbe costato licenziare Boris.
“Hai detto bene Jeff, ci serve la follia, quella vera. E poi non c’è bisogno di annunciare la strage, prendiamo uno psicopatico omicida da qualche casa di cura, con pochi soldi dovremmo riuscire a corrompere qualche infermiere, poi lo mettiamo nella casa senza dir nulla a nessuno, interrompiamo le pillole al malato e se serve gli diamo anche qualche eccitante anfetaminico, vedrai che in un luogo chiuso insieme a possibili prede, il morto ci scappa di sicuro, gli ascolti vanno alle stelle ed il poveretto, una volta acciuffato, torna da dove è venuto…”
Jeff sorrise, la cosa poteva funzionare. Gli altri cominciarono a proporre le possibili prede. Vennero scelti una modella anoressica, un manager mezzo fallito e cocainomane, il figlio semianalfabeta di un ministro del partito La Corda e l’irrinunciabile transessuale.
In un mese tutto fu preparato a dovere: Manlio Pastore, pluriomicida schizofrenico di origine italiana, fu preso in “affitto” dalla casa di cura “Sacro cuore di Gesù”, al suo posto fu “prestato” un cameraman in crisi depressiva che non vedeva l’ora di farla finita per vedere le porte del Paradiso.


Trentesimo giorno di riprese. Riunione da Jeff Kollmann
Jeff stava strigliando per bene Martha: “Cazzo Martha, alla casa di cura ti hanno rifilato un pacco, questo Pastore è più mansueto di tutte le pecore del mondo, non fa proprio un cazzo, sta tutto il giorno a disegnare e sorridere alla finestra, una noia mortale. Meno male che il cocainomane si è fatto una crisi di astinenza e che la modella anoressica dopo essersi strafogata di cibo ha deciso di vomitare sopra la trans; se non fosse stato per quella scena e per la rissa che ne è seguita ci avrebbero già fatto chiudere il programma. Ma siamo sicuri che Pastore sia veramente un pluriomicida?”
Martha deglutì terrorizzata, poi, facendosi coraggio, aprì il fascicolo e cominciò a leggere. “Jeff, qui c’è scritto che ha ammazzato una coppia di pensionati vicini di casa, li ha tagliati a pezzi e conservati nel surgelatore. Quando lo hanno arrestato ha strappato un orecchio al poliziotto che ha provato ad ammanettarlo. Questo è completamente fuori di testa! Forse alla casa di cura lo hanno caricato troppo di tranquillanti, se mi autorizzi gli faccio dare un po’ di metanfetamine per stimolarlo”.
“E ti autorizzo sì! Qui se non svoltiamo, finiamo tutti con il culo per terra”.

Cinquantesimo giorno di riprese

Jeff sentenziò: “Questo Pastore mi ha proprio rotto i coglioni! Ora torno alla casa di cura e mi riprendo il cameraman, cazzo sono sicuro che è più violento lui di questa mammoletta che ci hanno rifilato, ma possibile che neanche con gli eccitanti si riesce a far nulla?”
Corinne de la Croix, la più coraggiosa del gruppo, prese la parola. “Ehm… Jeff, con le anfetamine c’è stato un problema, abbiamo fatto arrivare una torta margherita con lo zucchero a velo sopra, solo che non era zucchero, ma anfetamine sbriciolate. Era espressamente diretta a Manlio Pastore, ma lui è troppo fesso. Così è successo che la modella se n’è mangiata mezza per poi vomitarla, il cocainomane ha azionato i turbinati e da mezzo metro si è aspirato buona parte di quel che restava e poi è zompato sopra la modella piegata sul cesso per montarla come una giumenta, la tipa isterica gli ha dato una ginocchiata fino a fagli salire le palle in gola. Il trans Mario Treppuzzi ne ha mangiato un po’ e gli è venuta la fantasia sadomaso che ha prontamente applicato con il figlio decerebrato del ministro che si è fatto legare al letto, frustare a sangue e sodomizzare con la gamba di una sedia. Sono dovuti intervenire i medici per curare le ferite e suturarlo. Ha chiamato il ministro, incazzato come una bestia, ovviamente non possiamo trasmettere le scene sadomaso, e poi dovremo farlo uscire con un voto fasullo. Insomma, non è andata come previsto, però gli ascolti tengono, l’unico elemento veramente noioso è Pastore, se non fosse per lui gli ascolti sarebbero addirittura positivi”.
Jeff si lasciò scappare una bestemmia fra i denti. Corinne pensò fosse diretta a lei e cominciò ad aggiornare il suo curriculum al pc. In realtà Jeff pensava a come uccidere Boris per la stronzata che gli aveva fatto fare.
“Non sono d’accordo” disse Boris cercando di difendere l’idea iniziale. “Pastore, con la sua incrollabile serenità ed eccessiva bontà, non sta sulle palle solo agli spettatori. Anche gli altri concorrenti nella casa non lo sopportano, anzi sono sicuro che tutti gli scatti d’ira del gruppo siano a causa di Pastore, molti di loro nel confessionale hanno detto chiaramente di odiarlo, se non fosse per i trucchi con il voto da casa lo avrebbero già sbattuto fuori; forse, se lasciamo le cose come stanno, il morto lo avremo lo stesso anche se non sarà come avevamo previsto”.
Jeff allungò il collo, odiava così tanto Pastore che l’avrebbe ucciso lui stesso e buttato in una fossa comune insieme al cadavere di Boris. Ma le parole di Boris lo fecero desistere.
Effettivamente poteva ancora avere il suo bell’omicidio, in quel caso Boris sarebbe potuto restare, sorrise e disse: “Ok, continuiamo”.
Boris deglutì e la goccia di sudore dietro l’orecchio potè finalmente scendere fino al colletto della camicia.
Anche questa volta le capacità dialettiche di Boris gli avevano salvato il culo. Aveva avuto coraggio, però la cosa doveva assolutamente andare come previsto, Pastore doveva morire e per mano degli altri concorrenti.


Una settimana dopo la fine del programma
In un night pub, Jeff e Boris bevevano champagne con due escort da mille euro a botta sulle ginocchia.
Jeff disse: “Ce l’abbiamo fatta Boris, alla fine abbiamo avuto il nostro cadavere e il fatto che sia stato proprio Pastore a morire è stato addirittura meglio! Le indagini della polizia hanno scoperto che era scappato dalla casa di cura e il fatto che i concorrenti lo abbiano ucciso massacrandolo di botte nel sonno ha reso anche giustizia al mondo. Sono diventati tutti degli eroi salvatori e il network ne è uscito pulito. Abbiamo avuto le prime pagine dei giornali di mezzo mondo, abbiamo fatto guadagnare milioni. Fortuna che i concorrenti hanno dato sfogo a tutta la ferocia che avevano in corpo, è stata una scena da premio oscar! Il network ci tiene in grande considerazione e ha voluto premiare tutta la squadra, io ovviamente ho detto che l’idea era tua e volevano darti un programma tutto tuo, ma credo che la squadra abbia ancora bisogno di te e della tua esperienza, magari ti fai ancora un anno con noi e poi vedremo…”
Quello per Boris fu il segnale.
Il giorno dell’ultima riunione aveva investito i suoi risparmi nella mossa finale. Aveva comprato un ingente quantitativo di droghe ad alto potenziale eccitante, pagò i cameraman perchè ne distribuissero a tutti i concorrenti tranne che a Pastore, al quale aveva riservato massicce dosi di Valium per renderlo ancora più buono e mansueto, un’insopportabile pecorella in mezzo ai cani schiumosi di rabbia. Pastore non ebbe scampo.
Comprò anche una droga sintetica in grado di provocare un arresto cardiaco senza lasciare tracce e diede un extra più che generoso alle escort che li accompagnavano.
Fece un cenno a quella di Jeff che lo baciò appassionatamente sulla bocca, Boris versò la droga nel bicchiere di Jeff e poi propose l’ultimo brindisi.
Mentre Jeff si accasciava sul tavolo, Boris si gustò a fondo il bicchiere della vittoria, immaginando il suo nuovo ufficio e il conto in banca a sei zeri.
Boris si accasciò sul tavolo con il sorriso sulle labbra, anche Jeff non voleva rivali.
Morirono entrambi e il network risparmiò un sacco di soldi.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog

Magazines