Stalin ha 18 anni. Riprende tutto ciò che lo circonda. Prova ad imprimere e a fermare la realtà. Deve il suo soprannome ai quei baffi che lo fanno tanto somigliare all’omonimo russo.Bianca invece compone poesie. Le fissa su un piccolo registratore portatile che porta sempre con sé. Non ha mai visto il cielo, per lei è sempre nero, ed esiste solo nella sua mente.Stalin e Bianca si appartengono, sanno di appartenersi, ma il buio che li circonda prova costantemente a separarli.Stalin e Bianca intraprendono un viaggio e percorrono luoghi vuoti, piatti, privi di fisicità e di colori.Esplorano città che stanno implodendo, si perdono al cospetto di un mare che non fa altro che riflettere il cielo, si mescolano a un’umanità che nel perdere se stessa, ha ritrovato i suoi vuoti simulacri.Stalin e Bianca si uniscono, e nell’unirsi danno voce a una generazione perduta, che non ha più niente da perdere, che non ha obiettivi, che non può vedere la “luce in fondo al tunnel”, perché la luce non l’ha mai conosciuta.Attraverso una scrittura lirica e allo stesso tempo concreta Iacopo Barison in Stalin + Bianca, edito Tunuè, ha intessuto un racconto asfissiante, ma dall’ampio respiro. Ha ricreato l’habitat ideale per due anime alla costante ricerca di luce, arcobaleni, colore e calore. Un romanzo decisamente interessante, che se avesse virato verso un finale catartico ed empatico, sarebbe stato un vero e proprio capolavoro.Piccoli e giovanissimi autori crescono (e noi ringraziamo chi ce li fa conoscere).Alla prossimaDiana___Potrebbe interessarti anche ... ___Il vostro #Stregathon
- Stalin + Bianca raccontato da Andrea Pennywise Channel
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
Snake