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“Strade”, il cortometraggio: presentazione a cura di Anthony Walls

Creato il 27 novembre 2014 da Criticaimpura @CriticaImpura

“Strade”, il cortometraggio: presentazione a cura di Anthony WallsDi ANTHONY WALLS

Quando ho incontrato Tiziano Cocciò sul treno per Tiburtina era da molto tempo che non lo vedevo. Mi raccontò di un suo recente viaggio negli Stati Uniti, in cui aveva conosciuto un filmaker che gli aveva trasmesso la passione per il video, così aveva comprato una videocamera professionale. Sul treno, dopo qualche chiacchiera, mi confidò che aveva intenzione di girare un cortometraggio riguardo una cosa che gli era accaduta durante il suo viaggio, ed io, senza pensarci troppo mi proposi; così, decidemmo di intraprendere una strada complicata, generando il nostro futuro prodotto a quattro mani. Io avevo alle spalle già diverse esperienze come attore e qualcosa anche in ambito di regia, Tiziano una passione per la fotografia nonché una spiccata propensione ed interesse per il cinema in generale; decidemmo così di unire le forze per tirare fuori un buon soggetto, allo stesso modo è stata scritta a quattro mani la sceneggiatura, ed ancora in due abbiamo deciso di curare la regia. La fotografia è spettata a lui, mentre io ho recitato nella parte di protagonista.  Il risultato commentatelo voi. All’interno del film, l’evolversi delle vicende tende a mostrare un livello interpretativo parallelo di natura filosofica, rispetto a vissuti più o meno macabro-allucinatori e/o folkloristico-religioso-culturali, nei quali ci si può imbattere vivendo la quotidianità dei giorni nostri, nonostante il cortometraggio si sviluppi in ambienti e contesti spesso surreali. Vengono effettivamente presi come spunti di riflessione la filosofia greca di Socrate e Platone (centrale all’interno del cortometraggio sarà la tematica dell’immortalità dell’anima), e la filosofia indiana di Carlos Castaneda, del quale prendiamo in eredità il suo celebre concetto d’Intento all’interno della scena centrale, da guardare con molta attenzione, poiché luogo in cui si risolve il significato degli eventi successivi. Dal mescolarsi forse avventato (giudicate voi anche questo) di queste due importanti tradizioni filosofiche, lasciamo emergere il nostro significato di vita, di morte, e d’immortalità dell’anima. La regia non a caso ha voluto essere un tributo ad un tipo di cinema che non si fa più, ma preferisco non citare gli autori a cui mi riferisco, un po’ perché mi sento troppo piccolo rispetto a loro, e un po’ perché chi sa di cosa parlo mi capirà al volo visionando. Il cortometraggio è visibile su youtube nel nostro canale “Cocciò&Walls”, ed esiste una fanpage su Facebook. È stato pubblicato da pochissimo tempo ma abbiamo già ricevuto una buona risposta da alcuni siti e gruppi di Facebook che si occupano di cinema indipendente. Il cortometraggio, infatti, è stato coprodotto dalle etichette indipendenti “La Passeggiata” ed “UCSS” (“Unione Clandestina Storie Scellerate” su Facebook), per un costo totale di 200£ circa, catering e benzina compresa. I professionisti ed appassionati che hanno partecipato, hanno offerto le loro competenze nello spirito che il contesto richiedeva: l’amore per il cinema come spinta di condivisione di idee e saperi, col fine ultimo di mantenere e accrescere una passione che ci mantiene in buona relazione con la vita. Ovviamente  rimane il sogno di farsi conoscere al mondo. Insieme a me hanno recitato Arianna Del Grosso, parallelamente impegnata in produzioni di più largo respiro; Silvia Consoli, sua ex collega di scuola di teatro ed alla prima esperienza dietro una telecamera; Daniele Federici (Focu), storico collaboratore di UCSS; Arduino Cialli ed Iris Jasmine Walther. Non posso elencare tutta la troupe perché dimenticherei qualcuno, ma sono tutti presenti nei titoli di coda: un motivo in più per guardare il corto.

Anthony Walls


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