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Strade di fuoco (di Walter Hill, 1984)

Creato il 04 giugno 2012 da Iltondi @iltondi

Una banda di motociclisti capitanata dal malvagio Raven (Willem Dafoe) rapisce la rockstar Ellen Aim (Diane Lane) durante un concerto. Il reduce di guerra Tom Cody (Michael Paré) viene chiamato in soccorso dalla sorella per recuperare Ellen, con la quale lui aveva avuto una relazione in passato. Tom non perde tempo a precipitarsi in suo aiuto. Strade di fuoco (di Walter Hill, 1984)

Divertita (e riuscita) fusione di generi cinematografici, a mescolare tra loro western metropolitano, azione, noir e film musicale. In una città in cui dominano i diffusi elementi anni 50 (le capigliature, l’abbigliamento, le automobili), Walter Hill introduce una battaglia nella quale un eroe solitario è al di sopra di tutto, anche della polizia. Del resto, quelli erano gli anni in cui il protagonista di film come questo non poteva essere che un duro impossibile da scalfire, uno che tira i cattivi contro le vetrine dei bar malfamati, che fa incendiare qualsiasi cosa a cui spari (geniale!) e che se ne esce con battute del genere: «Sono Tom Cody, il dispiacere è tutto mio.» Certo, impossibile da scalfire, a meno che non ci fosse una donna di mezzo; e c’è sempre una donna di mezzo, in pellicole così. Infatti Tom Cody (quel Michael Paré che conobbe il suo momento di massimo splendore negli anni 80 e che viene ricordato quasi esclusivamente per questa parte) è dapprima mercenario al soldo di un ricco foraggiatore, per poi rifiutare quegli stessi soldi in nome di nobili sentimenti. Nell’impasto di azione e romanticismo, anche tanta musica: davvero poche scene non sono sottolineate dal commento musicale (colonna sonora di Ry Cooder e altri notevoli brani di artisti vari), oltre ai videoclip e ai momenti estratti dai concerti di Ellen Aim (Diane Lane bellissima e diciannovenne, un incrocio tra Stevie Nicks e Bonnie Tyler, ma coi capelli scuri). Per il resto, si ricordano Deborah Van Valkenburgh (già con Walter Hill nel leggendario I guerrieri della notte), un giovane e sdentato Bill Paxton, il caratterista Rick Moranis, il perfetto villain Willem Dafoe (il suo ciuffo e la tutina lucida delineano bene il personaggio, oltre all’immancabile espressione mefistofelica) e infine un bacio sotto la pioggia. Tutto viaggia molto veloce, compreso il montaggio, che regala transizioni fumettistiche nel passaggio da una scena alla successiva. Rimane comunque un dubbio: ma perché a un certo punto si unisce al gruppo quella fan? Cose da poco, in ogni caso. Un’ultima curiosità: la voce italiana di Michael Paré è di Tonino Accolla (che è da sempre il doppiatore di Eddie Murphy e Homer Simpson).



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