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Strage di viareggio : a moretti non interessa la verita'

Creato il 05 luglio 2011 da Andrea21948
Dovere all'informazione e diritto alla dignità   Oggi, 5 luglio 2011, la Direzione Personale ed Organizzazione di Rfi (Rete ferroviaria italiana), a firma del signor Riccardo Pozzi, ha inviato al sottoscritto una R/R di "diffida" per comunicare che essere dipendente delle ferrovie e consulente di parte di familiari nella strage di Viareggio del 29 giugno 2009 pone il sottoscritto "in una situazione di evidente conflitto di interessi con la Società".  A quattro (4) mesi dalla nomina (avvenuta il 7 marzo c.a. a Lucca alla prima udienza dell'incidente probatorio) le Ferrovie dello Stato scrivono: "ci risulta che Lei sta prendendo parte alle operazioni peritali ed abbia già partecipato a vari incontri e riunioni". Il sottoscritto ha partecipato all'incidente probatorio il 21 aprile a Lucca, il 16, il 30 e 31 maggio alle officine Lucchini di Lovere in provincia di Bergamo, il 7 e l'8 giugno a Viareggio, l'8 giugno a Calambrone (Li) e a Livorno, il 30 giugno ed il 1° luglio a Lovere (Bg).  A questi incontri erano presenti anche consulenti ed avvocati delle società del Gruppo ferrovie dello Stato e del signor Moretti. Il sottoscritto, avendone diritto, è intervenuto al pari di altri consulenti ed avvocati per chiarimenti, richieste ed osservazioni. La diffida prosegue: "Si aggiunge che ... in un incontro pubblico in data 4 giugno, e che ha avuto vasta eco su molti organi di informazione, Lei ha indebitamente espresso alcune considerazioni, sostenendo la tesi, tutta ancora da accertare, di una presumibile responsabilità delle Ferrovie dello Stato nell'incidente in oggetto".  "Questa Società, oltre ad esprimere una formale censura per il comportamento da Lei tenuto, è costretta a diffidarLa dal proseguire nell'incarico di consulente di parte ... per il conflitto di interessi, cessando immediatamente e comunque non oltre 5 giorni dal ricevimento della presente, dall'incarico stesso dandone riscontro scritto alla società ...". E' pensabile e presumibile che, a distanza di 4 mesi, il signor Moretti, attraverso i suoi fiduciari (sigg. D'Apote, Diana, Resta ...), si sia reso conto che la presenza ed il "contributo" del sottoscritto alle udienze sull'incidente probatorio non fosse di Suo (proprio) gradimento. Ogni ulteriore commento è superfluo.   riccardo antonini Dovere all'informazione e diritto alla dignità   Oggi, 5 luglio 2011, la Direzione Personale ed Organizzazione di Rfi (Rete ferroviaria italiana), a firma del signor Riccardo Pozzi, ha inviato al sottoscritto una R/R di "diffida" per comunicare che essere dipendente delle ferrovie e consulente di parte di familiari nella strage di Viareggio del 29 giugno 2009 pone il sottoscritto "in una situazione di evidente conflitto di interessi con la Società".  A quattro (4) mesi dalla nomina (avvenuta il 7 marzo c.a. a Lucca alla prima udienza dell'incidente probatorio) le Ferrovie dello Stato scrivono: "ci risulta che Lei sta prendendo parte alle operazioni peritali ed abbia già partecipato a vari incontri e riunioni". Il sottoscritto ha partecipato all'incidente probatorio il 21 aprile a Lucca, il 16, il 30 e 31 maggio alle officine Lucchini di Lovere in provincia di Bergamo, il 7 e l'8 giugno a Viareggio, l'8 giugno a Calambrone (Li) e a Livorno, il 30 giugno ed il 1° luglio a Lovere (Bg).  A questi incontri erano presenti anche consulenti ed avvocati delle società del Gruppo ferrovie dello Stato e del signor Moretti. Il sottoscritto, avendone diritto, è intervenuto al pari di altri consulenti ed avvocati per chiarimenti, richieste ed osservazioni. La diffida prosegue: "Si aggiunge che ... in un incontro pubblico in data 4 giugno, e che ha avuto vasta eco su molti organi di informazione, Lei ha indebitamente espresso alcune considerazioni, sostenendo la tesi, tutta ancora da accertare, di una presumibile responsabilità delle Ferrovie dello Stato nell'incidente in oggetto".  "Questa Società, oltre ad esprimere una formale censura per il comportamento da Lei tenuto, è costretta a diffidarLa dal proseguire nell'incarico di consulente di parte ... per il conflitto di interessi, cessando immediatamente e comunque non oltre 5 giorni dal ricevimento della presente, dall'incarico stesso dandone riscontro scritto alla società ...". E' pensabile e presumibile che, a distanza di 4 mesi, il signor Moretti, attraverso i suoi fiduciari (sigg. D'Apote, Diana, Resta ...), si sia reso conto che la presenza ed il "contributo" del sottoscritto alle udienze sull'incidente probatorio non fosse di Suo (proprio) gradimento. Ogni ulteriore commento è superfluo.   riccardo antonini

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